E milano copia savona
il progetto "città di luce" nella capitale meneghina
IL SECOLOXIX
SEGNALI positivi. Segnali che aiutano a far vedere che sì, la strada intrapresa da Savona per cambiare pelle - da città industriale finita, a città postmoderna ed europea, piccola, ma dotata di precisa identità- è una strada difficile ma appropriata. Milano - o meglio una delle sue istituzioni culturali più importanti: il Piccolo Teatro che fu di Strehler - ha deciso, per una volta, di imitare Savona. Di prenderne a modello una innovativa proposta estetica. Le parti, insomma, si rovesciano, nel nome di un'alleanza che è stata recentemente sancita anche da un protocollo d'intesa e ha nelle regioni d'Europa l'orizzonte comune. Il Piccolo ha deciso infatti di imitare la "città di luce" che è stata Savona nel periodo natalizio per ricordare ai milanesi la presenza del Teatro in occasione della chiusura per un periodo di restauro. Spiegano in Comune: «Il Teatro Piccolo di Milano ha chiesto allo Studio Castagna Ravelli, curatore del progetto, una soluzione analoga in occasione della temporanea chiusura della storica sede di via Rovello». Aggiunge l'assessore al turismo Franco Aglietto: «La notizia conferma la capacità di Savona di qualificarsi come una città piccola ma dalle ambizioni europee». Prosegue l'assessore alla cultura Ferdinando Molteni: «La nostra città ha saputo osare ed introdurre novità che sono state non solo apprezzate dai savonesi ma anche esportate in altre città».Il progetto "Savona città di luce" ha coinvolto la Torretta, il ponte sulla Darsena, il teatro Chiabrera, il monumento ai Caduti di piazza Mameli, l'ingresso della fortezza del Priamàr, i lavato nella Vecchia Darsena e le torri del Brandale. L'ideatore Gianni Ravelli: «È forse la prima volta che Milano si fa dettare una soluzione estetica da un'altra città italiana, ma è pur vero che ormai sono non le grandi, ma le medie città, a reinventare e a continuare la tradizione culturale del nostro Paese: ad esempio Mantova col festival della letteratura, Brescia con le grandi mostre. Niente oggi, come la cultura, è in grado di cambiare in meglio la qualità di vita dei cittadini e di creare ricchezza, attirando un nuovo tipo di turismo. Savona, in questi giorni, ha avuto il coraggio di fare qualcosa che in Italia ancora non esisteva».
A. G.