Savona ha un nuovo vescovo campane a festa in Duomo
annuncio ufficiale del vaTICANO
E' Vittorio Lupi, vicario della diocesi di Sanremo. Arriverà solo a gennaio
IL SECOLOXIX
LE CAMPANE hanno suonato a festa in Duomo ieri a mezzogiorno. Così, come da tradizione, è stato annunciato ai fedeli che monsignor Vittorio Lupi, oggi vicario generale di Ventimiglia-Sanremo, sarà il nuovo vescovo della diocesi di Savona-Noli. Sostituirà Domenico Calcagno, nominato segretario dell'Amministrazione del patrimonio della Santa Sede. Mentre le campane suonavano, l'amministratore diocesano, monsignor Andrea Giusto, convocava lo staff della Curia - sacerdoti e laici, il parroco del Duomo, il vicario foraneo di Savona - per dare l'annuncio ufficiale. Dopo aver letto la comunicazione della nunziatura e il curriculum del nuovo vescovo, monsignor Giusto ha invitato i presenti a recitare l'Angelus in segno di ringraziamento. «La nomina pone termine al periodo di attesa che la nostra diocesi ha vissuto e apre a nuove prospettive - ha scritto monsignor Giusto in un comunicato -. Le doti pastorali e umane di monsignor Lupi sono un ottimo fondamento per la ripresa del nostro cammino. Ringraziamo il Santo Padre per averci dato un nuovo pastore. Diamo al nuovo vescovo un cordiale e già affettuoso saluto e gli assicuriamo la nostra preghiera e la collaborazione convinta».
Nato a Ceriana, nell'Imperiese, il 4 aprile 1941, Vittorio Lupi, dopo aver frequentato gli studi nel Seminario diocesano di Ventimiglia-Sanremo è stato ordinato presbitero il 30 maggio 1964 da monsignor Agostino Rousset e ha iniziato il suo ministero proprio a Ceriana, restandovi fino al 1968. Nel 1990 il vescovo monsignor Giacomo Barabino lo ha voluto come pro-vicario; l'anno dopo è diventato vicario generale della diocesi. Nonostante non si sia ancora insediato, già da oggi i sacerdoti possono nominare Vittorio Lupi come vescovo di Savona-Noli nella preghiera eucaristica della messa.
Il nuovo vescovo arriverà a Savona non prima di gennaio «La data è incerta - spiega monsignor Giusto, che lunedì andrà ad incontrarlo ad Imperia -. Sarà l'occasione per parlare di molte cose. Sono molto felice per la sua nomina. So di averlo visto in passato, ma non ho avuto contatti diretti con lui. Tutti quelli che lo conoscono sono felici: è una persona con ricca esperienza e ricca umanità». Quali i problemi più urgenti che dovrà affrontare il nuovo arrivato? Si tratta della normale organizzazione della diocesi: sistemazione dei singoli sacerdoti nelle parrocchie, conferma o rinnovo degli incarichi in Curia. E poi ci sono le questioni di ordine pastorale: come fare il catechismo e predicare il Vangelo.
Ma veniamo alle questioni pratiche: l'appartamento è finito? «La struttura muraria praticamente sì - dice monsignor Giusto -. Mancano invece gli infissi e tutto l'arredo. Non sappiamo ancora se il nuovo vescovo porterà qualcosa di famiglia. Noi cercheremo di accoglierlo al meglio». Porterà con sè la mamma o la sorella? «Magari, sarebbe una fortuna per lui e noi saremmo felici». E chi cucinerà? «Se ha già qualcuno, bene. Altrimenti ci penseremo noi». Chissà se anche il nuovo vescovo avrà un animale, come il suo predecessore. La cagnetta Diana del vescovo Calcagno è stato il primo animale ad alloggiare nella Curia savonese.
Qual è adesso il futuro di monsignor Giusto, che per oltre due mesi ha fatto le veci del vescovo? «Continuerò a fare l'amministratore diocesano (ruolo che riveste già dai tempi in cui vescovo è stato Dante Lafranconi, ndr) finché non si insedierà il vescovo Lupi. Poi gli incarichi saranno rimessi in gioco». Qualche rimpianto per non essere stato nominato vescovo? Don Giusto ride di gusto: «Sono lontano anni luce da quell'incarico. Il mio prossimo giro sarà nel cimitero di Zinola o in quello di Vado».
Stefania Mordeglia