Nel giorno delle quattro navi l'autobus gratis non sfonda
l'esperimento Il SECOLOXIX
Il sindaco: è la prova che il problema non è il biglietto, ma sono le linee
SAVONA HA PASSATO indenne il lunedì di tempesta sul fronte del traffico, ma l'abitudine di usare l'auto privata, anche per percorrere poche centinaia di metri, si è dimostrata estremamente radicata. Tanto che l'iniziativa varata da Acts e Comune, che prevedeva l'utilizzo degli autobus a titolo gratuito, ha riscosso un successo solo parziale. E si rilancia il tema di una revisione completa del sistema delle linee urbane di trasporto.
Quattro navi di Costa Crociere ormeggiate in porto, migliaia di turisti trasportati a bordo di decine di pullman attraverso la città, il rituale assalto al mercato del lunedì, le manifestazioni di protesta dei dipendenti della Ferrania hanno messo a dura prova la circolazione di Savona. Per tentare di lanciare un salvagente, Acts e Comune avevano ideato un'offerta allettante: bus gratis sulla rete urbana e sulle linee per Albisola e Vado-Quiliano. Un'iniziativa che a molti è piaciuta, ma che non ha catturato un particolare interesse nella massa dei pendolari che usano l'auto privata. L'azienda di trasporto pubblico aveva anche predisposto fin dal mattino la possibilità di impiegare altri quattro autobus di riserva, in appoggio ai normali servizi, ma alla fine non se ne è presentata la necessità. «Si è rilevato un incremento di utenza sulle linee che collegano le periferie e i comuni vicini con il centro - spiega il direttore di Acts, Filippo Agazzi -, precisamente sulle linee 1 e 4, per Legino, sulla 5 diretta all'ospedale, sulla 6 per Vado e sulla 9 per Quiliano. Il maggiore afflusso, però, non è stato tale da determinare la necessità di mettere in servizio gli autobus aggiuntivi. Sulle altre linee l'afflusso di utenza è rimasto nella norma».
«Abbiamo fatto un esperimento che ha fornito alcuni dati importanti - spiega il sindaco Federico Berruti -. Intanto abbiamo avuto la prima dimostrazione che non è il costo del biglietto ad incidere sulla scelta di utilizzare o meno il mezzo pubblico. Con i vertici di Acts pensiamo da tempo, piuttosto, che serva una revisione completa del sistema delle linee di trasporto per renderlo più moderno e conforme alle esigenze odierne». E in effetti la rete di Acts era stata progettata quando Savona presentava un assetto urbanistico ed esigenze ben diverse da oggi.
A bordo dei bus, comunque, l'offerta del viaggio gratuito ha riscosso un certo apprezzamento: «L'ho saputo all'ultimo ed ho voluto provare - commenta Katia Cappelli, assistente tecnico dell'istituto "Mazzini" di Savona - Credo sia un'iniziativa interessante. Il problema è il traffico, che se posso usare un termine molto diretto è un vero casino». «Purtroppo ci si adegua - spiega Giacomo Fanti, studente di Carcare - si arriva alla fermata tenendo conto dell'orario, ma poi spesso ci si trova a prendere il primo che passa». «Il bus funziona bene quando si viaggia fuori Savona - aggiunge Giancarlo Uggeri, utente della linea 6 per Vado - i guai nascono quando ci si avvicina al centro. Anche le corsie preferenziali non possono essere utilizzate in modo efficace, oltre al fatto che sono troppo brevi». Gli autisti allargano le braccia: «Chi si occupa di viabilità a livello dirigenziale o politico - commenta un conducente - dovrebbe salire ogni tanto su un autobus. E magari mettersi anche alla guida. In tanti anni di lavoro ne abbiamo viste di tutti i colori, dalla rotonda quadrata di piazza Mameli, alle fermate in curva e a quelle disegnate sull'asfalto senza tener conto che in mezzo c'è un albero».
Giovanni Vaccaro