IL DRAMMA ACQUA |
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E' straordinario ancora oggi, a
distanza di oltre due Secoli, sentire musicalmente " La
Creazione" di Franz Joseph Haydn e riflettere sul testo
letterario biblico, che è posto alla sua base. Nel primo dei due Recitativi, affidati all' Angelo Raffaele, ascoltiamo: |
"E Dio creò il Firmamento e divise le ACQUE che erano sotto il Firmamento dalle ACQUE che erano sopra il Firmamento, e avvenne così. e, più avanti, nel secondo Recitativo:
Nell' aria, successiva ai due Recitativi, l' Angelo Raffaele giunge ad esclamare, con immensa meraviglia:
- Oggi, noi possiamo osservare che questo
meraviglioso mondo naturale esiste ancora, ma esso non è così
equilibrato e confortante, come i nostri antenati illuministi
credevano o prospettavano.
Trasferendo questi dati dal loro valore assoluto in cifra percentuale, possiamo notare che:
Esaminando, a sua volta, in dettaglio, questo 3 PER CENTO, noi possiamo rilevare che:
Occorre, inoltre, aggiungere che a questi
SQUILIBRI NATURALI vengono a sovrapporsi e ad aggiungersi LE
DIVERSE
NECESSITA' ANTROPICHE (che, spesse volte,
si traducono, addirittura, in ERRORI UMANI di notevole
rilevanza). STIMA DEL CONSUMO MONDIALE D' ACQUA 1700 - 2000
Ma, oltre ai LIMITI NATURALI ed alle NECESSITA' ANTROPICHE, esiste (e sta diventando sempre più esteso) un altro Fattore Decisivo, alla base del “Dramma Acqua nel Mondo “. Mi riferisco alla sempre più crescente PRIVATIZZAZIONE DEL BENE ACQUA; in molte aree del Mondo, questo Tesoro, fondamentale per la vita della Natura e dell’ uomo, sta diventando una MERCE, assai appetibile per imprese, alla ricerca di facili profitti. Secondo dati recenti, dal 1980 ad oggi, le persone del Mondo, rifornite da Società private, sono passate da 12 milioni a 500 milioni e si prevede che, nel 2015, tale cifra salirà a 1miliardo e600 milioni. In proposito, è bene precisare (in armonia con una recente dichiarazione di Roberto Della Seta, Presidente di Legambiente) che “ la privatizzazione incontrollata delle reti idriche non ha niente a che fare con una migliore gestione, ma porterà, di fatto, ad un nuovo, terribile divario tra ricchi e poveri, perché solo chi potrà pagare avrà la possibilità di usufruire del servizio.” Esiste, peraltro, l’ illuminante esempio in negativo del Messico, dove il 30% della distribuzione dell’ acqua è in mano ai privati e, parallelamente, i contadini del Tamaulipas hanno dovuto abbandonare, agli aridi sterpi, milioni di ettari coltivati. Va sottolineato, inoltre, l’ esempio (meno drammatico, ma, pur sempre, rilevante) dell’ Europa Occidentale, dove le risorse idriche, gestite dai privati, sono passate dal 10% del 1988 al 22% del 1998, con, in aggiunta, la prospettiva che, tra pochi anni, tre sole Società (Suez – Vivendi – RWE) verranno a controllare i due terzi dei nostri acquedotti. Ecco, quindi, che il luminoso (anche se imperfetto) Firmamento, idealizzato dalla “ Creazione Haydiana", è stato malignamente intaccato; e da chi è stato intaccato, se non da un Essere Mefistofelico, identico al personaggio descritto musicalmente da Berlioz nella “Dannazione di Faust” e che assomiglia stranamente all’ Essere Umano di oggi? Certamente, l’ atto Fatale che “rende alle fiamme Faust” (vale a dire: l’ umanità del futuro) è sinistramente simile all’ attentato che,oggi, l’umanità sta compiendo verso l’ intero ecosistema. Limitandoci a considerare soltanto il Problema Acqua, non possiamo dimenticare che già durante il Summit Mondiale di Johannesburg era emerso che:
“ L’ uomo può usare solo l' 1% delle riserve del
Pianeta. In quest’ ultimo mese di giugno 2007, Aldo Bassoni, in un suo pregevole servizio giornalistico, intitolato “S.O.S. ACQUA”, ha aggiunto:
“ Ricordiamolo; l’ acqua è una risorsa
finita. Dobbiamo arrenderci a tutto questo ? Penso personalmente di NO; aggiungo che un Partito o un Movimento, che si autodefinisce “ Progressista”, dovrà misurare la sua coerenza con questo titolo, attraverso esplicite proposte innovative e relative concrete realizzazioni sullo specifico tema della tutela e del corretto utilizzo delle risorse idriche. Per quanto mi riguarda, cercherò di illustrare, nelle successive puntate, un certo numero di proposte, avvertendo gli affezionati lettori di “Trucioli Savonesi” che le fondamenta etico - scientifiche del mio ragionamento risiedono nel Documento, di rilevante importanza politica, denominato MANIFESTO DELL’ACQUA, elaborato, nel 1998, da un Comitato Internazionale, diretto dall’ ex Presidente del Portogallo Mario Soares. Questo documento si fonda su quattro idee fondamentali, che integralmente riporto: 1. L’ Acqua, in quanto fonte insostituibile di vita, deve essere considerata un Bene Comune e, come tale, Patrimonio dell’ Umanità e degli altri organismi viventi. 2. L’ accesso all’ Acqua (ed, in particolare a quella potabile) è un DIRITTO UMANO E SOCIALE imprescrittibile ed, in quanto tale, esso deve essere garantito a tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla razza, dall’ età, dal sesso, dalla classe sociale, dal reddito, dalla nazionalità, dalla religione e dalla disponibilità locale di acqua dolce. 3. La copertura finanziaria dei costi necessari per garantire l’accesso effettivo di tutti gli esseri umani all’ Acqua, nella quantità e qualità sufficienti alla vita, deve essere a carico della collettività, secondo le regole da essa fissate, normalmente attraverso la fiscalità ed altre fonti di reddito pubblico. La stessa regola vale per la gestione dei servizi d’ acqua (pompaggio, distribuzione e trattamento). 4. La gestione della proprietà e dei servizi è una questione di DEMOCRAZIA. In quanto tale, essa è fondamentalmente un problema riguardante i cittadini e non soltanto i distributori ed i consumatori 13 GIUGNO ALDO PASTORE
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