** asterischi ** ** regionali ** |
Una rubrica in occasione delle elezioni regionali Non un articolo ma poche parole al vetriolo che potete inserire nella nuova pagina che verrà aggiornata ogni 48 ore
scrivete a : redazione@truciolisavonesi.it, oggetto: asterischi |
17 FEBBRAIO 2005 LA CANDIDATURA DI RUGGERI ALLE
REGIONALI CHE, FINO AD IERI, POTEVA ESSERE CONSIDERATA SOLO COME
VENTILATA, APPARE OGGI PROVVISTA DI UNA NOTEVOLE CONSISTENZA.
SIAMO DI FRONTE AD UNA PURA OPERAZIONE DI
POTERE E DI SISTEMAZIONE PERSONALE CHE, NELL'EVENTUALITA' SI COMPISSE,
DOVREBBE ESSERE BOCCIATA DAGLI ELETTORI SAVONESI.
TANTO PIU' CHE SAVONA
DOVREBBE RESTARE NELLO STALLO DI UNA SOSTANZIALE INGOVERNABILITA' PER UN
ANNO: COSI' NON SI APPROVEREBBE NEPPURE IL SIMULACRO DI PUC CHE E' STATO
PRESENTATO.
SAVONA E' STATA, ED E', GOVERNATA MALE.
LA REGIONE RISCHIA
DI ESSERE GOVERNATA PEGGIO.
IL CHE, VISTI I RISULTATI DI BIASOTTI,
APPARE DAVVERO UNA IMPRESA... |
16 FEBBRAIO 2005 Da mesi le strade e le piazze del paese sono infestate dai manifesti con il volto dei candidati accompagnato dagli slogan sempre più vuoti di contenuti . In questo sito http://www.url.it/muvi/bacheca/nuovi/manifesti/mostra.htm ci sono immortalati i manifesti di tutti i partiti relativi a più di una campagna elettorale, dal 1976 al 1980.
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13 FEBBRAIO 2005
Avete visto? Mettere i propri faccioni sui muri, prima ancora di aver presentato le liste non porta bene ai candidati. E' notizia di oggi, due tra i protagonisti della corsa all'affissione sui muri genovesi sono in forte discussione per ottenere la candidatura effettiva e non virtuale. Si tratta del presenzialista dalle misconosciute opere Paladini della Margherita, un poliziotto prestato alla politica e del celebre assessore Gatti ( e non parole), principe consorte di una ex-giornalista televisiva, che ha tentato lo sbarco nel collegio genovese visti i pericoli crescenti nell'eremo spezzino, ma che pare essere stato respinto con perdite dall'inossidabile duo Plinio - Gadolla. Effetti dell'esasperato personalismo elettoralistico. Ma che fascino avranno, alla fine queste elezioni? |
12 FEBBRAIO 2005 Non so se è solo una mia impressione, ma il fatto che ormai da qualche anno prevalgano, al posto dei simboli le facce dei candidati, non può essere casuale. La rapidità con la quale si cambiano nomi e loghi dei partiti e delle coalizioni, aggiunta al timore che il simbolo, tradizionalmente inteso, possa suscitare sgradevoli ricordi (falce e martello, ad esempio) o semplicemente considerato poco “moderno”, forse fa sì che si dia commercialmente la precedenza agli slogan e alle facce. Gli uni fatti per essere poi canzonati (meno tasse per Totti) gli altri d'essere facilmente dimenticati, e quindi perdersi nell’oblio assolutamente necessario al post-elezioni. L. Marchese |
12 FEBBRAIO 2005 Aiuto, ma tutte queste facce enormi che sorridono dai muri delle Città fanno paura. Ma cosa vogliono? Ma che avranno da ridere? Promettono fedeltà, impegno, sicurezza. Sono a braccetto con verdurieri e medici, Fini e nuvole. Con sfondi marini e cellulari in mano. Ma chi sono? io non li ho mai visti. Mi sono già venuti a noia, come farò sino ad aprile? Ma... mi viene un'idea: quali sono le Regioni che non vanno ad elezioni? Mi sa che inventerò un nuovo turismo pendolare, del tipo: "Volete sfuggire ai faccioni e agli slogan idioti? Venite in quelle parti d'Italia senza elezioni e guadagnerete la serenità dei vostri sonni e delle vostre passeggiate!!" Luigi Priorin |
12 FEBBRAIO 2005 Un signore poco addentrato nei meandri della politica, incontrandoci per strada qualche giorno fa, ci ha rivolto questa domanda: “Perchè i candidati alla carica di Governatore della Liguria, pur supportati da un gran numero di liste di partito, hanno sentito il bisogno di costruire altre liste di diretto riferimento personale?”. Ci sono venute in mente due risposte: 1) Per poter disporre, eventualmente, all'interno del Consiglio Regionale di “propri” consiglieri, di assoluta fiducia; 2) Per tentare di invadere il campo altrui. Difatti a Chiavari e a Sanremo le liste di Burlando saranno piene di ex-Forza Italia, e a Genova Biasotti si annette ex-marxisti leninisti e, ne siamo convinti, cercherà di pescare in ciò che rimane del serbatoio ex-craxiano. Soltanto a Savona la situazione è diversa: dalle nostre parti, dove normalmente (si vedano le liste presentate alle ultime elezioni Comunali) i candidati superano di numero gli elettori, le liste di Burlando e Biasotti serviranno soprattutto a riciclare candidati “trombati” e non gradito nelle altre liste del centrosinistra. Savona come sede di “riciclaggio” di aspiranti politicanti: un classico che si ripete.
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10 FEBBRAIO 2005 LASCIAMOLI PENSARE AL LORO AVVENIRE Se leggiamo oggi sul Secolo XIX quanto guadagnano i consiglieri regionali( 13700 euro per i non genovesi, 11500 i genovesi) capiamo le spese che ogni candidato sopporta per cercare di essere eletto. |
9 FEBBRAIO 2005 SEMISERIO DIBATTITO ELETTORALE Se il buongiorno si vede dal mattino e se, in vista delle elezioni, il buongiorno è rappresentato dagli slogan che fanno bella (?) mostra sui manifesti dei vari candidati, allora c'è davvero poco da stare allegri. Vediamone alcuni tra i più significativi, si fa per dire. "Io sto con i liguri". Davvero una bella idea, confortante, rassicurante. Ci saremmo meravigliati del contrario. Forse il cittadino-elettore avrebbe bisogno di ben altre certezze: sanità, trasporti, servizi sociali, infrastrutture, scuola. A proposito di sanità o salute come si dice adesso. Ecco spuntare un pregnante "Curare i liguri nei nostri ospedali e assistere gli anziani". Si può tranquillamente affermare che sarebbe già una gran cosa poterli curare, magari prima di ricorrere agli ospedali. E magari non costringendo le Asl a tagliare il tagliabile "perché l'ospedale è come un'azienda". Ma non una fabbrica di tappi di bottiglia, potremmo aggiungere. Che dire, poi, dell'assistenza agli anziani. La Liguria è la regione più vecchia d'Europa e il problema degli anziani, sopratuttto quelli non autosufficienti, sta diventando esplosivo sul piano sociale ed economico. Non è un caso che il fenomeno delle badanti extra comunitarie (ecuaodriane, russe, ucraine) sia in continua crescita. Per chi se lo può permettere. Caliamo un velo pietoso su "Il savonese vale di più" e sull'ipocrita e demagogico "Facciamo della politica una missione e non un mestiere". Ma a chi la volete raccontare. Basti ricordare che le iniziative più caldeggiate dai vari parlamentini sono l'aumento del gettone di presenza dei consiglieri, dello stipendio dei presidenti di ogni ordine grado e, geniale colpo tutto a favore della collettività, del numero dei consiglieri regionali. Ma mi faccia il piacere, per dirla alla Totò. Preme chiudere registrando un pirotecnico "Gatti e non parole". Meraviglioso omaggio a quel "Meno tasse per tutti" (poi ribattezzato "per Totti") che come una ossessiva cantilena ha accompagnato l'eterna campagna elettorale del presidente Berlusconi. Complimenti. Il grillo parlante |
8 FEBBRAIO 2005 I COSTI DELLA POLITICA Ha ragione il lettore che pone l'accento sul fatto che le spese che i candidati sostengono adesso, fuori dai tempi della campagna elettorale vera e propria, non saranno conteggiati nel rendiconto spese previsto dalla legge. |
7 FEBBRAIO 2005 NESSUNO ORMAI OPERA PER GLI IDEALI O IN FAVORE DEL POPOLO Che dire di una società che invita solo alle "corse", anche nella politica notiamo le stesse degenerazioni, essere eletti significa partecipare alla "torta", nessuno ormai opera per gli ideali o in favore del popolo. Sono soltanto belle parole, una volta si diceva promesse da marinaio, oggi non si dice neanche più, perchè il tutto è sottinteso. La natura si ribella al nostro essere "vandali", in politica ciò non avviene, a destra o a sinistra interessa solo il potere personale: menefreghismo diffuso penserete voi, No, la responsabilità è solo nostra. Quando andiamo a votare privilegiamo sempre gli stessi, vuoi per insicurezza cronica, vuoi perchè non c'è di meglio. Allora io invito i giovani a creare nuove ipotesi all'orizzonte, discutere fra loro di quello che può essere il loro avvenire se lasceranno che la storia continui. i cittadini devono farsi carico delle loro responsabilità, possibile che nessuno, fornito di etica e di morale pensi a coinvolgersi creando una lista fuori dai partiti e con in mente solo l'immagine di "fare" in funzione di tutti? grande utopia penserete voi, ma prima o poi qualcuno si farà avanti e forse le cose cambieranno. Roberto Berretta """""""""""""""" MA NON E' UN MODO PER AGGIRARE LA LEGGE? Pongo un problema relativo ai manifesti : per legge ogni candidato deve rendere pubbliche le spese sostenute in campagna elettorale, ma siccome questi manifesti hanno invaso la città prima dell’inizio della campagna ufficiale, le relative spese devono essere documentate pubblicamente? email firmata |
I DS non ci piacciono proprio per niente, però vorremmo egualmente mandare loro un affettuoso consiglio. Sostituiscano, per favore, i manifesti elettorali affissi sui binari delle stazioni che recitano: Non vogliamo lasciare nessuno indietro”. Letti dai pendolari che, al mattino verso le 7, scendono da treni sporchi e sovraffollati, magari con 20 minuti di ritardo, potrebbe essere considerati un poco irridenti (eufemismo, per dire che la gente che lavora potrebbe sentirsi essere presa in giro) ed, alla fine, risultare controproducenti. |
Una “grosse – koalition” si appresta a governare la Liguria. E' notizia di queste ore che il candidato del centro – sinistra Claudio Burlando si è accordato con Rifondazione Comunista e con il professor Pittaluga, già assessore nella Giunta Biasotti e recentissimamente (parliamo del mese di Dicembre) candidato trombato alla segreteria genovese di Forza Italia. Insomma, andiamo dai liberal neocons all'americana, fino ai trozkisti: ma i compagni di Rifondazione Comunista conoscono le idee del professor Pittaluga, in materia di economia e di stato sociale? |
Girando per le città della nostra Regione, in particolare a Genova, si notano sui muri, in una quantità industriale, i manifesti dei candidati alle elezioni regionali: tutti, ovviamente, con il loro bel faccione stampato in grande. Effetto della preferenza unica. Ma, sorge un interrogativo: le liste non sono ancora state presentate e se, davvero, si voterà il 3 Aprile l'operazione dovrà essere eseguita il 3 Marzo. Da qui ad allora ne possono capitare di cose..., anche un certificato irregolare. Davvero questa campagna personale in anticipo fornisce ai cittadini una idea di ansia esagerata, ed ingenera un sospetto: ma davvero sono così comodi e convenienti questi posti da Consigliere Regionale? |