Canavese: aree demaniali salvaguardate
il caso scolastico
Dopo le accuse al "partito del cemento", la Port Authority rivendica la riqualificazione
della Darsena
10/10/2007 IL SECOLOXIX
IERI è toccato al presidente dell'Autorità Portuale Rino Canavese prendere posizione dopo l'esternazione del procuratore della Repubblica Vincenzo Scolstico sul "partito del cemento" a Savona. Canavese ha rivendicato la correttezza dell'operato dell'ente, il rispetto assoluto delle aree demaniali e la riqualificazione complessiva della Darsena che ha consentito, tra l'altro, l'arrivo di Costa Crociere. Ha scritto Canavese: «In relazione alle questioni sollevate in questi giorni circa le trasformazioni urbane che hanno interessato la zona della Darsena, l'Autorità Portuale si sente in dovere di puntualizzare che su aree di pertinenza demaniale non è stato realizzato un solo metro quadrato di edilizia residenziale o commerciale: le uniche aree demaniali messe a disposizione della trasformazione urbana sono state destinate a funzioni di fruimento pubblico, come peraltro già avvenuto in passato nell'ambito della Vecchia Darsena, con apprezzamento unanime». Ha aggiunto Canavese: «Senza entrare nel merito di valutazioni di carattere urbanistico o estetico, pare opportuno ricordare che mandato precipuo dell'Autorità Portuale è il consolidamento e l'incremento dei traffici di cui le crociere sono una parte significativa, anche in relazione all'occupazione che hanno generato e consolidato». E aggiunge: «La scorsa settimana il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Costa Crociere ha deliberato il raddoppio della Stazione Marittima di Savona, che quindi può puntare a raggiungere il milione di passeggeri nel 2010; riesce piuttosto difficile immaginare come possibile tale decisione se l'area portuale in cui si accolgono i crocieristi fosse rimasta quella di dieci anni fa».