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MICHELE BROSIO, notissimo barbiere e punto di riferimento
del quartiere di Villapiana, già militante di Rifondazione
passato a "Sinistra per Savona" e ora nel Partito comunista
dei lavoratori, scende in campo in maniera dura contro l'amminsitrazione
comunale. Chiede, in sostanza, dove sia la promessa
discontinuità con la precedente amministrazione. E,
nell'occasione, accusa Rifondazione Comunista che fa parte
della nuova compagine di governo.
Ha scritto: «Si sono presentati in campagna elettorale
sostenendo la necessità di dare discontinuità all'operato
della Amministrazione precedente. Hanno dimostrato in questo
anno non solo di essere succubi dell'ex primo cittadino, ma
fatto ancor più grave hanno dimostrato di essere ancor meno
competenti». Poi l'affondo al Prc: «Da ex militanti di
Rifondazione comunista ci domandiamo con quale coraggio
proprio loro che della discontinuità avevano fatto il punto
fondante della alleanza con il centrosinistra riescano ad
ingoiare ogni provvedimento amministrativo e politico fin
qui messo in atto dalla giunta Berruti, denunciandone i
guasti ma approvando in giunta e in consiglio ogni
provvedimento che continua ad essere figlio della precedente
amministrazione?». Prosegue: «Della inesistente attività
della amministrazione comunale di Savona, riguardo ai gravi
problemi che affliggono i cittadini savonesi non abbiamo
bisogno di parlarne, è palese a tutti . Si costruiscono
toreri di cemento e cristallo nelle quali si insedieranno
cittadini ricchi e potenti e intanto migliaia di cittadini
che domandano case popolari restano in attesa».
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