Piattaforma, in 200alla riunione del no
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il secoloxix
QUASI DUECENTO persone si sono radunate l'altra sera nella sala della Coop di Vado per l'assemblea indetta dalla cordata di oppositori al progetto della piattaforma Maersk.
I gruppi di Vivere Vado, della Margherita e del Movimento delle firme hanno spiegato ai vadesi i motivi della loro posizione (che tra l'altro a dicembre aveva segnato la clamorosa scissione tra la giunta del sindaco Carlo Giacobbe e gli ex assessori Attilio Caviglia, Enrico Illarcio e Maria Teresa Abrate, che avevano abbandonato la maggioranza con i consiglieri Pietro Toso e Angelo Callieri).
«È importante che i cittadini partecipino in massa alla consultazione di domenica 20 e votino per il "no" - spiegano i rappresentanti di Vivere Vado -, poiché solo così si potrà far valere il peso di questa forte opposizione all'accordo di programma e, quindi, alla piattaforma. Il fronte che si oppone al progetto si sta allargando sempre di più».
«All'assemblea si sono visti moltissimi giovani - aggiunge Enrico Illarcio -, alcuni dei quali si sono schierati con noi nonostante l'appartenenza ad un partito a favore della piattaforma. Ma ciò che mi ha fatto piacere è vedere che i vadesi sanno valutare con obiettività ciò che viene presentato loro».
In una sala affollatissima (tanto che gli stessi organizzatori sono rimasti in piedi per lasciare tutti i posti a sedere al pubblico) gli oppositori hanno puntato il dito contro aspetti di rilievo.
«Sono troppe le incognite - spiega Illarcio -. Incertezza sulle prospettive occupazionali, mancanza di misure di contenimento dell'inquinamento atmosferico ed acustico, mancanza di garanzie per la realizzazione del casello autostradale, assenza di un adeguato piano del traffico, rischi nel dragaggio di materiali inquinanti, mancanza di copertura finanziaria per la completa messa in sicurezza del torrente Segno e per le opere previste dal masterplan, tempi incerti e poche garanzie per l'eliminazione del parco carbone sotto a San Genesio.
Inoltre è fuori luogo fare paragoni con realtà totalmente diverse da quella vadese per cercare di indorare la pillola».
Vivere Vado, Margherita e Movimento delle firme hanno inoltre annunciato che insisteranno nella richiesta di rigorosi controlli durante la consultazione, affinché sia garantita la regolarità delle procedure.
Anche i Verdi sono intervenuti per mostrare la loro posizione fortemente critica, come già dichiarato da tempo dal consigliere regionale Carlo Vasconi che nei giornis corsi ha partecipato a un presidio in città.
G. V.