il caso   LA STAMPA
Daniela Accinelli
teme ripercussioni
sull’economia
AUGUSTO REMBADO
Industriali scettici
sul progetto Piaggio

FINALE LIGURE
 
Non piace nemmeno ai grandi gruppi industriali cittadini il progetto presentato dalla Piaggio per la trasformazione delle aree che saranno dismesse con il trasferimento dello stabilimento all’aeroporto di Villanova d’Albenga.
Daniela Accinelli, ex presidentessa dei giovani industriali savonesi, interviene nel dibattito con un intervento destinato a fare discutere: «Con la firma di ben 134 tra cittadini e tecnici, è stata presentata al Comune di Finale, alla provincia ed alla regione una osservazione al progetto Piaggio che critica fortemente tutto l'impianto del progetto», esordisce.
Aggiunge: «Il progetto non valuta, come dovrebbe, le conseguenze sul territorio della trasformazione di una zona industriale in un rione di 1000 nuovi alloggi e 4000 nuovi abitanti, praticamente tutti di seconde case, che si sommeranno oltretutto ai nuovi abitanti derivanti dalla trasformazione delle cave Ghigliazza. Prevede si nuove aree per servizi pubblici, verde e parcheggi, ma in misura del tutto insufficiente, propone, in riva al mare, in una area con vincolo paesistico, una edificazione stile Borghetto, con condomini di 7 piani o torri di 10, aggrava il congestionamento del traffico che già si verifica nei mesi estivi, senza prevedere soluzioni alternative per la mobilità».
Conclude Daniela Accinelli: «L'osservazione propone quindi di ridimensionare drasticamente il progetto Piaggio riducendo i volumi almeno del 50 % e chiedendo la revisione delle destinazioni d'uso previste, perchè l'unica attività industriale oggi presente a Finale non può essere sostituita solamente con seconde case, ma è necessario che si progettino soluzioni capaci di generare nuovi posti di lavoro sia nel turismo che nell'artigianato».
Perplessità e tante preoccupazioni arrivano anche dai titolari degli stabilimenti balneari. Mauro Rebonato, presidente dell’associazione finalese bagni marini, ha scritto al sindaco per rendere pubblico il malessere che il progetto sta provocando tra i suoi associati: «In relazione alle varie proposte di future realizzazioni urbanistiche nella zona Piaggio ed in particolare alla proposta di progetto che presenta nuovi interventi nella costa e sul mare con la presunta realizzazione di pontili o moli, nonchè la ipotizzata realizzazione di una darsena o porticciolo interno lo scrivente, in qualità di presidente dei bagni marini cittadini, esprime le proprie perplessità riguardo alle conseguenze impattanti sul già ampiamente eroso arenile finalese. Come già registrato e purtroppo dimostrato in altre località limitrofe, la costruzione di moli e quant’altro crea ampia erosione a levante di essi. Per cui il già serissimo problema erosivo delle nostre coste con un arretramento a Finalmarina, della linea costiera anche di 30 metri che sta quotidianamente avvenendo andrebbe quasi certamente ampliandosi».
Da parte sua il vicesindaco e assessore all’urbanistica Giovanni Ferrari sottolinea come tutte le osservazioni che sono pervenute al progetto di trasformazione della Piaggio siano messe on line in tempo reale sul sito del Comune per poter sviluppare il più possibile un sereno e costruttivo dialogo tra i cittadini.
 


 


 


 
 
Il Consiglio è preoccupato
  Il Consiglio Comunale di Finale Ligure ha approvato un Ordine del giorno sul trasferimento della Piaggio a Villanova: «In considerazione del fatto che la situazione determinata dal trasferimento Piaggio comporta, ai fini della tutela occupazionale all'interno della Regione e della Provincia, e precisamente a Villanova d'Albenga, una pesante limitazione delle scelte urbanistiche relative alla zona in questione, con prospettive aventi forti ricadute sui rapporti socio-economici complessivi e sull'identità urbana, specie in merito all'edificazione di seconde case ampiamente già presenti a Finale, come si evince dal Report redatto dal Touring Club».
Il documento ha «ribadito il consenso, più volte espresso, ad agire in modo favorevole al detto trasferimento, fatto salvo il principio di sostenibilità; tenuto conto di quanto dichiarato più volte pubblicamente da amministratori sia di maggioranza che d'opposizione circa la non opportunità che il prezzo dello spostamento a Villanova ricada interamente su Finale; dell'opportunità che vengano reinvestiti nello spostamento almeno parte dei proventi incassati di recente dal Demanio per la vendita dei terreni alla Piaggio; dell'opportunità per Finale di contare su garanzie, eventualmente anche di tipo fidejussorio, da parte dell'azienda stessa; della preoccupazione circa il mantenimento occupazionale; della perdurante assenza di un piano finanziario dettagliato; delle necessità di riportare le caratteristiche del progetto presentato ad una maggiore aderenza alle necessità di sviluppo turistico economico e sociale della nostra città, evitando gli aspetti eminentemente speculativi»
Conclude: «Ritenendo che la comunità di Finale non sia al presente sufficientemente garantita ribadisce di subordinare la conclusione del processo decisionale relativo alla trasformazione delle aree Piaggio al momento in cui perverranno in forma pubblica, impegnativa ed evidente: le garanzie relative al mantenimento dell'intero organico attuale su lungo periodo, ossia il Piano Industriale condiviso dalle R.S.U.; i dati analitici relativi ai costi del nuovo impianto od alle operazioni di trasferimento, comprensivi degli impegni economici dell'Azienda stessa; le garanzie, eventualmente anche di tipo fidejussorio, rispetto a eventuali futuri ritrasferimenti.