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PIU' spazio ai pedoni e ai dehors in Darsena,
significano più sorveglianza e pulizia, e meno
balordi. E' il senso della petizione sostenuta da un
migliaio di firme presentata all'assessore alla
viabilità Livio Di Tullio dalla Confesercenti di
Savona che ha fatto sua una richiesta innovativa per
la zona del porto. Ossia della proposta di
valorizzazione delle aree siotuate tra il ponte
Cafasso, piazza delle Mancine e via Baglietto.
In pratica, residenti, operatori commerciali e gran
parte dei loro clienti chiedono al Comune di
istituire una vera e propria isola pedonale,
consentendo ai pubblici esercizi Birrò, New Cafè,
Cafe del Mar di installare dehors. «In questo modo -
dice Andrea Colombo, uno dei promotori
dell'iniziativa - ci sarebbe più sorveglianza e
pulizia in grado di tenere distante le comitive di
balordi attualmente padrone della zona».
In base a questa proposta, i dehors saranno
temporanei in attesa che i cantieri edili della zona
vengano chiusi, via Baglietto dovrebbe diventare
area pedonale definitiva, le panchine risistemate
come l'arredo dei giardini. I firmatari chiedono
pure maggiore illuminazione pubblica e più presenza
delle forze dell'ordine, psecie dopo la mezzanotte,
a scopo di prevenzione dell'ordine pubblico.
Il documento è stato presentato all'assessore Di
Tullio il quale si è riservato di analizzarlo nel
dettaglio e di discuterlo in un incontro che dovrà
essere fissato la prossima settimana.
La proposta per dare più spazio pedonale e quindi
vivibile alla Vecchia Darsena è accompagnato da una
serie di fotografie con le quali i firmatari
denunciano una serie di "mali" attualmente sofferti
dall'intero sito.
«Nonostante questa area sia preposta alla nautica da
diporto e allo sbarco e imbarco dei turisti delle
crociere - sostengono - alllo stato attuale è
svantaggiata per i servizi commerciali in quanto via
Baglietto è l'unico tratto ancora aperto al traffico
veicolare. Sottilineiamo in particolare il contrasto
tra la prima parte di via Baglietto fino a piazza
delle Mancine, e le seconda parte della stessa
strada, nel tratto compreso tra piazza delle Mancine
fino al ponte pedonale, area nella quale vige il
divieto di parcheggio, ma dove sono sempre
parcheggiati i mezzi».
E proseguono: «Intendiamo altresì segnalare il
differente arredo urbano che caratterizza le due
aree. Nella zona da piazza Rebagliati a piazza della
Mancine le piante sono ber curate, ci sono panchine
e posacenere "intelligenti". Mentre tra piazza
Macine e ponte Capasso è un'area della passeggiata
attualmente trascurata, anche se deputata
all'installazione di panchine, di nuove piante e
temporaneamente di dehors. Questa area è demaniale e
l'interlocutore con cui trovare un accordo e "Sv
Port Service", in base ai dati in nostro possesso».
Di qui le richieste, presentate all'assessore
competente da Francesco Zino, presidente
Confesercenti in occasione dell'incontro per Santa
Rita e corso Tardy e Benech. In questo caso le
richieste sono state di installare dissuasori della
velocità, più aree di sosta, il vigile di quartiere
per contrastare la presenza di vagabondi, e pure più
verde pubblico. Un programma di lavoro al quale Di
Tullio non si è sottratto, riservandosi tuttavia
ogni decisione a un prossimo incontro. La denuncia
degli abitanti di Santa Rita e zone limitrofe va
dall'aumento dell'inquinamento per il traffino
intenso a tutte le ore , alla necessità di rivedere
gli spazi destinati allo scarico delle merci per i
negozi, alle esigenze di una maggiore vigilanza.
Problemi affrontati anche in un incontro svoltosi
alla terza circoscrizione sul tema della chiusura
del ponte. Era presente l'Ascom Confcommercio.
angelo verrando
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