TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni

 

Siamo ancora al turismo nel Savonese.

Problema particolarmente sentito in questo anno in cui si parla, a ragione, di una sua crisi.

 

Le proposte di soluzioni sono molte e tutte degne di rispetto, ma tutti pensiamo che sia necessaria una serie complessa di soluzioni.

Il mal tempo ha pesantemente condizionato il flusso turistico, ma in questo caso non vi è rimedio. Si può effettivamente parlare di mutamenti climatici dovuti all’azione devastante dell’uomo, ma è anche vero che le estati anomale non sono poi una rarità così assoluta.

Speriamo che vada meglio negli anni futuri.

Della viabilità e parcheggi si è già parlato; anche qui il semplice buon senso potrebbe aiutare Una cosa, a mio parere, è importante: rendere più vivibili le zone dei centri storici e del lungomare chiudendoli alla circolazione delle auto.

Alcuni paesi l’hanno già fatto, ma penso che dovrebbero farlo tutti quelli in cui esiste una via alternativa.

Ad esempio sarebbe auspicabile rendere le strade che costeggiano la passeggiata almeno a senso unico.

Una mia amica svizzera che ogni anno torna in Riviera continua a lamentarsi di non poter andare al mare in bicicletta e non credo sia l’unica.

La protesta più ricorrente tra i turisti comunque riguarda i prezzi troppo elevati. Io continuo a chiedermi come facciano sulla Riviera Romagnola ad avere prezzi molto più contenuti mantenendo una buona qualità dei servizi. Bisognerebbe carpire il loro segreto.

Un’altra cosa che sento ripetere è la scortesia degli esercenti.

Io personalmente non l’ho mai verificata di persona, ma io gioco in casa!

Tuttavia è stata pubblicata una protesta addirittura sulla cronaca cittadina di non ricordo quale giornale, quindi una base di verità dovrà pur esserci.

Qui, con un po’ di buona volontà, sarebbe  molto facile rimediare.

Che il rapporto con gli esercenti sia determinante nel giudizio finale l’ho comunque sperimentato io stessa quando mi sono trovata a fare il bilancio finale dopo una vacanza.

Qui il rimedio è semplice e alla portata di tutti.

Le figure professionali moderne imparano la gestione del rapporto col pubblico nelle scuole specializzate, ma anche a livello di conduzione familiare basta fare il sorriso giusto al momento opportuno e non occorre altro.

E’ più facile a livello alberghiero e nei bar, meno nelle botteghe al momento di punta quando tutti hanno fretta e pretendono una rapidità impossibile. Con un po’ di cortesia magari si rende l’attesa più sopportabile.

Altrimenti saltano fuori i soliti preconcetti sul carattere mugugnone del liguri e si continua.

Teniamo presente che sotto l’ombrellone la gente non ha nulla da fare e si diverte a chiacchierare.

Per l’offerta “tempo libero” è importante far il punto sul tipo di clientela che si vuole attrarre .

Per i giovani bisogna puntare su discoteche e similari come fanno sull’Adriatico. Su questo punto siamo piuttosto carenti, ma se si prevede un pubblico più avanti negli anni l’offerta culturale è quella vincente.

Ad esempio, la stagione estiva sul Priamar mi sembra sia stato un successo.

Era presentata con lo slogan “La cultura fa volare Savona” e debbo dire che tutte le volte in cui mi sono recata ad assistere a uno spettacolo ho trovato i posti quasi esauriti.

Tra l’altro ho letto che negli ultimi due anni le manifestazioni culturali hanno avuto un numero di spettatori superiore a quello delle partite di calcio e non è poco.

Tra l’altro in una popolazione sempre più composta da anziani era inevitabile.

Che altro?  La strada delle offerte della gastronomia tipica e dell’artigianato mi sembra già ampiamente seguita ed anche qui mi sembra con successo.

La valorizzazione dell’entroterra è importante perché non molte regioni posseggono un entroterra così bello e così ricco culturalmente.

Purtroppo se ne sono accorti gli stranieri prima di noi, ma c’è ancora spazio per rimediare.

Le passeggiate paesaggistiche in questo periodo vanno forte.

Da almeno venti anni sento parlare della passeggiata pedonale che raccordi il prolungamento con Zinola. Da ultimo ho sentito parlare addirittura di una passeggiata unica tra Cogoleto e Vado.

Sarebbe stupendo. Sarà la volta buona?

Comunque, pur con i suoi guai e i suoi problemi, la Riviera non perde mai il suo fascino.

Se il bel tempo ci aiuta, i turisti brontolando ritornano ma bisogna stare molto attenti perché la concorrenza è forte e usa ogni mezzo. Basta pensare alla Spagna e si capisce che bisogna darsi da fare.

 

Margherita Pira .