E’ una condanna biblica: |
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da giorni siamo costretti, ad ore pasti, a vederci sfilare sul teleschermo avanzi e involucri di quanto mangiato o regalato/ci. Siamo anche riusciti a filmare una “digestione” in tutte le sue fasi e non certo per motivi di scienza.E’ che i riflettori non si spengono ancora: è il cane che decide che c’è ancora polpa nell’osso rosicchiato con avidità. |
Chi decide dei
riflettori, ha un potere che lèvati: altro che il politico straccione!
Una gran zuppa di giuste rampogne, condita – meglio! – con un pizzico di
teatro nella voce e nelle mani, ma avvelenata dalla assoluta mancanza di
orientamento in una necessaria caccia ai colpevoli e in un chiarimento
di responsabilità. Perchè senza filo di Arianna non si esce dal
labirinto e noi, semplici “informati” a pagamento, dobbiamo non
scivolare nei luoghi comuni: almeno questo! Costruiamo quindi un
semplice e poco utile elenco dei “no”; altro non ci è dato.
a)
Non veniamo fuori col dire che il
nord è pragmatico e luterano per natura ed il sud levantino! Vecchio
schema razzistico che non ci aiuta a capire i continui,diuturni soprusi
commessi a danno delle persone. Non è discorso di latitudine; semmai di
malgoverno – di cui c’è esempio. Purtroppo, ovunque – che si avvita con
ritardi e con cattive volontà e con poteri fuor di politica ed arroganti
in un miscuglio esplosivo, come quando da un insignificante cartoccio
fuoriescono fuochi d’artificio che meravigliano un intero cielo. | |
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Questo silenzio, questo ripiegare nel
fatalismo, nel “è sempre stato così” è una Caporetto ben più grave delle
tonnellate di pattumiera che, a quanto pare non soltanto in immagine,
fanno il giro del mondo divertendo gli appassionati di spettacolo. Due flash di verità ci sono arrivati e lavoriamo su quelli per capire: |
a) ad Acerra è pressoché pronto ad
entrare in funzione un “termovalorizzatore” (come quelli di cui si
vantano, in questi giorni, Brescia, Venezia etc.) i cui lavori sono
iniziati dieci anni fa (forza Rari Nantes: la piscina coperta è cosa
fatta!!!!): rallentati da chi e da che cosa?
b) una industria che ricicla plastica
nell’hinterland partenopeo è costretta ad importare
rifiuti per più della metà del fabbisogno perché la
raccolta differenziata…come il matrimonio di Renzo e di
Lucia, non s’ha da fare. Una, dieci, cento Gabanelli!
La politica ormai non può permettersi più di non
rispondere, di non amputare, di cadere dalle nuvole e
sono i cittadini che devono darle questa forza. Tutti;
senza salvaguardie di condominio, pechè la Costituzione
è di tutti e tutti ci riguarda e Parlamento, Governo e
Magistratura valgono per tutti e per tutte le situazioni
nazionali.
c)
“Not in my country!” grida chi teme i
travasi della pattumiera partenopea su carri e su commissioni mafiose
ben redditizie al nero. Come slogan, non ci piace; purtroppo, però, è
comprensibile se viene meno la fiducia che certe scelte come i tunnel
ferroviari, i siti di stoccaggio e gli impianti di trattamento dei
rifiuti non siano soltanto ed esclusivamente tecniche, come dovrebbero,
ma siano inquinate da interessi prevalenti e mai messi in chiaro o
chiaramente detti. Se il potere politico, sotto qualsiasi sigla, non
sceglie di comportarsi a rigor di logica e di incarico ricevuto,sarà
travolto e ci travolgerà tutti sotto “rumenta” di ogni tipo. Ma c’è un
valore dello slogan più diabolico e sottile e senza il punto
esclamativo; qualcosa che suona come “not in my condominium”, ovvero,
nel mio condominio non accadono di certe cose perché abbiamo provveduto;
noi sì che abbiamo l’ombrello!”. Guai a pensare all’Italia (all’Europa,
poi!) come a una repubblica fondata sul condominio, per cui il civico 3
non sa, né vuol sapere, cosa decide il civico 5 finchè non ne riceve
miasmi. Lo stato italiano è struttura libera, interconnessa ed aperta e
non ci sono porte da chiudere o premi per il primo della classe; se mai,
come a scuola, spirito di emulazione e scambio di vedute e di
informazioni intese a un prodotto comune a cui tutti si è contribuito.
E’ nostro dovere di cittadini accorti sorvegliare perché tale
frazionamento, ignorante e superbioso, non attecchisca. E’ l’unico modo
non retorico di ricordare che la nostra splendida Costituzione è viva da
sessant’anni. Il resto sarebbe retorica.
Sergio Giuliani
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