Ancora liti in giunta stavolta la scintilla è Monturbano  IL SECOLOXIX
palazzo sisto
Sulla trattativa con Pagnottone la Bacciu attacca Di Tullio che annuncia: non me ne occuperò più
ALL'USCITA dalla giunta, scuro in volto, l'assessore Livio Di Tullio ha rilasciato ieri intorno a mezzogiorno una breve e lapidaria dichiarazione: «Comunico ufficialmente che non intendo più seguire la vicenda della strada di Monturbano per la biblioteca e l'istituto Della Rovere».
Poi un'altrettanto sintetica spiegazione: «Si sono manifestati in giunta elementi di dissenso sulla mia gestione della trattativa con il signor Pagnottone. Ho avuto uno scambio di vedute con l'assessore Bacciu al termine del quale ho rassegnato al sindaco l'incarico di occuparmi di quella trattativa: ci sono l'assessore agli affari legali, quello al patrimonio o ancora quello alla cultura che potranno ottimamemente trattare la vicenda». Quella che è andata in scena ieri mattina è stata l'ennesima lite nel corso della seduta settimanale di giunta: soprattutto, una lite divenuta ancora una volta di dominio pubblico. Da alcune settimane in qua, è uno stillicidio continuo.
E' questo un altro segnale di disagio che emerge dal cuore dell'amministrazione - anzi, in questo caso da parte di uno degli uomini da sempre più vicini al sindaco Federico Berruti - e che sembra avere la sua spiegazione nell'atteggiamento "movimentista" di alcuni assessori da un lato e, dall'altro, in una crisi di funzionamento complessivo della squadra di giunta: la verifica sull'urbanistica sarebbe dovuta diventare l'inizio di una revisione al "motore" di questa squadra, ma così non è stato e, alla fine, sembra averla ingessata ancora di più.
Ma torniamo all'episodio. Da mesi l'assessore Di Tullio, su specifica richiesta del sindaco, ha intavolato una estenuante trattativa con Vittorio Pagnottone per risolvere il problema della strada di accesso al complesso di Monturbano. Com'è noto, ormai da anni, Pagnottone ha vinto in giudizio contro il Comune e si è visto riconoscere tutti i suoi diritti sulla strada. Quindi, ha chiesto a Palazzo Sisto, perché la strada rimanga ad uso pubblico, un affitto di 3 mila euro mensili (con contratto a breve scadenza) e, quindi, la realizzazione di una nuova strada comunale di accesso che, secondo i conti , costerebbe alle casse pubbliche oltre mezzo milione di euro.
Sulla trattativa tra Pagnottone e Di Tullio a proposito della strada, si sarebbero però innestate alcune altre questioni.
In primis, quella del teatro di Monturbano, di proprietà di Pagnottone e solo parzialmente recuperato. L'altra, una vicenda che riguarda i servizi sociali del Comune ed alcune persone che ne vengono seguite.
Proprio quest'ultimo è stato il motivo della lite tra la Bacciu e Di Tullio. L'assessore ai servizi sociali ha infatti accusato il collega di una sorta di "invasione di campo" e se ne è mostrata molto risentita. Altrettanto piccata la reazione di Di Tullio che, come detto, ha rimesso il mandato alla trattativa nelle mani del sindaco ed ha dichiarato di «non essere disponibile ad un ripensamento in merito».
Antonella Granero