SCONTRO
ISTITUZIONALE E DECENTRAMENTO LA STAMPA Il Comune vuole ridurre il numero delle Circoscrizioni Riforma affidata al vicesindaco Caviglia mentre i 5 presidenti rivendicano autonomia |
|
[FIRMA]ERMANNO BRANCA SAVONA Cura dimagrante in vista per Circoscrizioni. Mentre si acuisce lo scontro istituzionale fra il sindaco Berruti e i presidenti degli organi di decentramento, la giunta sta studiando una riforma globale del Comune che prevede fra l’altro una radicale riforma delle Circoscrizioni, sia come competenze, sia come ambiti territoriali. Il vicesindaco Paolo Caviglia e il segretario generale del Comune Michele Pinzuti hanno studiato la materia tracciando le linee della riforma. «Intanto il testo unico degli enti locali del 2000 stabilisce che per i Comuni fra 30 e 100 mila abitanti le Circoscrizioni sono facoltative e non obbligatorie - spiega Caviglia -. Inoltre è probabile che il governo per ridurre i costi della politica voglia tenerle in vita solo per le metropoli. Ma al di là di questo, è indubbia la necessità di una riforma del ruolo. Da un lato le Circoscrizioni dovrebbero diventare un luogo in cui vengono dispensati servizi ai cittadini a livello decentrato e dall’altro esiste la necessità di recuperare l’identità dei quartieri della città che oggi non vengono valorizzati dagli attuali accorpamenti territoriali. Occorre dunque puntare sui quartieri anche in termini di rappresentazione delle peculiarità territoriali della città. Il che può tradursi nella possibilità di una revisione degli attuali ambiti territoriali per migliorare la distribuzione organizzativa e diversificare i servizi di base o le funzioni da delegare alle Circoscrizioni per renderle rispondenti alle istanze dei cittadini». Ora non resta che vedere se il sindaco avrà la forza politica di portare a compimento la riforma che già in passato era stata ventilata ma mai portata a termine. Le cinque poltrone da presidente, infatti, rappresentano un’ottima camera di compensazione politica rispetto alla giunta. Tutto questo mentre procede serrato il dibattito fra il sindaco Berruti e i presidenti delle Circoscrizioni: «Nell’incontro a cui il sindaco ha ritenuto di non partecipare sono stati trattati molti dei temi che erano parte del programma del sindaco e che da un anno l’amministrazione non ha affrontato. Il sindaco ha diritto a piena autonomia ma anche noi presidenti rivendichiamo la nostra e se qualche volta forniamo un contributo critico, stiamo lealmente nell’Unione e siamo fedeli al sindaco». |