L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE FILIPPI PROMETTE DI VAGLIARE OGNI PROGETTO
Discarica, è l’ora della polemica  LA STAMPA
SAVONA
Infuria la polemica sui rifiuti dopo la pubblicazione del bilancio dell’Ata che presenta uno squilibrio di quasi 2 milioni di euro. Ieri mattina si è svolto un faccia a faccia fra il vicesindaco Paolo Caviglia e il sindaco Federico Berruti, che evidetemente non ha gradito le esternazioni del suo braccio destro su un tema delicatissimo sia per le implicazioni politiche, sia per i rapporti istituzionali Provincia-Comune, sia perchè forse i problemi dell’Ata non dipendono solo da Cima Montà.
L’assessore provinciale all’Ambiente Mimmo Filippo è l’arbitro della partita, dal momento che è l’artefice del Piano dei rifiuti: «Il Piano prevedeva due discariche in provincia di Savona: quella di Levante al Boscaccio e quella di Ponente a Cianciarin. La Regione ha posto una serie di questioni e ora affideremo un incarico per determinarne la fattibilità. Se dovesse emergere che le difficoltà logistiche o economiche saranno insormontabili, prenderemmo in esame altre ipotesi. Tutto questo dovrà avvenire entro fine anno. Negli ultimi tempi sta emergendo la contrarietà dei Comuni del Ponente e quindi non è escluso che alla fine la discarica possa essere realizzata nella zona di Savona. L’Ata ha tutto il diritto di cercare un sito e presentare un progetto che la Provincia vaglierà con attenzione. Naturalmente dovrà essere un impianto di concezione avanzata per stoccare le parti residuali del processo di selezione dei rifiuti e non una discarica vecchia maniera».
I consiglieri di opposizione in Provincia Livio Bracco e Rosavio Bellasio non perdono comunque l’occasione per attaccare l’amministrazione: «Il definitivo esaurimento della discarica di Cima Montà ha profondamente inciso sul bilancio dell’Ata che ha chiuso il 2006 con un pesante segno negativo. La decisione della Provincia di chiudere la discarica ha indubbiamente inciso e purtroppo al momento il Piano dei rifiuti non offre alternative se non quella di smaltire la spazzatura nell’impianto privato del Boscaccio. Ora ci ritroviamo senza una discarica di proprietà pubblica, visto che la candidatura del sito di Vallemagna, proposta dal Piano provinciale dei Rifiuti appare incerta. Tutto questo perchè la nuova giunta ha gettato nel cestino il vecchio Piano dei rifiuti».