IL COMUNE prende di petto la questione dei giardini di via
Trincee, che le Ferrovie hanno in parte venduto alla società
che gestisce l'operazione Binario Blu (De Filippi, Barbano e
Careglio) di piazza del Popolo. L'assessore Livio Di Tullio
ha infatti annunciato che Palazzo Sisto è davanti a un
bivio: «Andare alla vertenza con le Ferrovie sul bando
all'origine della vendita. Oppure cercare una soluzione nel
contesto delle trattiva relativa all'operazione Binario
Blu». Lo ha detto inc onsiglio comunale: secondo i documenti
in mano al Comune, infatti, quelle aree apparterrebbero già
a Palazzo Sisto e non potevano essere messe in vendita dalle
Ferrovie.
Solo nei giorni scorsi è diventato di dominio pubblico il
fatto che nel settembre del 2005, durante il periodo di
reggenza di Palazzo Sisto da parte di Franco Lirosi, il
Comune inviò una lettera a Ferrovie Real Estate spa (la
società delle Ferrovie dello Stato che si occupa della
vendita dei beni delle Ferrovie stesse) per contestare la
procedura di bando e mettere comunque in mora la società.
Scriveva Gianluca Bisso, oggi vicesegretario generale e
all'epoca a sua volta segretario generale reggente: «Questa
amministrazione ha recentemente appreso da notizie informali
che Codesta Societàè in procinto di vendere il compendio
immobiliare denominato GEO14/2 in Savona al preszzo base di
euro 250 mila». Proseguiva Bisso: «Gli immobili facenti
parte di detti complessi immobiliari sono in m aggior
quantità di proprietà esclusiva del Comune di Savona che in
esecuzione di rituali provvedimenti amminsitrativi ha
irrerversibilmente trasformato le aree con l'esecuzione di
opere pubbliche». Concludeva il Comune: «Ogni e qualsiasi
atto di compravendita sarebbe nullo e privo di qualsiasi
effetto. In difetto di pronta assicurazione circa la revoca
del bando saranno proposte le azioni di legge a tutela dei
diritti di questo Ente dinanzi alle competenti sedi».
Real Estate, di fatto, ignorò la lettera del Comune e diede
il via libera all'asta per la vendita dei beni, ovvero 35
mila metri quadrati - una consistente porzione dei giardini
di via Trincee - con al suo interno la palestra e un
fabbricato con tre alloggi di 80 metri quadrati ciascuno.
Livio Di Tullio ha reso pubblica la lettera, attraverso la
quale, appunto, il Comune chiedeva alle Ferrovie di bloccare
la procedura in base alla quale Binario Blu si aggiudicò poi
i terreni e i fabbricati per 250 mila euro. Lo ha fatto in
risposta ad una interpellanza del consigliere della lista
Delfino, Giovanni Battista Baiardo, che era tornato a
sollevare il problema: «Con la presente interpellanza - ha
scritto Baiardo - si chiede di conoscere le motivazioni che
hanno indotto l'Amministrazione Comunale di Savona a non
partecipare all'asta tenutasi pochi mesi fa per l'acquisto
delle aree ferroviarie su cui sorgono i giardini e gli
impianti sportivi pubblici di Via Trincee.
Le aree sono così diventate di proprietà di privati e se è
pur vero che sulle stesse esiste un vincolo pubblico, lo è
altresì il fatto che sarebbe stato di maggior garanzia per
il futuro di un importante spazio dedicato alla collettività
che il Comune acquisisse la proprietà della zona in
questione». Palazzo Sisto ha, per l'appunto, ribadito di non
aver partecipato all'asta ritenendo di aver già acquisito i
diritti su tale area.
A. G.
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