Giardini di via Trincee il Comune: «Sono nostri» IL SECOLOXIX
contestata l'aggiudicazione a binario blu
Di Tullio: nel 2005 Palazzo Sisto diffidò le Ferrovie dal venderli a privati
IL COMUNE prende di petto la questione dei giardini di via Trincee, che le Ferrovie hanno in parte venduto alla società che gestisce l'operazione Binario Blu (De Filippi, Barbano e Careglio) di piazza del Popolo. L'assessore Livio Di Tullio ha infatti annunciato che Palazzo Sisto è davanti a un bivio: «Andare alla vertenza con le Ferrovie sul bando all'origine della vendita. Oppure cercare una soluzione nel contesto delle trattiva relativa all'operazione Binario Blu». Lo ha detto inc onsiglio comunale: secondo i documenti in mano al Comune, infatti, quelle aree apparterrebbero già a Palazzo Sisto e non potevano essere messe in vendita dalle Ferrovie.
Solo nei giorni scorsi è diventato di dominio pubblico il fatto che nel settembre del 2005, durante il periodo di reggenza di Palazzo Sisto da parte di Franco Lirosi, il Comune inviò una lettera a Ferrovie Real Estate spa (la società delle Ferrovie dello Stato che si occupa della vendita dei beni delle Ferrovie stesse) per contestare la procedura di bando e mettere comunque in mora la società.
Scriveva Gianluca Bisso, oggi vicesegretario generale e all'epoca a sua volta segretario generale reggente: «Questa amministrazione ha recentemente appreso da notizie informali che Codesta Societàè in procinto di vendere il compendio immobiliare denominato GEO14/2 in Savona al preszzo base di euro 250 mila». Proseguiva Bisso: «Gli immobili facenti parte di detti complessi immobiliari sono in m aggior quantità di proprietà esclusiva del Comune di Savona che in esecuzione di rituali provvedimenti amminsitrativi ha irrerversibilmente trasformato le aree con l'esecuzione di opere pubbliche». Concludeva il Comune: «Ogni e qualsiasi atto di compravendita sarebbe nullo e privo di qualsiasi effetto. In difetto di pronta assicurazione circa la revoca del bando saranno proposte le azioni di legge a tutela dei diritti di questo Ente dinanzi alle competenti sedi».
Real Estate, di fatto, ignorò la lettera del Comune e diede il via libera all'asta per la vendita dei beni, ovvero 35 mila metri quadrati - una consistente porzione dei giardini di via Trincee - con al suo interno la palestra e un fabbricato con tre alloggi di 80 metri quadrati ciascuno.
Livio Di Tullio ha reso pubblica la lettera, attraverso la quale, appunto, il Comune chiedeva alle Ferrovie di bloccare la procedura in base alla quale Binario Blu si aggiudicò poi i terreni e i fabbricati per 250 mila euro. Lo ha fatto in risposta ad una interpellanza del consigliere della lista Delfino, Giovanni Battista Baiardo, che era tornato a sollevare il problema: «Con la presente interpellanza - ha scritto Baiardo - si chiede di conoscere le motivazioni che hanno indotto l'Amministrazione Comunale di Savona a non partecipare all'asta tenutasi pochi mesi fa per l'acquisto delle aree ferroviarie su cui sorgono i giardini e gli impianti sportivi pubblici di Via Trincee.
Le aree sono così diventate di proprietà di privati e se è pur vero che sulle stesse esiste un vincolo pubblico, lo è altresì il fatto che sarebbe stato di maggior garanzia per il futuro di un importante spazio dedicato alla collettività che il Comune acquisisse la proprietà della zona in questione». Palazzo Sisto ha, per l'appunto, ribadito di non aver partecipato all'asta ritenendo di aver già acquisito i diritti su tale area.
A. G.