Assunzioni di parenti alla Tecnocivis, oggi il caso in Provincia
dopo la denuncia del secolo xix
IL SECOLOXIX
 
Su richiesta di Forza Italia il presidente Santiago Vacca ha convocato per oggi (17.30) i vertici della società pubblico-privata
20/09/2007
AFFARI di famiglia alla Tecnocivis. Il caso denunciato dal Secolo XIX nei giorni scorsi approda questo pomeriggio (ore 17.30) nella sede istituzionale della commissione Enti partecipati, a Palazzo Nervi.
La vicenda, come si ricorderà, riguarda due assessori della Margherita e un esponente dello stesso partito, sospettati di aver favorito l'assunzione di parenti nella società pubblico-privata di cui l'amministrazione provinciale detiene la maggioranza. Una specie di feudo della Margherita, dal momento che anche il presidente, Lino Ferrari, ne è esponente di spicco. Rosario Tuvé, Carlo Scrivano e Rodolfo Margheritino, parente di Tuvé, sono gli altri nomi.
Il presidente della commissione Enti partecipati, Santiago Vacca (Forza Italia), ha convocato a tempo di record una riunione su richiesta dei consiglieri provinciali di Forza Italia e di Rosavio Bellasio. Sono ovviamente chiamati a fornire spiegazioni, Ferrari e l'amministratore delegato Andrea Coppa, in rappresentanza dei privati. Probabile anche la presenza dell'assessore competente Lorena Rambaudi (Ds).
Dice Livio Bracco (Forza Italia), membro del cda di Tecnocivis ma nello stesso tempo firmatario della richiesta di audizione: «Vogliamo capire, innaznitutto, quali sono le modalità di assunzione del personale alla Tecnocivis e, nell'occasione, faremo anche il punto sulla sua attività».
Nei giorni scorsi il presidente della Provincia, Marco Bertolotto, aveva detto a questo proposito che la legge Bersani impone all'ente una scelta: o cedere la società ai privati o acquisirne totalmente le azioni. Insomma, siamo comunque vicini ad una svolta, a prescindere dalla faccenda delle assunzioni pilotate o meno.
Tecnocivis era nata nel 1998 per ricollocare i disoccupati di alcune industria locali. Si occupa essenzialmente del controllo delle calderine in tutto il territorio provinciale, capoluogo escluso. Ma negli ultimi anni ha saputo incrementare la propria attività acquisendo anche un importante appalto a Firenze, sempre per la verifica delle caldaie.