Rivolta in Darsena Petizione contro le auto: sono troppe IL SECOLOXIX
l'assessore di tullio: valuterò
Quasi mille firme per chiedere l'ampliamento della zona pedonale. Commercianti soddisfatti
 
PIU' spazio ai pedoni e ai dehors in Darsena, significano più sorveglianza e pulizia, e meno balordi. E' il senso della petizione sostenuta da un migliaio di firme presentata all'assessore alla viabilità Livio Di Tullio dalla Confesercenti di Savona che ha fatto sua una richiesta innovativa per la zona del porto. Ossia della proposta di valorizzazione delle aree siotuate tra il ponte Cafasso, piazza delle Mancine e via Baglietto.
In pratica, residenti, operatori commerciali e gran parte dei loro clienti chiedono al Comune di istituire una vera e propria isola pedonale, consentendo ai pubblici esercizi Birrò, New Cafè, Cafe del Mar di installare dehors. «In questo modo - dice Andrea Colombo, uno dei promotori dell'iniziativa - ci sarebbe più sorveglianza e pulizia in grado di tenere distante le comitive di balordi attualmente padrone della zona».
In base a questa proposta, i dehors saranno temporanei in attesa che i cantieri edili della zona vengano chiusi, via Baglietto dovrebbe diventare area pedonale definitiva, le panchine risistemate come l'arredo dei giardini. I firmatari chiedono pure maggiore illuminazione pubblica e più presenza delle forze dell'ordine, psecie dopo la mezzanotte, a scopo di prevenzione dell'ordine pubblico.
Il documento è stato presentato all'assessore Di Tullio il quale si è riservato di analizzarlo nel dettaglio e di discuterlo in un incontro che dovrà essere fissato la prossima settimana.
La proposta per dare più spazio pedonale e quindi vivibile alla Vecchia Darsena è accompagnato da una serie di fotografie con le quali i firmatari denunciano una serie di "mali" attualmente sofferti dall'intero sito.
«Nonostante questa area sia preposta alla nautica da diporto e allo sbarco e imbarco dei turisti delle crociere - sostengono - alllo stato attuale è svantaggiata per i servizi commerciali in quanto via Baglietto è l'unico tratto ancora aperto al traffico veicolare. Sottilineiamo in particolare il contrasto tra la prima parte di via Baglietto fino a piazza delle Mancine, e le seconda parte della stessa strada, nel tratto compreso tra piazza delle Mancine fino al ponte pedonale, area nella quale vige il divieto di parcheggio, ma dove sono sempre parcheggiati i mezzi».
E proseguono: «Intendiamo altresì segnalare il differente arredo urbano che caratterizza le due aree. Nella zona da piazza Rebagliati a piazza della Mancine le piante sono ber curate, ci sono panchine e posacenere "intelligenti". Mentre tra piazza Macine e ponte Capasso è un'area della passeggiata attualmente trascurata, anche se deputata all'installazione di panchine, di nuove piante e temporaneamente di dehors. Questa area è demaniale e l'interlocutore con cui trovare un accordo e "Sv Port Service", in base ai dati in nostro possesso».
Di qui le richieste, presentate all'assessore competente da Francesco Zino, presidente Confesercenti in occasione dell'incontro per Santa Rita e corso Tardy e Benech. In questo caso le richieste sono state di installare dissuasori della velocità, più aree di sosta, il vigile di quartiere per contrastare la presenza di vagabondi, e pure più verde pubblico. Un programma di lavoro al quale Di Tullio non si è sottratto, riservandosi tuttavia ogni decisione a un prossimo incontro. La denuncia degli abitanti di Santa Rita e zone limitrofe va dall'aumento dell'inquinamento per il traffino intenso a tutte le ore , alla necessità di rivedere gli spazi destinati allo scarico delle merci per i negozi, alle esigenze di una maggiore vigilanza. Problemi affrontati anche in un incontro svoltosi alla terza circoscrizione sul tema della chiusura del ponte. Era presente l'Ascom Confcommercio.
angelo verrando