Un gruppo tecnico coordinato dal Comune garantirà che i
lavori a mare e a terra proseguano contestualmente
07/10/2007
SARA' un "gruppo tecnico", espressione dei quattro enti
coinvolti e direttamente coordinato dal Comune di Vado, a
seguire i lavori di realizzazione della piattaforma
container della Maersk nella rada di Vado e, in
contemporanea, gli interventi legati al masterplan a terra.
È il primo, importante, traguardo raggiunto grazie
all'intesa tra Comune, Provincia, Regione e Autorità
portuale.
Nell'incontro al vertice sono emersi anche alcuni
chiarimenti sulle modalità di finanziamento delle
infrastrutture a terra che, secondo le ultime indicazioni,
potrebbero godere dello stesso trattamento agevolato degli
investimenti per le attività portuali.
È ancora avvolta dalle nubi, invece, la situazione a livello
politico locale. Gli esponenti di Margherita e Movimento
firme non sono ancora soddisfatti del progetto Maersk e
chiedono ulteriori riduzioni dell'impatto visivo e
ambientale.
Il vertice ha visto intorno al tavolo delle trattative, per
il comune di Vado, il sindaco Carlo Giacobbe e l'assessore
all'urbanistica Monica Giuliano, per la Provincia, il
presidente Marco Bertolotto e l'assessore alle attività
produttive Roberto Peluffo, per la Regione, il presidente
Claudio Burlando, gli assessori all'urbanistica Carlo
Ruggeri, alle infrastrutture Luigi Merlo e all'ambiente
Franco Zunino, ed il presidente della Port Authority Rino
Canavese.
Dagli abitanti di Vado preme la richiesta di garanzie sulla
contemporaneità di tutti gli interventi. Il timore è infatti
che partano i lavori per la piattaforma e che per la
riqualificazione a terra si debba attendere finanziamenti
non ancora sicuri. Nella riunione è stato stabilito che
tutti gli interventi saranno coordinati dal gruppo tecnico
guidato dal Comune. Inoltre è possibile che le modalità di
finanziamento delle infrastrutture e della riqualificazione
urbana possano godere del trattamento riservato alle
attività portuali.
L'unica eccezione resterebbe il masterplan del piazzale
marittimo, l'area cantieristica, che seguirebbe la strada
del project financing.
Si discuterà ancora della possibilità di arrivare ad alcune
modifiche del progetto, soprattutto nella parte del
radicamento a terra, già al centro di una accesa tenzone.
In serata il sindaco ha incontrato i membri della
maggioranza consiliare per esaminare la situazione, ma lo
stallo che blocca l'intesa con gli assessori Attilio
Caviglia, Enrico Illarcio e Maria Teresa Abrate non si è
risolto.
Per Giacobbe è ancora possibile soddisfare le esigenze di
vivibilità di Portovado, quelle di circolazione delle acqua
nella rada e il recupero del territorio "manovrando"
all'interno del Piano regolatore portuale del 2002. Gli
assessori più"radicali" chiedono invece che il Comune fissi
dei punti fermi per ridurre ulteriormente la superficie
della piattaforma.
Giovanni Vaccaro
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