Piazza sisto Iv e gli allarmi inascoltati  IL SECOLOXIX
il fenomeno
CHE ci sia un problema di baby criminalità in centro è un dato di fatto che ogni giorno trova conferme. Basta scorrere gli ultimi mesi di cronaca per leggere episodi sempre più inquietanti: diciottenni che sequestrano un coetaneo e gli puntano una pistola per punire le avances ad una ragazza; minorenni che fumano hashish in piazza Sisto in mezzo ai bambini e confabulano di pastiglie (extasy) e "bonza" (cocaina) incuranti di chi può sentirli; persino studenti di una scuola superiore che durante la ricreazione non trovano niente di meglio che uscire per strada e distruggere le auto posteggiate dal concessionario vicino. E l'elenco potrebbe proseguire a lungo. Abbastanza per chiedersi: che succede?
La Procura e le forze dell'ordine di fronte a quest'esplosione di criminalità giovanile si attrezzano ma con difficoltà. L'estorsione di piazza Sisto, per esempio, ha visto protagonista la squadra mobile della polizia con una brillante operazione ma ora la partita si è già spostata a Genova. «Non se ne occuperà la Procura di Savona ma il tribunale dei Minori di Genova» confermano gli inquirenti. Significa che per il baby estorsore si prepara una punizione che tutto sarà meno che esemplare: mal che vada andrà ospite di una casa d'accoglienza dove dovrà scontare qualche giorno di pena e sottoporsi a ciclici incontri con psicoterapeuti. Significa, in concreto, che sarà presto libero e probabilmente più considerato e rispettato dai suoi coetanei.
La prova già ieri pomeriggio in piazza Sisto IV dove la sua "banda" che ormai staziona nottetempo con auto potenti e fare sospetto parlava di lui come di una vittima della polizia e dell'altro minorenne (la vittima) come di un «infame traditore». Per sentire questi commenti bastava transitare davanti al Comune all'ora dell'aperitivo. Ed è lo stesso gruppo di giovani che residenti e commercianti segnalano da mesi, invano, alle forze dell'ordine e ai vigili per gli schiamazzi e la presenza costante a tutte le ore. «Ma per ora nessuno ha fatto nulla».
D. Frec.