Il presidente della Provincia: «Un'altra pagina triste». Ma
il sindaco Berruti difende il cda:
«Sta lavorando bene»
18/09/2007
UN CORO di sdegno contro la decisione dell'Acts di offrire
all'ex presidente Luca Delbene l'opportunità di guadagnare
altri 20 mila euro, se sarà chiamato a fornire informazioni
sulla passata gestione dell'azienda. Gestione che, come si
ricorderà, ha ridotto l'Acts sul lastrico.
«La decisione del nuovo cda non è certo una pagina positiva
nella storia dell'Acts - ha detto il presidente della
Provincia Marco Bertolotto -; meglio sarebbe stato non
scriverla proprio. Comunque, ne risponderà Marson, che è il
presidente dell'azienda e che è stato chiamato a ricoprire
quel ruolo per mettere a posto i conti. Forse avrei potuto
capire una consulenza affidata ad un ex presidente che
avesse lasciato i conti in ordine, ma la persona in
questione ha lasciato, al contrario, una pesante eredità».
Secondo Patrizia Turchi, di "A Sinistra per Savona",
«l'inconsistenza della motivazione adotta dal cda
dell'azienda provocherà una giusta valutazione da parte
della Corte dei Conti». Mentre Luigi Bussalai, consigliere
comunale e segretario provinciale di An chiede al sindaco
l'immediata audizione di Marson e di Paolo Caviglia, come
assessore alle società partecipate, per spiegare le ragioni
della delibera a favore di Delbene. «È semplicemente
scandaloso - afferma Bussalai in una nota - che il
principale responsabile del dissesto finanziario dell'Acts
venga premiato. Marson considera "normale prassi" ciò che in
realtàè una vergogna: con i soldi dei contribuenti pagare
l'ex presidente per conoscerne i disastri commessi durante
la sua gestione. Prima lo scandalo Tecnocivis, adesso l'Acts:
l'ondata di antipolitica - conclude Bussalai - trova terreno
fertile negli enti amministrati dal centrosinistra savonese».
Per Patrizia Turchi i metodi adottati dall'Acts «sono
congrui e conseguenti ad un vera e propria fase feudale. Si
assiste ad un uso oligarchico della politica, per cui solo
una precisa ed individuata cerchia di personaggi legati tra
loro da un vincolo di fedeltà reciproca può accedere agli
incarichi amministrativi, per altro lautamente retribuiti,
quasi si trattasse di sinecure e vitalizi».
Duro anche il giudizio di Forza Italia. Afferma Federico
Delfino, capogruppo a Palazzo Sisto: «Siamo di fronte ad un
fatto gravissimo per due ragioni: la prima è che l'Acts ha
bisogno di economie di spesa non di consulenze; la seconda è
che è paradossale affidare tali consulenze al management che
ha dissestato i conti».
Difende invece il cda il sindaco Federico Berruti: «Marson e
i suoi hanno la mia piena fiducia. Stanno lavorando con
impegno e competenza per risanare l'azienda. Vedo il rigore
che avevamo chiesto, ma nello stesso tempo l'attenzione a
non creare capri espiatori. Nel caso specifico, se è stato
ritenuto utile l'apporto di Delbene, nulla da eccepire,
purché sia limitato nel tempo e il meno oneroso possibile».
E Alessandro Parino, consigliere comunale di An: «Chiedo al
cda di fare marcia indietro, a Delbene di ritrovare un
barlume di dignità e rinunciare a questo "bonus"». Silenzio,
invece, sul fronte sindacale. «Nessun commento su scelte
aziendali che riguardano il management», ha detto la Cgil
trasporti.
Bruno Lugaro
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