Il Comune
invierà i questionari a casa a tutti gli elettori
ERMANNO BRANCA
LA STAMPA
Varazze, consultazione
sulle aree del retroporto
VARAZZE
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Anche a Varazze il
Comune organizzerà una consultazione popolare per verificare il
gradimento dell’operazione di recupero del comparto
retroportuale. Seguendo l’esempio del sindaco Giacobbe di Vado
per la Maersk, anche la giunta Ghigliazza-Busso ha deciso di
chiedere il parere ai cittadini. Non si tratta di un vero
referendum, ma di un questionario che verrà inviato a domicilio
entro Natale e che ha la scopo di disinnescare la rovente
discussione sul referendum chiesto dalla minoranza e negato
dall’amministrazione. Un tema su cui pende un ricorso in
tribnale. Sul tavolo c’è la nuova scommessa urbanistica su cui
si misurerà il Comune di Varazze, dopo il Cotonificio Ligure e
il porto turistico. Si tratta del cosiddetto comparto T1 che
prevede 37 mila metri cubi di nuova residenza, il rifacimento
(sopraelevato) del campo sportivo, il polo della sicurezza e il
restyling dei capannoni dei Baglietto con aggiunta di albergo,
negozi e appartamenti. E’ chiaro che la consultazione con i
questionari per l’amministrazione è meno insidiosa di un vero
referendum.
«Ci accusano di essere meno democratici del sindaco di Vado -
esordisce risentito l’assessore Giovanni Busso - e dimostreremo
che invece lo siamo altrettanto».
Il sindaco Ghigliazza entra invece nel merito della
consultazione: «Lo statuto comunale prevede la possibilità di
indire una consultazione informale della popolazione attraverso
questionari su problemi di interesse generale del Comune o anche
di singole zone o categorie. Chiederemo quindi il parere dei
cittadini sulla delibera che abbiamo adottato lo scorso 13
agosto per la zona T1 che nei vari ambiti abbraccia le aree
accanto al cimitero, il campo sportivo e i cantieri Baglietto.
Il questionario riguarderà i contenuti della variante al Piano
regolatore e il testo delle domande verrà deciso da un’apposita
commissione. Ai cittadini verrà consegnato sia il questionario
sia un allegato con le proposte di trasformazione. Dopo la
consegna verrà effettuata un’assemblea al Palazzetto dello Sport
per illustrare la pratica e prima di Natale ritireremo il
questionario in un seggio pubblico».
Rispetto alla richiesta di referendum avanzata dalla minoranza,
gli amministratori non cambiano linea: «Non abbiamo paura di
chiedere il parere dei cittadini ma i tempi del referendum sono
troppo lunghi. In base al regolamento, il referendum potrebbe
essere indetto solo fra il 15 aprile e il 31 maggio a patto che
tre mesi prima o dopo non siano indette elezioni o referendum.
Quindi si rischierebbe lo slittamento a ottobre e si perderebbe
praticamente un anno. Infatti il nostro regolamento non prevede
il referendum abrogativo ma solo quello consultivo. Quindi se la
proposta venisse giudicata ammissibile dal giudice, dovremmo per
forza effettuarla prima di dare il via libera all’intervento».
Il Comune intanto sta esaminando un progetto di ampliamento
della piscina esistente nel complesso «Fatebenefratelli».
L’amministrazione ha ricevuto una proposta di imprenditori
privati che intendono realizzare una piscina da 25 metri per 10
con una copertura mobile che potrebbe ospitare gli allenamenti
delle società di nuoto. La vasca sarebbe accompagnata da un
centro benessere. |
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