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IL DRAMMA ACQUA
            NEL MONDO
PRIMA PARTE

E' straordinario ancora oggi, a distanza di oltre due Secoli, sentire musicalmente " La Creazione" di Franz Joseph Haydn e riflettere sul testo letterario biblico, che è posto alla sua base.
Nel primo dei due Recitativi, affidati all' Angelo Raffaele, ascoltiamo:
"E Dio creò il Firmamento e divise le ACQUE che erano sotto il Firmamento dalle ACQUE che erano sopra il Firmamento, e avvenne così.
E, allora, si scatenarono fragorosamente violente tempeste;
le nuvole scorrevano come polvere al vento, l' aria era solcata da lampi fiammeggianti e i tuoni rimbombavano tutt' intorno paurosamente.
Per ordine suo, nacquero dai flutti la PIOGGIA ristoratrice, la GRANDINE devastatrice, la NEVE dai fiocchi leggeri"

e, più avanti, nel secondo Recitativo:

" E Dio disse: L' Acqua che sta sotto il cielo si raccolga in un punto e appaia il suolo asciutto; e avvenne così.
E Dio chiamò il suolo asciutto "TERRA" e la massa acquea "MARE"; e Dio vide che era cosa ben fatta."

Nell' aria, successiva ai due Recitativi, l' Angelo Raffaele giunge ad esclamare, con immensa meraviglia:

In onde spumeggianti si sommuove impetuosamente il MARE.
Appaiono Colline e Rocce.
Si innalzano le Vette dei Monti.
Le larghe Pianure sono attraversate da ampi FIUMI, dal corso flessuoso.
Con un mormorio sommesso, scorre, nella Valle silenziosa, il limpido RUSCELLO."

- Oggi, noi possiamo osservare che questo meraviglioso mondo naturale esiste ancora, ma esso non è così equilibrato e confortante, come i nostri antenati illuministi credevano o prospettavano.
Infatti, limitandoci unicamente all' esame del FENOMENO ACQUA, noi, oggi, utilizzando metodologie rigorosamente Matematiche e Scientifiche, possiamo misurare  l' ACQUA IN CIFRE e perveniamo, quindi, ai seguenti risultati a livello planetario:

  • 1,4 miliardi di miliardi di tonnellate d' acqua si trovano negli OCEANI
  • 30 milioni di miliardi di tonnellate nei GHIACCIAI
  •   5 milioni di miliardi di tonnellate nelle FALDE IDRICHE SOTTERRANEE
  • 120.000 miliardi di tonnellate nei LAGHI e nei FIUMI
  •    13.000 miliardi di tonnellate  sotto forma di vapore acqueo, nell' ATMOSFERA

Trasferendo  questi dati dal loro valore assoluto in cifra percentuale, possiamo notare che:

- il 97% dell' acqua, presente nel nostro Pianeta, è situato negli Oceani e nei  Mari, sotto forma di ACQUA SALINA

- soltanto  il 3% (ma, secondo alcuni Scienziati, il 2,5%) è presente sotto forma di ACQUA DOLCE, priva o povera di sali.

Esaminando, a sua volta, in dettaglio, questo 3 PER CENTO, noi possiamo rilevare che:

- il 75% di esso si trova imprigionato allo Stato Solido, nei NEVAI e nei GHIACCIAI POLARI e D' ALTA MONTAGNA

- di conseguenza: la percentuale, utilizzabile dagli esseri umani, si riduce all' 1 PER CENTO e forse meno (così come risulta, peraltro, dai lavori della Terza Giornata del Summit Mondiale di Johannesburg)

Occorre, inoltre, aggiungere che a questi SQUILIBRI NATURALI vengono a sovrapporsi e ad aggiungersi LE DIVERSE NECESSITA' ANTROPICHE (che, spesse volte, si traducono, addirittura, in ERRORI UMANI di notevole rilevanza).
In effetti, la parte più consistente della RISORSA ACQUA non viene impiegata per usi alimentari e domestici, bensì in Agricoltura (per scopi irrigui) e nell' Industria.
La seguente Tabella (ripresa dalla mia precedente pubblicazione " Scienza e Utopia" pag.53) è ampiamente dimostrativa in tal senso; essa evidenzia, in maniera esplicita, che i consumi mondiali di acqua (espressi in Chilometri Cubi) sono costantemente aumentati dal 1700 sino all' epoca attuale ed, inoltre, che l' uso a scopi irrigui ed industriali ha raggiunto, nel 2000, la percentuale dell' 89-90% del totale, per cui, per gli usi alimentare e domestico, rimane soltanto una modesta percentuale, oscillante tra il 9% e l' 11%.
Infine, per quanto si riferisce, in particolare, all' Agricoltura, va sottolineato il fatto che l' acqua utilizzata, a causa di sistemi di irrigazione inefficienti, viene, in gran  parte (circa il 60%) persa.

STIMA DEL CONSUMO MONDIALE D' ACQUA 1700 - 2000

Ma, oltre ai LIMITI NATURALI ed alle NECESSITA' ANTROPICHE, esiste (e sta diventando sempre più esteso) un altro Fattore  Decisivo, alla base del  “Dramma Acqua nel Mondo “.

Mi riferisco alla sempre più crescente PRIVATIZZAZIONE DEL  BENE ACQUA; in molte aree del Mondo, questo Tesoro, fondamentale per la vita della Natura e dell’ uomo, sta diventando una MERCE, assai appetibile per imprese, alla ricerca di facili profitti.

Secondo dati recenti, dal 1980 ad oggi, le persone del Mondo, rifornite da Società private, sono passate da 12 milioni a 500 milioni e si prevede che, nel 2015, tale cifra salirà a 1miliardo e600 milioni.

In proposito, è bene precisare (in armonia con una recente dichiarazione di Roberto Della Seta, Presidente di Legambiente) che “ la privatizzazione incontrollata delle reti idriche non ha niente a che fare con una migliore gestione, ma porterà, di fatto, ad un nuovo, terribile divario tra ricchi e poveri, perché solo chi potrà pagare avrà la possibilità di usufruire del servizio.”

Esiste, peraltro, l’ illuminante esempio in negativo del Messico, dove il 30% della distribuzione dell’ acqua è in mano ai privati e, parallelamente, i contadini del Tamaulipas hanno dovuto abbandonare, agli aridi sterpi, milioni di ettari coltivati.

Va sottolineato, inoltre, l’ esempio (meno  drammatico, ma, pur sempre, rilevante) dell’ Europa Occidentale, dove le risorse  idriche, gestite dai privati, sono passate dal 10% del 1988 al 22% del 1998, con, in aggiunta, la prospettiva che, tra pochi anni, tre sole Società (Suez – Vivendi – RWE) verranno a controllare i due terzi dei nostri acquedotti.

Ecco, quindi, che il luminoso (anche se imperfetto) Firmamento, idealizzato dalla “ Creazione Haydiana", è stato malignamente intaccato; e da chi è stato intaccato, se non da un Essere Mefistofelico, identico al personaggio descritto musicalmente da Berlioz nella “Dannazione di Faust” e che assomiglia stranamente all’ Essere  Umano di oggi?

Certamente, l’ atto Fatale  che “rende alle fiamme Faust” (vale a dire: l’ umanità del futuro) è sinistramente simile all’ attentato che,oggi, l’umanità sta compiendo verso l’ intero ecosistema.

Limitandoci a considerare soltanto il Problema Acqua, non possiamo dimenticare che già durante il Summit Mondiale di Johannesburg era emerso che:

“ L’ uomo può usare solo l' 1% delle riserve del Pianeta.
Oggi, il 18% della popolazione mondiale (oltre un miliardo di persone)non ha accesso all’ acqua potabile e l’ emergenza idrica è all’origine di una vera catastrofe umanitaria: 2,2 milioni di persone muoiono, ogni anno, per le malattie associate al consumo di acqua non pulita.”

In quest’ ultimo  mese di giugno 2007, Aldo Bassoni, in un suo pregevole servizio giornalistico, intitolato “S.O.S. ACQUA”, ha aggiunto:

“ Ricordiamolo; l’ acqua è una risorsa finita. 
Nel 2025, ben 5 miliardi di persone saranno a rischio.”

Dobbiamo arrenderci a tutto questo ?

Penso personalmente di NO; aggiungo che un Partito o un Movimento, che si autodefinisce “ Progressista”, dovrà misurare la sua coerenza con questo titolo, attraverso esplicite proposte innovative e relative concrete realizzazioni sullo specifico tema della tutela e del corretto utilizzo  delle risorse idriche.

Per quanto mi riguarda, cercherò di illustrare, nelle successive puntate, un certo numero di proposte, avvertendo gli affezionati lettori di “Trucioli Savonesi”  che le fondamenta etico - scientifiche del mio ragionamento risiedono nel Documento, di rilevante importanza politica, denominato MANIFESTO DELL’ACQUA, elaborato, nel 1998, da un Comitato Internazionale, diretto dall’ ex Presidente del Portogallo Mario Soares.

Questo documento si fonda su quattro idee fondamentali, che integralmente riporto:

1.      L’ Acqua, in quanto fonte insostituibile di vita, deve essere considerata un Bene Comune e, come tale, Patrimonio dell’ Umanità e degli altri organismi viventi.

2.      L’ accesso all’ Acqua (ed, in particolare a quella potabile) è un DIRITTO UMANO E SOCIALE imprescrittibile ed, in quanto tale, esso deve essere garantito a tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla razza, dall’ età, dal sesso, dalla classe sociale, dal reddito, dalla nazionalità, dalla religione e dalla disponibilità locale di acqua dolce.

3.      La copertura finanziaria dei costi necessari per garantire l’accesso effettivo di tutti gli esseri umani all’ Acqua, nella quantità e qualità sufficienti alla vita, deve essere a carico della collettività, secondo le regole da essa fissate, normalmente attraverso la fiscalità ed altre fonti di reddito pubblico. La stessa regola vale per la gestione dei servizi d’ acqua (pompaggio, distribuzione e trattamento).

4.      La gestione della proprietà e dei servizi  è una questione di DEMOCRAZIA. In quanto tale, essa è fondamentalmente un problema riguardante i cittadini e non soltanto i distributori ed i consumatori 

            13 GIUGNO                                                ALDO PASTORE