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I PROBLEMI SOCIALI
DEL FUTURO

QUINDICESIMA PUNTATA

LA SCUOLA MULTIETNICA

Prima Parte

Nello scorso mese di Gennaio, i quotidiani locali hanno pubblicato, in dettaglio, i dati sulla presenza di alunni stranieri nelle Scuole della nostra Provincia; mi sembra necessario ed utile ritornare su di essi e svolgere, su questo inedito fenomeno, alcune personali riflessioni.
Riporto, in primo luogo, la parte più significativa di questi dati (cortesemente comunicati dall’ Ufficio Scolastico Provinciale):

SCUOLE MATERNE

TOTALI ISCRITTI: 4.233

NUMERO STRANIERI: 464

 

SCUOLE ELEMENTARI:

TOTALI ISCRITTI: 10.174

NUMERO DEGLI STRANIERI: 1.009

 

MEDIE INFERIORI

TOTALE ISCRITTI: 6.110

NUMERO DEGLI STRANIERI: 603

 

MEDIE SUPERIORI

TOTALE ISCRITTI: 9.954

NUMERO DEGLI STRANIERI: 572

 

Per quanto si riferisce alla NAZIONALITA’ DI PROVENIENZA DEGLI ALUNNI, vengono riportate le seguenti percentuali (riferite, unicamente, al totale degli stranieri):
 

SCUOLE
MATERNE

ALBANIA:42,8%

MAROCCO:20,6%

ECUADOR: 7,9%

ROMANIA: 3,8%

TUNISIA: 3,2%

ALTRI: 21,7%

 

 

 

SCUOLE ELEMENTARI

 ALBANIA:39,2%

MAROCCO:16,0%

ECUADOR: 7,3%

ROMANIA: 7,3%

CINA: 2,7%

ALTRI: 27,5%

 

 

 

MEDIE INFERIORI

ALBANIA:49,9%

MAROCCO:16,5%

ECUADOR:11,2%

ROMANIA:8,2%

CINA: 2,1%

ALTRI: 12,1%

 

 

 

MEDIE
SUPERIORI

ALBANIA: 38,1%

ECUADOR:14,3%

MAROCCO: 8,9%

ROMANIA:7,5%

PERU’: 2,7%

ALTRI: 28,5%

 

 

 


Padre Alessandro Zanotelli


        Amitav Ghosh

Sotto il profilo puramente STATISTICO, occorre evidenziare quanto segue:

·Savona rientra tra le Province Italiane, ove la presenza di alunni stranieri è più elevata:  10%, rispetto al totale della popolazione scolastica, contro il 6% del Dato Nazionale

L’ Ufficio Statistico Provinciale  ha fatto rilevare che QUESTA PERCENTUALE emerge, in maniera chiara, esaminando, nel dettaglio, la nazionalità  di tutti coloro che sono iscritti alla Scuola Materna,  Elementari e Medie Inferiori, mentre la PERCENTUALE STESSA quasi si dimezza, quando si passa all’ indagine sulle Medie Superiori.

·        Occorre, tuttavia, doverosamente evidenziare (vedere, in tal senso, un mio precedente Articolo per “ Trucioli Savonesi”, datato 12 Novembre 2007) che “una parte di questi Alunni  è costituita da Soggetti Giuridicamente Stranieri, ma non Immigrati, vale a dire ragazzi che hanno vissuto un percorso migratorio da un Paese all’ altro, ma che sono nati in Italia e che, sempre più frequentemente, si  sentono italiani.

In effetti, sul piano numerico, i bambini, nati nel 2005 in Liguria, da genitori stranieri, sono stati 1.289, mentre i minori che si sono ricongiunti con il proprio nucleo famigliare, nello stesso anno, sono stati 1.094”

·        Inoltre, i dati relativi  ai Principali Luoghi di Provenienza dimostrano una situazione diversa rispetto a quella prospettata, nell’ anno 2006, dal Centro Studi Medì (Migrazioni nel Mediterraneo) e dal Dossier  Statistico Nazionale Caritas; questi Organismi (assai stimati, peraltro, sotto il profilo della loro credibilità statistica e giuridica) evidenziavano che, in allora, nella  Regione Liguria, esisteva questa situazione numerica (comprendente, ovviamente, adulti e minori):

ECUADOR: 14.956 persone

ALBANIA: 13.135 persone

MAROCCO:  8.536 persone

ROMANIA: 3.100 persone

Perché, allora, gli Alunni Albanesi e Marocchini prevalgono, oggi, su quelli ecuadoregni?

Le risposte a questo quesito sono relativamente semplici e possono riassumersi nei seguenti termini:

I flussi migratori sono molto instabili sul piano della loro concretizzazione temporale; in questi  ultimi due anni, abbiamo assistito, in effetti, ad una accentuata migrazione dall’ Albania e dalla Romania e da un relativo calo di quella proveniente dal Centro e Sud America; da questo dato di fatto, discendono le relative (ed apparentemente contraddittorie) oscillazioni statistiche.

La migrazione ecuadoregna è un fenomeno singolare ed a sè stante, in quanto costituita, in gran parte, da DONNE SOLE ed, in ogni caso, non accompagnate dai loro minori, i quali continuano, quasi forzatamente, a vivere nel  loro luogo di origine; nasce, da questo ulteriore dato di fatto, la relativa, scarsa incidenza di alunni ecuadoregni nel totale contesto della popolazione scolastica, frequentante le nostre Aule.

·        Sempre sul piano puramente statistico, occorre rispondere ad un ultimo quesito: Per quale ragione, la Percentuale degli Studenti Stranieri si abbassa, allorquando è necessario passare alla frequenza delle Scuole Medie Superiori?

La prima risposta è ovvia, se non addirittura, banale: il fenomeno migratorio è cominciato, nella nostra Italia, da molti anni ed è, quindi, logico che prevalgano, sul piano numerico, i minori, con una ridotta età anagrafica, rispetto a quelli più adulti.

Ma, esiste, a mio modo di vedere, una causa (ben più importante) di natura socio-economica, che si può sintetizzare in questo, unico concetto: la maggior parte degli studenti di origine straniera termina il proprio percorso scolastico, non appena terminate le scuole dell’ obbligo, perché obbligata a sopravvivere e, quindi, a cercarsi una qualsiasi attività occupazionale, anche se illegale, per poter ottenere una sufficiente autosufficienza economica e, quindi, esistenziale.

Vengo,  quindi, alle mie personali riflessioni conclusive, ponendo, prima di tutto, a me stesso e, poi, a tutti i carissimi amici che leggono questi miei scritti, la seguente Domanda:

LA SOCIETA’ ITALIANA ED, IN PARTICOLARE, LA NOSTRA CULTURA E’ PREPARATA AD AFFRONTARE L’ INNOVATIVO PROBLEMA DELLA SCUOLA MULTIETNICA?

Ritengo che per rispondere correttamente a questo quesito, occorre partire da un presupposto: NON POSSIAMO E NON DOBBIAMO PERCORRERE LE STRADE DELLA “CHIUSURA”, DELLA “DISCRIMINAZIONE” O, PEGGIO, DELL’ “ESPULSIONE COATTA”, perché il fenomeno migratorio ha assunto dimensioni universali e non limitato soltanto al nostro territorio nazionale; in realtà, l’ immigrazione è il risultato finale di profonde iniquità politiche, sociali ed economiche, avvenute, o tuttora presenti, in gran parte del Mondo.

Quando affrontiamo questi argomenti, pensiamo, ancora una volta, alle lungimiranti parole, pronunciate da Padre Alessandro Zanotelli, nei primi anni ’90 del Secolo scorso:

“ O I RICCHI DISTRIBUIRANNO UNA PARTE DELLA LORO RICHEZZA AI POVERI O IL MONDO NON AVRA’ FUTURO.

NULLA POTRA’  FERMARE I FLUSSI MIGRATORI: I DISPERATI, GLI AFFAMATI DELLA TERRA CONTINUERANNO SEMPRE DI PIU’ LA LORO PRESSIONE.

POSSIAMO METTERE TUTTI GLI ESERCITI CHE VOGLIAMO AI NOSTRI CONFINI, POSSIAMO BUTTARLI FUORI, MA, ALLA FINE, CI RITORNERANNO IN CASA.”

   Dobbiamo, dunque, percorrere la STRADA DELL’ INTEGRAZIONE, tenendo, tuttavia, ben presente che INTEGRAZIONE non significa soltanto far conoscere agli alunni stranieri la nostra Lingua, la nostra Storia, le nostre Tradizioni, il nostro Modo di Vivere, ma,  anche  conoscere e comprendere la Civiltà di tutti coloro che giungono a noi, come  emigranti (soprattutto, in tenera età), al fine di non  far dimenticare a questi giovani le loro ancestrali origini ed i loro costumi; credo, in ultima istanza, che, nel nostro modo di operare, dobbiamo aver sempre presente, davanti a noi, la magistrale affermazione di Amitav  Ghosh, che integralmente riporto:

“NON BISOGNA MAI PENSARE A DUE CULTURE DIVERSE COME A DUE COSE SEPARATE, DUE ISOLE ATTRAVERSATE DA UN MARE,  MA PIUTTOSTO A DUE PARETI DELLA STESSA STANZA CHE SONO NECESSARIE PERCHE’  LA STANZA  ESISTA.”

Nella mia prossima Puntata,  rifacendomi a questo fondamentale principio, cercherò di rivolgere alcune proposte, soprattutto al Mondo  della Scuola, affinchè questi nobili ideali possano raggiungere una concreta e positiva realizzazione.

6 Febbraio                                                                              Aldo Pastore