ALL'USCITA dalla giunta, scuro in volto, l'assessore
Livio Di Tullio ha rilasciato ieri intorno a
mezzogiorno una breve e lapidaria dichiarazione:
«Comunico ufficialmente che non intendo più seguire
la vicenda della strada di Monturbano per la
biblioteca e l'istituto Della Rovere».
Poi un'altrettanto sintetica spiegazione: «Si sono
manifestati in giunta elementi di dissenso sulla mia
gestione della trattativa con il signor Pagnottone.
Ho avuto uno scambio di vedute con l'assessore
Bacciu al termine del quale ho rassegnato al sindaco
l'incarico di occuparmi di quella trattativa: ci
sono l'assessore agli affari legali, quello al
patrimonio o ancora quello alla cultura che potranno
ottimamemente trattare la vicenda». Quella che è
andata in scena ieri mattina è stata l'ennesima lite
nel corso della seduta settimanale di giunta:
soprattutto, una lite divenuta ancora una volta di
dominio pubblico. Da alcune settimane in qua, è uno
stillicidio continuo.
E' questo un altro segnale di disagio che emerge dal
cuore dell'amministrazione - anzi, in questo caso da
parte di uno degli uomini da sempre più vicini al
sindaco Federico Berruti - e che sembra avere la sua
spiegazione nell'atteggiamento "movimentista" di
alcuni assessori da un lato e, dall'altro, in una
crisi di funzionamento complessivo della squadra di
giunta: la verifica sull'urbanistica sarebbe dovuta
diventare l'inizio di una revisione al "motore" di
questa squadra, ma così non è stato e, alla fine,
sembra averla ingessata ancora di più.
Ma torniamo all'episodio. Da mesi l'assessore Di
Tullio, su specifica richiesta del sindaco, ha
intavolato una estenuante trattativa con Vittorio
Pagnottone per risolvere il problema della strada di
accesso al complesso di Monturbano. Com'è noto,
ormai da anni, Pagnottone ha vinto in giudizio
contro il Comune e si è visto riconoscere tutti i
suoi diritti sulla strada. Quindi, ha chiesto a
Palazzo Sisto, perché la strada rimanga ad uso
pubblico, un affitto di 3 mila euro mensili (con
contratto a breve scadenza) e, quindi, la
realizzazione di una nuova strada comunale di
accesso che, secondo i conti , costerebbe alle casse
pubbliche oltre mezzo milione di euro.
Sulla trattativa tra Pagnottone e Di Tullio a
proposito della strada, si sarebbero però innestate
alcune altre questioni.
In primis, quella del teatro di Monturbano, di
proprietà di Pagnottone e solo parzialmente
recuperato. L'altra, una vicenda che riguarda i
servizi sociali del Comune ed alcune persone che ne
vengono seguite.
Proprio quest'ultimo è stato il motivo della lite
tra la Bacciu e Di Tullio. L'assessore ai servizi
sociali ha infatti accusato il collega di una sorta
di "invasione di campo" e se ne è mostrata molto
risentita. Altrettanto piccata la reazione di Di
Tullio che, come detto, ha rimesso il mandato alla
trattativa nelle mani del sindaco ed ha dichiarato
di «non essere disponibile ad un ripensamento in
merito».
Antonella Granero
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