PIETRA LIGURE
CRITICHE PER «L’OSPEDALE ELETTORALE DI ALBENGA» E PER IL CONSIGLIERE
REGIONALE MICELI. MINACCE DI BLOCCHI STRADALI Santa Corona, la protesta non si placa |
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AUGUSTO REMBADO LA
STAMPA PIETRA LIGURE Tutti contro la deaziendalizzazione del Santa Corona. Un altro coro di proteste l’altra sera al teatro di Pietra nell’assemblea indetta dalla Rsu dell’ospedale contro il Piano della Regione. Fra minacce di blocchi stradali e ricorsi al Tar, nel mirino sono finiti il consigliere regionale Nino Miceli e il presidente della provincia, Marco Bertolotto, assenti l’altra sera. E’ stata un’assemblea, con molte assenze, a senso unico. Slitta a febbraio la discussione in Consiglio regionale del Piano di riordino della rete ospedaliera. Ha detto Mauro Boetto dell’Rsu: «Il nostro no alla deaziendalizzazione è fermo. Chiediamo anche la tutela del lavoratori». «C’è un malessere che si amplifica. Vogliamo chiarezza sul potenziamento del nosocomio a prescindere dalla deaziendalizzazione. Chiederò una Conferenza dei sindaci», ha detto il primo cittadino di Pietra, Luigi De Vincenzi. Alessandro Garassini, presidente del Comitato di difesa: «Il nostro comprensorio è la “striscia di Gaza” della politica, non comanda nessuno e non contiamo. Per questo che siamo andati sino di qua e di la del Tevere, dal ministero della sanità e dal cardinale Bertone, per impedire l’inizio della fine del nostro ospedale. Se sarà necessario faremo ricorso al Tar». «Ci siamo fidati di Miceli. Pietra perde lo status d’azienda senza avere nulla in cambio: il Trauma Center è solo una bella parola, l’ematologia ci sarà forse e senza posti letto e via dicendo. In Regione però non si sono dimenticati di lasciare mezzo posto letto di Terapia del dolore per garantire il primariato al presidente della Provincia», ha detto il Consigliere regionale Matteo Marcenaro. «Siamo pronti ad azioni forti, anche a prendere una denuncia per interruzione di pubblico servizio», è stata la promessa del sindaco di Loano, Angelo Vaccarezza. «Se servirà andremo alla Corte dei conti o ci rivolgeremo alla magistratura» ha aggiunto Antonio Caldana (Dipartimento sanità di Forza Italia). Ha detto Sergio Lugaro (Rc): «Quello d’Albenga è stato solo un ospedale elettorale. Siamo preoccupati per la possibile cementificazione dell’area del Santa Corona». «In questo Piano si fanno scelte scellerate come quella di non dare garanzie alle donne e al bambino nel caso della maternità ad Albenga», ha precisato Antonella Provaggi (Anaao). Sono intervenuti anche Gianni Magni (Partito comunista dei Lavoratori), Ugo Ghione (Destra Savona), Francesco Bruzzone (Consigliere regionale della Lega), Paolo Fontana (Comunità montana), Silvio Valdisserra (Uil), Stefano Quaini (Cgil medici), Renato Giusto (ex presidente Ordine dei medici), Maria Teresa Palumbo (Asso ostiomelitici), Ugo Trucco (Ordine dei medici) e Salvatore Catania (sindaco di Magliolo). |