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La fortezza e la Rosa del Deserto

Alessandro Venturelli

Da oltre sei mesi i Savonesi e l’oramai elevatissimo numero di croceristi e di turisti che visitano la nostra città, sono felicemente colpiti dall’accostamento (che in principio poteva sembrare fin troppo audace) della scultura del Maestro Pomodoro “La Rosa del Deserto” con la Fortezza del Priamar

Se lo scorso giugno il colpo d’occhio mi aveva stupito non poco, oggi per me e per molti cittadini di Savona, Rosa del Deserto e Priamar sono diventati un binomio indissolubile.

Seppur di piccole dimensioni rispetto all’imponente mole della fortezza, la scultura ne amplifica il valore artistico, diventando oramai famigliare per i residenti e catturando ancora di più l’occhio dei visitatori che utilizzano la passeggiata di Corso Mazzini per recarsi in centro città.

 Ho accolto con favore le proroghe concesse dal Maestro, anche se purtroppo solo provvisorie.

Ritengo che la Rosa del Deserto debba essere posizionata in maniera definitiva nei giardini antistanti il Priamar, tramite il suo acquisto da parte del Comune.

 Se le casse del Comune non fossero sufficientemente floride da permetterne l’acquisto, proporrei di lanciare una sottoscrizione pubblica finalizzata al suo acquisto come già avvenne per la statua di Martini posizionata attualmente in Piazza Giulio II, magari interessando anche chi potrebbe trarre giovamento da un miglioramento estetico di una parte della città.

Per quanto mi riguarda, nei limiti della disponibilità, sono pronto a fare la mia parte al fine di continuare a fruire di questo splendido scorcio di Savona.

Alessandro Venturelli