La nuova viabilità divide Villapiana |
|
[FIRMA]ERMANNO BRANCA
LA STAMPA SAVONA Dopo le ultime modifiche alla viabilità di Villapiana si sta profilando uno scontro fra residenti e commercianti. Da un lato il Comitato di piazza Saffi che ha raccolto in pochi giorni 2 mila firme per il ripristino della precedente segnaletica e dall’altro il Centro integrato di via dei negozianti di Villapiana che ha ottenuto dal Comune la trasformazione a zona disco del 50% dei parcheggi del quartiere. Il progetto, scaturito mercoledì sera nell’assemblea che si è svolta fra commercianti e Comune alla sms Generale di via San Lorenzo, ha provocato l’immediata reazione del Comitato delle firme. «Siamo delusi dalla cosiddetta democrazia partecipata di questa città - afferma il portavoce Marino Masala -. Un candidato che ottiene il voto dei cittadini in democrazia dovrebbe poi cercare di rappresentarne anche gli interessi mentre a Savona i 2 mila 124 cittadini che hanno firmato la petizione per chiedere al Comune di sospendere la viabilità sperimentale, non hanno ottenuto nemmeno risposta. Come se non bastasse, ora è venuta fuori l’idea di trasformare il 50% dei parcheggi a sosta breve. Una novità che sembra fatta apposta per far litigare commercianti e residenti in modo da poter lasciare invariati i sensi unici e scaricare sui comitati tutta la responsabilità del malcontento popolare». Non avendo ottenuto risposta dal Comune, il Comitato ora ha inviato una lettera di sollecito ai capigruppo del Consiglio, sperando di trovare qualche partito di maggioranza o di opposizione disposto a farsi paladino della protesta dei cittadini. Giuseppe Procopio e Gianni Manzoni, altri due esponenti del Comitato, hanno presentato anche una sorta di relazione tecnica in cui spiegano ai consiglieri comunali quelle che secondo loro sono le carenze della nuova viabilità: «Per entrare nel quartiere di Villpaiana ci sono solo due strade, da un lato via Cavour e dall’altro via Torino. Per uscire dal quartiere è rimasta solo via Piave che quindi regge tutto il carico della viabilità di un quartiere in cui a parte 12 mila residenti ci sono il liceo Scientifico, due scuole dell’obbligo. un ufficio postale, gli uffici delle entrate e un notevole numero di artigiani e commercianti. Stranamente non c’è interscambio fra le vetture in entrata e in uscita e la maggior parte dei parcheggi sono stabilmente occupati dalle auto dei residenti che si spostabo non più di 3 volte a settimana». Prosegue il Comitato: «Gli spazi che prima permettevano l’accesso ai negozi e di far scendere i bambini davanti alle scuole senza cerare intasamenti, oggi sono diventati parcheggi regolarmente occupati. Le auto che sostano anche solo per far scendere una persona provocano il blocco di tutta la colonna». Le critiche maggiori riguardano comunque la rotatoria di piazza Saffi: «Per funzionare correttamente la rotatoria dovrebbe avere certe caratteristiche tecniche. Ad esempio le strade che confluiscono nella rotatoria dovrebbero avere più o meno lo stesso carico di traffico o, al massimo una differenza del 20%. In piazza Saffi invece l’unica direttrice sempre intasata è quella di via Piave. Inoltre l’aiuola centrale della rotatoria di piazza Saffi è troppo grande e quindi non resta spazio sufficiente per due corsie concentriche, con la conseguenza che s’intersecano pericolosamente le traiettorie. Come se non bastasse, nella rotatoria ci sono anche una fermata del bus, un pezzo di parcheggio a pagamento e varie zone di zona libera. Tutti elementi che creano rallentamenti e bloccano la viabilità di Villapiana». Ora il Comitato attende un incontro chiarificatore con l’amministrazione. |