CONSIGLIO comunale rovente, ieri pomeriggio a Vado.
La discussione sul progetto di potenziamento della centrale
Tirreno Power si è protratta per oltre due ore e al termine
l'ordine del giorno, elaborato dal consiglio per bocciare
sostanzialmente la proposta, è stato approvato senza
l'appoggio del gruppo di opposizione che fa capo a Pietro
Bovero, che ha lasciato l'aula senza votare giudicando il
documento ancora poco energico.
Il consiglio comunale esprime comunque la contrarietà alla
proposta di Tirreno Power, che aveva chiesto di potenziare
gli impianti, passando dagli attuali 660 Mw totali dei due
gruppi a carbone (a cui si aggiungono i 760 Mw della nuova
unità a metano) ad una potenza superiore di altri 460 Mw con
l'adozione di un nuovo supergeneratore a carbone. Secondo il
consiglio le motivazioni di Tirreno Power sarebbero dettate
da esigenze aziendali di competitività e non dalla necessità
di soddisfare un pubblico fabbisogno energetico. Inoltre
l'assicurazione secondo la quale le emissioni risulterebbero
ridotte rispetto ad oggi non appare ai consiglieri
dimostrata dalla documentazione e non è rispettata per
quanto riguarda l'anidride carbonica.
Resta anche il dubbio riguardo l'utilizzo del carbone,
considerando le prospettive future della tecnologia, che
rischierebbe di far adottare impianti che tra qualche anno
potrebbero essere già superati.
Infine, mancano ancora i riscontri sull'impatto ambientale
dei gruppi alimentati a gas, appena avviati.
Il consiglio ha demandato quindi al sindaco Carlo Giacobbe e
alla giunta il compito di operare affinché il progetto venga
respinto.
Ma anche di sollecitare alcuni provvedimenti migliorativi
della situazione attuale, come l'approvvigionamento idrico
da fonti alternative, la riduzione delle polveri, la
copertura del parco carbone. E il miglioramento dei sistemi
di controllo.
Infine viene tenuta in considerazione la fattibilità,
indipendentemente dal potenziamento della centrale, dei
progetti per lo sviluppo delle energie alternative.
Giovanni Vaccaro
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