A parte l’utilità o meno delle Circoscrizioni su cui non voglio discutere, la cosa più assurda è sopprimere un consiglio liberamente eletto dai cittadini. Parliamo di primavera Margherita Pira
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Ieri sono andata a fare una passeggiata sulla strada che da Noli conduce al castello. Era stupendo! Il bianco rosato dei mandorli e le mimosa esplose con prepotenza lasciavano senza fiato .Io resto senza fiato davanti alla bellezza pura più ancora davanti ad un’opera d’arte. Per contrapposizione mi è venuto da pensare a ciò che succede a Savona, in Italia e nel mondo e mi sono subito rattristata |
Dovunque liti, contumelie e assurdità .Non c’è una parte in cui le cose vadano bene. A Savona, a parte l’annosa grana della cementificazione e della piattaforma di Vado per cui si sente dire tutto e il contrario di tutto, l’ultima rissa è scoppiata per le Circoscrizioni. La legge finanziaria ha imposto di ridurre al minimo le spese per la politica e per l’amministrazione dello Stato In assoluto è giusto, ma forse non era necessario partire dall’ente più piccolo. A parte l’utilità o meno delle Circoscrizioni su cui non voglio discutere, la cosa più assurda è sopprimere un consiglio liberamente eletto dai cittadini. Sarebbe stato meglio permettere la loro normale scadenza naturale. Sarebbe stato meno traumatico e avrebbe causato meno malumori. Nulla di più giusto di ridurre le spese della politica, ma bisognerebbe cominciare dall’alto per dare il buon esempio. Un Governo con un numero di ministri e di sottosegretari enorme dovrebbe cominciare a sfoltire in quelle file e non sarebbe un risparmio da poco. Ogni tanto appaiono sui giornali notizie di consumazioni sottocosto al bar di Montecitorio e di barbieri che costano all’erario cifre pazzesche e offrono i loro servizi ai parlamentari per pochi euro. Non dico di ridurre in corso d’opera i parlamentari perché sarebbe lo stesso problema dei consiglieri delle Circoscrizioni democraticamente eletti dai cittadini, ma almeno prevedere un cambiamento per la prossima legislatura, ma si vota a regole immutate e sarà tutto uguale. Non sarebbe stato impossibile trovare un accordo per una nuova legge elettorale, ma sono prevalse la smania di vincere di schiacciare l’avversario e l’ingordigia del potere. E tutto è rimasto immutato e, forse, non muterà mai |
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Quando nella democrazia ateniese si è preso il provvedimento di dare un compenso a chi si occupava concretamente di politica era giusto ed era fatto con l’intento di permettere anche ai poveri di partecipare e non solo a coloro che potevano farlo per censo. Ora al contrario si va in politica troppo spesso per arricchirsi ed è molto triste. Discutibile è infatti la qualità degli uomini di potere |
Ogni giorno esce uno scandalo nuovo anche su personaggi non prevedibili. Il caso dell’autorità portuale a Genova è sbalorditivo. Le accuse poi sono sempre molto simili: corruzione, concussione, turbativa d’asta , voto di scambio e simili. Non sono neanche divertenti perché sono troppo ripetute; non ci permettono neppure di ammirare la ingegnosità con cui piccoli imbroglioni da strapazzo a volte riescono a strappare un sorriso. L’unica consolazione ci è data dagli autori di vignette che in Italia sono molto bravi. Il non rispetto che i nostri politici dimostrano per le istituzioni dello Stato è la cosa che mi turba di più. Quando vedo scene selvagge in cui parlamentari stappano bottiglie e mangiano mortadella negli scranni penso che siamo a un passo dal naufragio. In questi giorni sono andata in un Istituto scolastico superiore di Savona e insegnanti e bidelli mi hanno detto angosciati : “Non riusciamo più a tenere i ragazzi. Non riconoscono più alcuna forma di disciplina”. Ed una insegnante ha aggiunto.”Con gli esempi dall’alto che vedono in televisione non si può sperare altro”. Ed è proprio così. Quando il mal costume è istituzionalizzato è impossibile che non passi agli altri strati. Davvero la gente non ne può più e subentra il disinteresse per ogni forma pubblica. Si dovrebbe a questo punto parlare della responsabilità dei mass media , ma è un discorso troppo lungo. Ne parlerò un’altra volta. Ora non mi resta altro da dire che “Parliamo della primavera che esplode e annulla l’inverno. E’ una cosa tanto bella e la bellezza è salvifica!” Margherita Pira
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