TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni |
"A" = ALBISSOLA MARINA = ALTERAZIONI AMBIENTALI=
ABUSI EDILIZI LEGITTIMATI
Ad Albissola, come in molte altre cittadine liguri, le indicazioni dei Piani Territoriali Urbanistici redatti, un tempo, per salvaguardare un territorio, difenderlo e tutelarlo da ulteriori quanto evidenti aggressioni, sono state inesorabilmente vane.
Un Piano Paesistico, strumento quanto mai autorevole e apprezzato per la sua validità ambientale, che in una regione come la Liguria, doveva porre un valido freno alle ripetute lacerazione idrogeologiche inflitte al delicato territorio, dispone anche ad Albissola Marina che in un " TU- tessuto urbano ", zona satura, non si prevedano ulteriori carichi insediativi, per tutto quello che essi comportano.
Ad Albissola, nella stessa zona, si permette una demolizione di 200 mq. e se ne autorizza la nuova edificazione di un volume pari a 860.
Lo stesso Piano destina questa zona, come tutte quelle litoranee, ad esclusiva CONSERVAZIONE geomorfologica e invece si autorizzano consistenti manomissioni di terreno, interessato dall'esistenza di falde acquifere e ospitante uno degli ultimi polmoni verdi costituiti da alcuni alberi centenari e di pregio, utili alla vivibilità di un centro urbano, ormai fortemente compromesso.
Ad Albissola si autorizzano volumetrie sostanziose in una zona che, come quella di Grana (recentemente lottizzata), viene segnalata da un Piano di Bacino come zona fortemente inondabile e quindi ulteriormente da tutelare. ( La memoria dei cittadini che vi abitano, può essere d'aiuto ai geologi che redigono perizie rassicuranti)
Mentre un Piano Urbanistico Comunale destina la zona a Conservazione e Ristrutturazione (CR) e quindi ad essere conservata e ristrutturata in quello che già c'è: si autorizza la demolizione di una villetta Liberty (valido esempio da destinare a ristrutturazione e conservazione ) per costruire un palazzo di quattro piani di discutibile tipologia. Il reperimento degli standard urbanistici di una zona dichiarata dagli stessi Atti, insufficiente anche dal punto di vista di parcheggi e verde pubblico, si consente di reperirlo a quasi un chilometro di distanza, dove i cittadini potranno posteggiare la loro auto e godere di non si comprende quali altri benefici. Quindi le aree di parcheggio e altro uso, cancellate dal suolo pubblico, diventano automaticamente di uso privato. Il verde di cui beneficiavano anche i bambini della scuola materna statale, viene dimenticato, arrampicandosi sugli specchi di una giustificazione burocratica che lascerà solo spazio al vuoto di sostanza. Si rimuoverà la cabina telefonica, si abbatterà l'ennesimo tiglio, si eliminerà un parcheggio per portatori di handicap, per consentire l'accesso ad una autorimessa privata, che doveva trovare risposta dentro la sua area di proprietà . Non si può certo gridare allo SCANDALO per l'ennesima costruzione prospiciente l'alveo di un torrente e vicinissima al mare, in un paese di ville abusivamente legittimate, di colline cementificate, di zone fortemente lottizzate e di inaccettabili volumetrie nel bosco, mascherate da "torrette di avvistamento incendi". ANTONIA BRIUGLIA
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