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DALLA COSIDDETTA commissione Casalinuovo al Puc. Il
grande frullatore nel quale si è trasformata la
politica savonese delle ultime settimane inghiotte
tutto e tutti. E risputa polemiche e schizzi di
veleno in ogni direzione.
Ieri la giunta municipale - assente il sindaco
Federico Berruti per motivi di lavoro - ha approvato
la istituzione della nuova commissione per la
Qualità urbana e la contestuale nomina a presidente
di Giuseppe Casalinuovo, che percepirà un
appannaggio di circa 16 mila euro l'anno.
E' un capitolo che si chiude, ma ancora una volta
con molti strappi: l'assessore Lucia Bacciu - che
nell'ultima occasione era stata seccamente ripresa
dal sindaco per i suoi dubbi sulla legittimità della
pratica ed aveva abbandonato polemicamente la seduta
- si è assentata e non ha votato.
Il voto c'è stato invece da parte dell'assessore
Jorg Costantino, di Rifondazione Comunista, che però
subito dopo ha fatto sapere di averlo fatto
esclusivamente per disciplina di maggioranza.
Ed ha annunciato, in sostanza, di essere invece
pronto ad aprire un nuovo fronte sul "Puc": «Questa
sarà la vera verifica della tenuta della maggioranza
- ha detto - E lì noi del Prc andremo a verificare
la reale discontinuità tra questa amministrazione e
l'amministrazione precedente, guidata da Carlo
Ruggeri, sulla quale ci siamo impegnati anche nel
programma elettorale».
Alla seduta di giunta mancava anche Ferdinando
Molteni, chiamato a sua volta a sostituire il
sindaco in un impegno istituzionale in una scuola.
L'assessore ha però fatto sapere formalmente che, se
fosse stato presente, non avrebbe avuto «alcun
dubbio» nel dire il suo sì alla pratica.
Veniamo al "Puc". Dopo lo scontro istituzionale
scatenato dalle Circoscrizioni, ora tocca a
Rifondazione Comunista assumere un profilo da
combattimento.
Ieri, le parole dell'assessore Costantino sono state
chiare come la luce nel sottolineare quanto il Prc
si aspetti quei «segnali di discontinuità» di cui da
tanto tempo si parla. Una posizione chesi potrebbe
andare a saldare con quella degli esponenti più"movimentisti"
e meno allineati della Margherita. Al piccolo putsch
organizzato dalle Circoscrizioni hanno lavorato
alacremente - oltre ai due presidenti in transito
dalla sinistra Ds alla nuova Sinistra democratica,
Ulivi e Larice e- anche i margheritini Murialdo e
Aschiero. Ieri - nel corso della commissione
territorio dedicata ai box di via Beato Ottaviano
(si veda altro servizio) - Livio Giraudo è tornato a
sottolineare la necessità di «rifare il Puc da capo,
come in pratica aveva chiesto la Provincia nelle sue
osservazioni». Il sindaco,d al canto suo, ha
annunciato l'intenzione di riprendere in mano il
pallino e di portare in discussione un suo documento
sul Puc nel giro di qualche giorno.
An. Gran.
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