I PROBLEMI SOCIALI IL DRAMMA ABORTO
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![]() | Vi è da rimanere stupiti della Superficialità, della leggerezza e della Inconsapevolezza con le quali, in queste settimane, è stato affrontato, da più parti, il Tema dell' Aborto. Leggendo i giornali ed ascoltando i servizi radio-televisivi, si ha l' impressione che l'Aborto sia visto dalle Donne come una sorta di hobby, una specie di passatempo da vivere, in assenza di altre piacevoli iniziative di svago. | |
In realtà, chi ha vissuto l' esperienza dell' origine e dell' impegno quotidiano dei Consultori Familiari sa benissimo che, alla base della scelta dell' Aborto, da parte delle Donne, vi è un numero impressionante (e, quasi, infinito) di MOTIVAZIONI, sempre serie e di difficile approccio e soluzione. E' impossibile procedere ad un elenco dettagliato di tali motivazioni; ne citerò qualcuna, senza avere, ovviamente, la presunzione di essere, in proposito esaustivo:
L'elenco, sopra citato, evidenzia. quindi, che, alla base della scelta abortiva vi sono, sempre, gravi e preoccupanti motivazioni e non già futili motivi;possiamo, addirittura, parlare di INTIMO DRAMMA, se non, di TRAGEDIA NELLA DONNA, che deve sopportare il peso psicologico e fisico di un tale intervento; il TEMA ABORTO viene, quindi, ad investire direttamente la SITUAZIONE DELLA CONDIZIONE FEMMINILE NELLA NOSTRA SOCIETA', CONDIZIONE CHE CONTINUA AD ESSERE SUBALTERNA A QUELLA MASCHILE e, per di più, maggiormente condizionata, rispetto a quella maschile, dalle situazioni ambientali (religiose, politiche ed economiche) esistenti nei diversi Stati del Mondo. La discussione sul TEMA ABORTO non può, quindi, essere limitata alla Situazione Italiana, ma deve essere estesa, anche, alle altre Nazioni (almeno a quelle dotate di dati statistici attendibili); per una maggiore comprensione del problema, riporto, in proposito, la seguente TABELLA:
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Come è possibile notare, il TEMA ABORTO ha dimensioni universali e non soltanto nazionali, anche se, per quasi tutti i Paesi dell' Africa, dell' Asia, del Sud-America e dell' Australia, è estremamente difficile ottenere dati certi o, comunque, attendibili. Non a caso, dunque, molte Nazioni (soprattutto, in Europa) si sono correttamente attivate per LIMITARE IL RICORSO ALL' ABORTO, incominciando a CONTRASTARE L' ABORTO CLANDESTINO, in quanto palesemente dannoso per la vita e LA SALUTE FISICA E PSICOLOGICA DELLA DONNA, a causa delle metodologie improprie utilizzate. | ||
Possiamo riprodurre il QUADRO LEGISLATIVO ESISTENTE IN EUROPA, attraverso questo SCHEMA: GRAN BRETAGNA:
SVEZIA:
ITALIA:
FRANCIA:
SPAGNA:
GERMANIA:
L'esame del Quadro Legislativo, sopra riportato, conduce, fatalmente, al seguente Quesito: COME HA FUNZIONATO L' ATTUALE LEGGE ITALIANA (LEGGE 194/1978)? Lasciamo la Risposta ai numeri: INTERRUZIONI DI GRAVIDANZA PER AREA GEOGRAFICA I dati ufficiosi, riferiti all' anno 2006, riportano la seguente cifra: 130.033. In termini percentuali, a livello nazionale, nell' anno 2006, abbiamo potuto riscontrare questi dati:
Dunque: emerge, da questi dati, un giudizio positivo sulla Legge 194; a trent' anni di distanza dalla sua promulgazione, vogliamo ricordare, inoltre, che:
La cosiddetta MORATORIA SULL' ABORTO non deve, quindi, a mio modo di vedere, toccare i principi ed i valori della legge 194/1978, perchè la sua revisione o, peggio, la sua abrogazione porterebbero, fatalmente, alla Rinascita dell' Aborto Clandestino. E' necessario, invece, intervenire sulle CAUSE (precedentemente citate) che incidono, tuttora, negativamente sulla CONDIZIONE DELLA DONNA A LIVELLO PLANETARIO; in omaggio a questo principio, concludo questo mio articolo con l' APPELLO (da me, interamente condiviso) lanciato recentemente (Gennaio 2008) dalle COMUNITA' CRISTIANE DI BASE ITALIANE:
16 Gennaio 2008 ALDO PASTORE
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