CRESCONO I DISAGI PER I CITTADINI SAVONESI  LA STAMPA
Italgas, Telecom, Enel sportelli solo virtuali
Gli utenti devono rivolgersi a call center e siti internet
[FIRMA]GIANLUCA PALLADINO
SAVONA
C’erano una volta impiegati in carne ed ossa, persone cui chiedere un’informazione, pagare una bolletta o contestarla, fare le proprie rimostranze. Tutto questo quando Enel, Telecom e Italgas avevano sedi in città. Ora gli sportelli sono stati chiusi, ridimensionati o trasformati e gli impiegati hanno lasciato il posto ad assistenti informatici on-line, risponditori automatici o ad operatori di call center. Al posto degli sportelli, bisogna prendere contatto con numeri verdi e siti internet, filiali in franchising o convenzioni con banche. L’ultima novità è rappresentata dalla chiusura (lo scorso 2 luglio) degli uffici Italgas di via Bonini di cui però la divisione Gas&Power dell’Eni ha informato gli utenti lunedì con una lettera recapitata a domicilio.
«La decisione, di portata nazionale, rientra nel piano di razionalizzazione dei costi attraverso l’ottimizzazione dei canali di contatto con la clientela, senza tagli all’occupazione» spiegano dall’ufficio stampa Eni. Per tutto quanto riguarda volture, cessazioni quant’altro, l’utenza savonese si dovrà rivolgere al Contact Center, o al sito internet www.eni.it, o al negozio Italgas di via Verdi, mentre le bollette, che fino al 1 luglio si potevano pagare in via Bonini, potranno essere saldate presso la sede del Monte Paschi Siena di via Delle Trincee.
Lo stesso è accaduto con il trasferimento, alcuni anni fa, della sede dell’Enel: bollette non più pagabili direttamente al servizio cassa ma (anche) tramite banche convenzionate, e le altre operazioni eseguibili sia in corso Ricci sia on line o telefonicamente. Seppur con qualche difficoltà . «E’ possibile che nei momenti critici si verifichi qualche problema - commenta Luigi De Concilio, responsabile dell’ufficio stampa -. Ma il servizio telefonico è attivo fino alle 22. E comunque è una comodità offerta al cliente poter svolgere tutte le operazioni da casa».
Onda lunga della rivoluzione del 187 e del 191 di Telecom Italia. Per le nuove generazioni di utenti, una norma consolidata. Per la clientela più anziana, una modalità di relazione cui non è sempre facile abituarsi. Per le aziende, un veicolo di contrazione dei costi che, agli occhi dei fruitori, non sempre corrisponde alla descrizione con cui è proposto: «Un continuo miglioramento della qualità del servizio», come riportato in apertura della lettera dell’Eni Gas&Power. Ai consumatori l’ardua sentenza.