Il tronco autostradale genovese si prepara ad affrontare
un´estate
molto calda. Non soltanto per l´assalto
delle migliaia di vacanzieri provenienti dal nord, ma soprattutto, ed in
questo senso la stagione torrida è già iniziata, per una vertenza
interna aspra, che vede contrapposta all´azienda
una consistente parte di lavoratori, in particolare gli esattori, ovvero
i casellanti, che lamentano difficilissime condizioni di lavoro e
inefficienze tecniche delle porte automatizzate a loro volta causa di
tensioni con gli automobilisti.
Una situazione che ha spinto un gruppo di loro a creare ufficialmente, e
sono i primi nella realtà di Autostrade per
l´Italia, una Rdb (rappresentanza
sindacale di base) Cobas.
«Abbiamo deciso di aderire ai Cobas -
spiegano i portavoce Francesco Pini, Fabio Baccini
e Marco Marcenaro - per cercare di trovare
soluzione a problemi reali che riguardano la nostra categoria e di
riflesso tutti gli utenti, gli automobilisti. La scelta di un nuovo
sindacato è stata dettata dal disinteresse di Cgil,
Cisl e Uil. Posizione locale, che, ad
esempio, è totalmente diversa nel levante, dove gli stessi sindacati
hanno fatto ottenere ai lavoratori della Salt
(Sestri Levante - Lucca) condizioni economiche e di sicurezza assai
migliori delle nostre».
I problemi per i Cobas sono
soprattutto a nei piccoli caselli. «Spesso - continuano i rappresentanti
Rdb - nei giorni di grande afflusso
c´è un solo esattore ai caselli. Succede che
le porte automatiche si blocchino per un guasto e si formino code
lunghissime. Noi ci troviamo in situazioni delicatissime.
L´automobilista bloccato ci chiama per farci
intervenire, noi non possiamo abbandonare il posto perché il guasto
andrebbe riparato da una squadra apposita, se ci muoviamo facciamo
infuriare quelli che sono in coda al pedaggio. E alla fine sa cosa
succede: che l´utente insoddisfatto scrive
ad Autostrade e l´azienda invece di
migliorare il servizio ci manda lettere con contestazioni disciplinari.
Senza contare le condizioni di sicurezza, a febbraio un collega del
casello dell´aeroporto era stato
investito mentre stava sbloccando una tessera
viacard rimasta intrappolata».
Di recente, Autostrade per l´Italia
ha dovuto ottemperare a un decreto ingiuntivo che
l´ha obbligata a far rientrare in organico 12 esattori, dopo aver
perso una causa collettiva al tribunale di Genova. Il gruppo di ex
stagionali era assistito dall´avvocato
milanese Giovanni Giovannelli: «A differenza
di Firenze dove in una causa analoga abbiamo avuto
l´appoggio di Cgil, Cisl e
Uil - racconta il legale - a Genova ci siamo
dovuti muovere in totale solitudine». La vertenza legale è stata
particolarmente dura e Giovannelli ha
addirittura denunciato per falsa testimonianza il capo
dell´ufficio personale del tronco di Genova.
La denuncia è stata poi archiviata.
Alle accuse dei Cobas genovesi risponde
Cristina Malenotti
dell´ufficio stampa di Autostrade: «Riguardo alla situazione dei
caselli le presenze vengono stabilite proprio
in relazione al traffico. In caso di forte afflusso di veicoli non vi
sono mai caselli gestiti da una sola persona, ma si arrivano a prevedere
anche 4 presenze per turno. La situazione viene
attentamente monitorata, con un confronto continuo con le organizzazioni
sindacali. Riguardo le condizioni economiche
e di lavoro della Salt, non conosciamo le
condizioni della Società ma, oltre a quanto definito nel contratto
collettivo di settore, viene altresì applicato, a tutto il personale,
quanto stabilito a livello di contrattazione di secondo livello con gli
Accordi tra Azienda e organizzazioni sindacali di categoria».
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