COME annunciato la Procura ha aperto un'inchiesta sulla
regolarità della torre d'avvistamento incendi autorizzata da
Comune e Regione e costruita sulle alture di Albissola Mare.
E ieri quest'inchiesta è entrata nel vivo con l'atto di
sequestro dell'edificio disposto dalla Procura per
"accertamenti". I sigilli sono stati affissi dagli agenti di
polizia giudiziaria di Forestale e Provinciale cui il
pubblico ministero Chiara Maria Paolucci ha delegato le
indagini. Il sequestro è giunto al termine di una giornata
di accertamenti in Comune ad Albissola Marina dove sono
stati acquisiti documenti e progetti riguardanti il presidio
antincendio che tanto sta facendo discutere gli albissolesi.
Nei piani non c'era di arrivare al sequestro già ieri ma
dalla consultazione del progetto sarebbero emerse
irregolarità strutturali e funzionali tali da imporre il
"congelamento della situazione di fatto". Irregolarità in
particolare riguardo l'utilizzazione di alcuni spazi
adiacenti la torre.
Così il caso s'infiamma sempre più. Anche perché
l'opposizione sta per presentare al sindaco Stefano Parodi
la richiesta di istituire una commissione d'inchiesta sulla
gestione dell'urbanistica durante l'intero mandato della
giunta. Il nodo della contesa è il caso delle torri di
presidio divenute vere e proprie ville su aree sottoposte a
vincolo, ma non solo. La decisione è stata presa dai
consiglieri di opposizione Luigi Silvestro, Furio
Chiarbonello, Angelo Gervasio, Fernando Bonino e Antonio
Licheri: «Vista la lunga serie di "scivoloni" di questi
ultimi anni su tante e importanti pratiche
urbanistico-edilizie, bisogna fare chiarezza prima che le
casse comunali vengano del tutto prosciugate dalle parcelle
degli avvocati, non possono pagare sempre i cittadini gli
eventuali errori commessi dalla politica o dalla
burocrazia».
D. Frec.
G. Vac.
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