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SE NE ERANO OCCUPATI i ragazzi del Cesavo ("Cinque
centimetri di troppo") ed anche le studentesse del liceo
Della Rovere, in una cruda e realistica indagine "sul
campo": Savona, i suoi cittadini (non le istituzioni) non ne
erano usciti immacolati. La città e l'handicap, Savona e le
barriere architettoniche. Luigi Panneri, responsabile degli
invalidi civili, a nome di tutte le 17 associazioni del
settore ieri a Palazzo Sisto, ha lanciato l'allarme: «Il
Comune si sta dando molto da fare. Noi segnaliamo tre
questioni eclatanti sulle quali abbiamo chiesto al sindaco
di sostenerci nella nostra battaglia». E poi via a
snocciolare: la stazione ferroviaria Mongrifone
inaccessibile («lo era già prima, ora con questo cantiere a
rilento lo è del tutto»), i bagni marini difficili da
raggiungere, i bancomat a misura di... "normodotati": «Solo
due in tutta la città sono utilizzabili da una persona in
carrozzella, nel resto della provincia è anche peggio. Le
banche sono del tutto insensibili».
Eppure qualcosa si muove. Il Comune di Savona, ad esempio,
ha lanciato una campagna non occasionale, sul tema. E sta
complessivamente investendo quasi un milione di euro con
l'obiettivo di cambiare davvero volto alla città, di fare di
Savona una città"per tutti"; l'ultimo arrivato è il progetto
da 130 mila euro per un ascensore esterno sul palazzo di
Monturbano che ospita la biblioteca. Uno dei luoghi in
assoluto meno accessibili della città. Ma sono previsti
anche interventi su strade e scalini nel centro città (300
mila euro), per i marciapiedi alla Villetta (500 mila), per
aiutare i commercianti a comprare speciali scivoli che
consentano l'ingresso nei negozi anche a chi è in
carrozzella.
Ma andiamo con ordine. «È un tema di civiltà e progresso a
beneficio dell'intera collettività», ha detto il sindaco
Federico Berruti alla presentazione della Giornata per
l'abbattimento delle barriere architettoniche che si terrà
domani, in piazza Sisto e nell'atrio del Comune, con
iniziative dalle 9 alle 19, insieme all'assessore Lucia
Bacciu, al presidente della commissione Sergio Lugaro e ai
rappresentanti delle associazioni. E ha spiegato: «Abbiamo
costituito una commissione ad hoc e siamo tra i pochi in
Liguria». Ha proseguito il primo cittadino: «Abbiamo
modificato il Regolamento edilizio con una norma che avrà
effetti profondi e duraturi sul futuro della città, avrà
effetti rilevantissimi». Infatti, obbligherà tutti i
costruttori - e come è noto le operazioni in corso in città,
oggi e nel prossimo futuro, sono davvero tante - a
realizzare edifici privi di barriere architettoniche. Ha
aggiunto il sindaco: «Ci importa molto il metodo, anche.
Ovvero la concertazione con le associazioni, il coinvolgerle
sin dalla fase di progettazione. Un modo nuovo di lavorare
ad una città più vivibile per tutti».
Infine, lo sforzo economico per intervenire ovunque
possibile: complessivamente quasi un milione di euro. In
parte già spesi o stanziati sul bilancio 2007, in parte
previsti per il 2008 a cura dell'assessorato ai lavori
pubblici. Vediamo l'elenco: «In corso di realizzazione -
spiega l'assessore Livio Di Tullio - ci sono già lavori per
300 mila euro destinati ad eliminare barriere e scalini
soprattutto nel centro città. Si tratta, per essere più
precisi, di misure di sicurezza del traffico che si
trasformano anche in abbattimento delle barriere: anziché
abbassare il gradino, si alza la strada al livello del
gradino». In via di definizione ci sono invece lavori per
500 mila euro alla Villetta, dove verrà, tra il resto,
rifatto il marciapiedi di via Poggi sino alle scuole Mameli,
davanti alle quali verrà realizzata una piazzola protetta.
Ex novo verrà invece realizzato il marciapiedi in via Visca.
Sul bilancio 2008, invece, l'amministrazione intende
prevedere un contributo per tutti quei commercianti che
vorranno dotarsi di uno speciale scivolo. «Teniamo molto,
anche se sarà da vedere con la Soprintendenza - spiega Di
Tullio - al progetto per la realizzazione dell'ascensore
nella biblioteca di Monturbano. Abbiamo pronto il
preliminare». Sarà, per chi guarda l'ingresso, sull'esterno
dell'edificio, alla sinistra. «È una situazione grave,
quella della biblioteca, perché impedisce l'accesso, tra gli
altri, anche ai bambini portatori di handicap: la sezione
dedicacata ai ragazzi non è raggiungibile in altro modo».
An. Gran.
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