PRIMARIE del Pd, l'ultimo scoglio - la perplessità dei cairesi per l'assetto complessivo delle liste e per le rappresentanze garantite ai territori - è stato superato soltanto nel tardo pomeriggio di ieri: per questo, il segretario uscente dei Ds - e candidato in pectore alla guida del nuovo partito - è andato di persona a Cairo. L'ultima curva, per Giovanni Lunardon, di un autentico percorso ad ostacoli.
Ma, in questo caso, tutto si è risolto in fretta e alla diciannove della sera le liste erano finalmente chiuse: dopo la lunghissima notte genovese (finita soltanto alle quattro), praticamente uno scherzo. Negli elenchi in corsa per le primarie hanno trovato posto, alla fine, anche la cantante Danila Satragno, l'assessore savonese Luca Martino e pure il suo collega di giunta Rosario Tuvè, in rappresentanza della componente della Margherita che fa capo a Giovanni Paladini (una richiesta, quest'ultima, arrivata proprio durante la lunghissima notte genovese). L'altro assessore savonese della stessa componente, Franco Lirosi, è invece nella testa di lista per l'assemblea regionale per conto di Enrico Letta (vedi box). Una lista in cima alla quale c'è Valeria Cavallo, già assessore regionale pidiessina, e che comprende anche la cairese Ida Germano, il consigliere savonese Giampiero Aschiero, oltre alla giovane ingegnere funzionario della Provincia Franca Briano.
Nell'altro collegio, tra i nomi lettiani c'è quello di Angela Nicolini sindaco di Carcare, l'ex garassiniano di ferro Stefano Roascio, l'ex sindaco di Altare Olga Beltrame. Si attendono anche i nomi della lista collegata a Veltroni "Con Veltroni. Ambiente, Innovazione, Lavoro" che fa riferimento ad Andrea Ranieri e ai ministri Melandri, Nicolais e Damiano e che in sede locale è stata animata dal diessino Sergio Oderda. I bindiani - lasciati due settimane fa da Isabella Sorgini, approdata poi in cima alla lista veltroniana, vedono al lavoro Elisabetta Garassini sul Ponente e Piero Biamino a Savona. Si vedrà nelle prossime ore.
Le liste veltroniane. Nel collegio 4 di Savona-Cairo, per l'assemblea nazionale, la testa di lista è formata, com'è ormai noto, da Isabella Sorgini e Federico Berruti. A seguire Cristina Battaglia, Marco Russo, Mara Giusto e Lionello Parodi. Per l'assemblea regionale la testa di lista è formata da Giovanni Lunardon e Lorena Rambaudi, a seguire Massimiliano Cane, Monica Giuliano, Fulvio Briano, Matilde Pugliaro, Francesco Rossello, Caterina Mordeglia, Rosario Tuvè, Danila Satragno, Luca Martino e Maria Teresa Buschiazzo.
Nel collegio 4 del Ponente-Valbormida, per l'assemblea nazionale correranno Antonello Tabbò, Clara Brichetto, Mauro Righello e Bianca Allegranza. Per l'assemblea regionale la testa di lista è formata invece da Rita Olivari e Franco Vazio, seguiti da Giulia Tassara, Mario Coletti, Cristina Guarise, Mattia Rossi, Rosangela Ferrando, Nino Miceli.
A. G.
 

ACCANTO ALLA LISTA unitaria per Veltroni, alle primarie correranno le liste di Enrico Letta, alle quali, in provincia, ha lavorato il coordinatore provinciale della Margherita, Michele Boffa. Si tratterà, in realtà, di liste direttamente collegate a Letta ("I democratici per Letta") in campo nazionale, mentre per quello regionale si tratta di un raggruppamento più vasto, che comprende anche i rutelliani e i bindiani, collegati alla candidatura alla segreteria di Mario Tullo. Vediamo i nomi. Per l'assemblea nazionale, correranno nel collegio 3 del Ponente-Valbormida Annamaria Torterolo, Michele Boffa, Tiziana Ghione e Fabrizio Accame. Nel collegio 4 di Savona-Cairo Maurizio Scarfi, Gabriella Voersio, Michele Ferrando, Susanna Camurati, Pierangelo Salerno, Ida Germano.
Per l'assemblea regionale correranno invece, nel collegio 3, Angela Niccolini, Stefano Roascio, Olga Beltrame, Ezio Billia, Anna Maria Torterolo, Marco Genta, Tiziana Ghione e Antonio Bortolaso. Nel collegio 4, Valeria Cavallo, Franco Lirosi, Ida Germano, Giampiero Aschiero, Franca Briano, Vincenzo Astarita, Rosella Rinaldo, Simone Arecco, Paola Massobrio, Giacomo Buscaglia, Cinzia Mazza, Vittorio Chiacchio.
«Il senso della nostra partecipazione - ha detto Boffa - è restituire agli elettori la possibilità di scegliere e allargare la platea elettorale, dare a tutti, anche a chi dando per scontato il voto potrebbe allontanarsene, un motivo per andare alle urne. Poi il 15 ottobre ci piegheremo tutti al risultato». Prosegue Boffa: «È una scelta simbolica, quella di Letta, uomo giovnae e al tempo stesso esperto. A chi lamenta liti e divisioni, dico che noi non abbiamo partecipato e che, comunque vada, otteniamo un risultato storico: in queste assemblee ci sarà il 50% di donne, una novità per l'Italia come quando nel 1946 le donne conquistarono il diritto di voto».