La Liguria boccia le “nuove vacanze” LA STAMPA
[FIRMA]ROBERTO PAVANELLO
SANREMO
Non sono esattamente applausi quelli raccolti in Liguria dal ministro della Cultura Rutelli e il collega dell’Istruzione Fioroni. Il loro nuovo calendario scolastico, che partirebbe dal 2008/2009, prevedendo vacanze estive più corte e una lunga pausa carnevalesca a febbraio, ha fatto storcere la bocca a più d’uno.
La gara degli scontenti la vince il dianese Americo Pilati, presidente della Federalberghi Liguria: «Sono decisamente contrario. Sicuramente porterà vantaggi ad altri, ma non a noi albergatori balneari».
La rivoluzione «fioron-rutellian» a porterebbe gli studenti a scuola il 5 settembre, uguale per tutta Italia (quest’anno si va dal 10 al 18 a seconda della regione), ridurrebbe di un giorno le vacanze di Natale (dal 24 e non dal 23 dicembre), introducendo uno stop dal 15 al 22 febbraio per carnevale e raddoppiando le vacanze di Pasqua, da 6 a 12 giorni: «In questo modo si favorisce il turismo nelle città d’arte e quello sulla neve - dice Pilati -, mentre ne risentiranno gli operatori del litorale italiano. Poi, prolungare la vacanze durante a Pasqua mette anche in difficoltà le famiglie che non sanno a chi affidare i bambini. E chi fa un viaggio va, magari, ai Caraibi. Piuttosto, portino l’inizio delle scuole al 1 ottobre, altro che iniziare prima».
Sulle stesse posizioni si muove l’assessore al Turismo di Imperia Marco Scajola: «A settembre nella nostra zona si lavora ancora tanto. Si pensi che il nostro programma di manifestazioni estive dura fino a ottobre. A febbraio, invece vincono il turismo di montagna e quello verso l’estero». Scajola si rammarica, dunque, ma non demorde: «Se così sarà, cercheremo di rendere appetibile Imperia anche in altri periodi, ma noi restiamo una città di mare. La verità è che ci vorrebbe un ministero del Turismo».
Dissente anche Angelo Berlangieri, finalese, direttore dell’Agenzia regionale «In Liguria»: «Sarebbe bene evitare di accorciare ulteriormente la stagione balneare, perché lo “zoccolo duro” del nostro turismo è costituito prevalentemente dalle famiglie con bambini e ragazzi».
A Sanremo non festeggia nemmeno l’assessore al Turismo Igor Varnero: «A settembre qua è ancora bel tempo. E tanti turisti ormai arrivano dopo ferragosto per sfruttare questo periodo. Quindi la riduzione delle vacanze a settembre ci danneggia». Positivo il giudizio sulle vacanze di Pasqua: «Se si allungano per noi va bene. Un’opportunità potrebbero essere anche i ponti, l’ideale per le vacanze a corto raggio».
Pollice giù anche da parte di Angelo Galtieri, presidente dell’Unione albergatori della provincia di Savona: «Noi auspicavamo il buon senso: da ottobre a giugno la scuola, concentrando nel periodo estivo le vacanze. Se verrà applicato il tipo di scelta ventilato, le conseguenze turistiche e didattiche saranno certamente spiacevoli: chi ha voglia di studiare d’estate?».