Bus gratis in centro città  IL SECOLOXIX
L'Acts approva il piano aziendale. Promozioni e caccia serrata ai "portoghesi"
 
TRASFORMAZIONE delle linee dal sistema del punto a punto a quello circolare, un numero maggiore di corse per dissuadere i cittadini all'uso dell'auto privata, almeno venticinque nuovi autobus (ma potrebbero salire a trenta) e sette scuolabus, maggiori introiti da biglietti e abbonamenti modificando il sistema tariffario senza però alzare il costo per l'utente (addirittura potrebbero diventare gratuite tutte le corse nella zona del centro ottocentesco), ma al tempo stesso controlli più rigorosi nei confronti di coloro che non pagano il biglietto.
È quanto previsto dal piano industriale per il triennio 2007/2010 dell'Acts, che ieri pomeriggio è stato approvato all'unanimità dall'assemblea dei soci. Un piano concreto, prevede tanto per cominciare investiemnti per dieci milioni di euro, che il presidente dell'azienda consortile di trasporto pubblico savonese, Paolo Marson, ha elaborato con i suoi più stretti collaboratori. Un progetto destinato a cambiare radicalmente le sorti dell'azienda, i cui conti sino a pochi mesi fa continuavano a peggiorare di mese in mese, e soprattutto a rilanciarla trasformandola in una impresa al passo con i tempi e soprattutto in grado di rispondere a quelle che sono le mutate esigenze dell'utenza. «Questo piano industriale - sottolinea con soddisfazione l'avvocato Marson una manciata di minuti dopo aver ottenuto l'approvazione all'unanimità da parte dell'assemblea dei soci - rappresenta una vera e propria svolta per l'azienda. Una svolta indispensabile per rilanciarla e farla stare al passo con i tempi e soprattutto per avvicinarla a quelle che sono le esigenze dei cittadini».
E proprio dalla necessità di creare una impresa che sappia rispondere a quelle che sono le nuove esigenze dell'utenza in tema di trasporto locale è partito il programma di ristrutturazione previsto nel piano industriale. Un piano che è stato realizzato tenendo in considerazione come sia mutata l'esigenza dei cittadini di spostarsi utilizzando il mezzo pubblico. Ormai obsoleto il vecchio concetto della linea di bus che collega punto a punto, all'Acts è stato avviato un vero e proprio studio per avere nel giro di poche settimane un quadro esatto di chi utilizza il sistema di trasporto pubblico, in quale fascia oraria e soprattutto per raggiungere quale destinazione. «Dai risultati di questo studio - spiega ancora il presidente Marson - elaboreremo le nuove linee che saranno studiate con il sistema circolare all'interno di ambiti territoriali omogenei. In questo modo riusciremo a fornire ai cittadini un servizio migliore, con il passaggio dei bus più frequente. È poi evidente che questi ambiti dovranno esser uniti tra loro con la creazione di assi primari di collegamento».
Per quanto riguarda invece Savona il sitema di circolazione dovrà costituire una soluzione alternativa all'uso dei mezzi privati e connettere i vari elementi territoriali di rilievo (terminal bus, terminal crociere, stazione, parcheggi, infrastrutture pubbliche e private, servizi) fra loro in modo atto a sollecitarne l'uso da parte dell'utenza, alleggerendo così il traffico interno alla città
Nel corso della prima metà del 2009 è poi prevista l'entrata in servizio di almeno 25 nuovi autobus e di sette scuolabus. «Il parco automezzi - afferma Paolo Marson - è ormai vecchio e i mezzi sono in cattivo stato di conservazione pulizia e cura, ma anche non assogettati alle dovute verifiche burocratiche e, tanto meno, oggetto di qualsiasi forma di manutenzione programmata che ecceda gli interventi più elementari. L'azienda ha insomma bisogno di rinnovare profondamente il proprio parco mezzi e siamo al lavoro per farlo nel minor tempo possibile».
Il piano industriale dell'Acts che è stato approvato ieri pomeriggio, proprio alla vigilia dello sciopero nazionale del settore in programma per oggi dalle 9 alle 17, in mattinata aveva ottenuto il parere favorevole da parte della giunta comunale di Savona. «Un passo importante - afferma il vicesindaco Paolo Caviglia - ed una sfida per permettere all'azienda di recuperare efficienza nei servizi ed esser competitiva con il sistema privato, con un piano di riorganizzazione e ristrutturazione e soprattutto senza incidere sulle tariffe urbane».
Gianluigi Cancelli