SE QUALCUNO era rimasto choccato per le quattro torri da 50
metri l'una previste dall'architetto italo-svizzero Mario
Botta per le aree di piazza del Popolo ("Binario Blu"),
resterà doppiamente choccato a scoprire che il Comune pensa
ad altezze quasi doppie. Il master plan che
l'Amministrazione comunale ha commissionato agli uffici di
Palazzo Sisto è quasi pronto e sul fronte delle altezze
prevede infatti di sfruttare l'area compresa tra il
tribunale e il Letimbro fino a sfiorare il cielo. Se Mario
Botta aveva ipotizzato «quattro edifici di 50-60 metri l'uno
a fianco al tribunale», il nuovo master plan prevede meno
torri, una o al massimo due, ma con un'altezza di quasi 90
metri. Ovvero il doppio esatto dell'attuale palazzo di
Giustizia (che è circa 45 metri). «Meglio spingersi verso
l'alto che occupare gli spazi a terra che dovranno essere
sgombri e così utilizzati per il pubblico, per i parcheggi,
per i servizi alla cittadinanza» è la tesi di palazzo Sisto.
L'argomento per ora è top-secret ma è facile prevedere
scalderà non poco gli animi non appena verrà ufficializzato.
Di questo master plan si sta occupando in esclusiva il
dirigente capo Luciano Campagnolo al di fuori di qualsiasi
condizionamento esterno. L'incarico lo ha ricevuto
dall'Amministrazione sulla base di una competenza e una
professionalità in materia urbanistica riconosciuta ben al
di fuori dei confini savonesi. D'altra parte quella di
predisporre un proprio master plan è stata la prima scelta
del sindaco Federico Berruti per dare un segnale di
discontinuità rispetto al passato. In passato i masterplan,
a cominciare da quello di Orsa 2000 (Bofill), sono stati
predisposti dai privati e accettati dal Comune. Questa volta
il Comune vuole ribaltare la partita e costringere i privati
a progettare il proprio intervento seguendo quasi alla
lettera le indicazioni degli uffici. Ovviamente il
progettista, che anche per piazza del Popolo sarà di fama
(Mario Botta), avrà facoltà di imprimere il proprio marchio
su materiali, forme e impronta generale della struttura ma
non molto su volumetrie, altezze e ingombro degli edifici.
Trattandosi di Mario Botta è facile tra l'altro ipotizzare
edifici non vetrati come il duo Fuksas-Bofill ma
prevalentemente in muratura, perché questa è la cifra del
restauratore della Scala di Milano.
Sempre dal nascituro masterplan si può ipotizzare che i
futuri volumi edificatori consentiti saranno di circa 20
mila metri quadrati. E le quote massime possibili dovrebbero
essere 10 mila metri per il residenziale, 8 mila per il
direzionale (uffici) e 2 mila per il commerciale. Sempre al
Comune il compito di mettere sul piatto un ampio margine di
oneri di urbanizzazioni da chiedere: in denaro, opere
pubbliche e servizi. C'è per esempio tutto il discorso sul
park di piazza del Popolo che l'architetto Botta vuole
interrare nel sottosuolo. A palazzo Sisto interessa?
A livello di tempistica il master plan comunale sarà pronto
entro maggio. Prima verrà sottoposto alla giunta, poi al
gruppo di Binario Blu (Defilippi, Bagnasco e privati
piemontesi). Solo a quel punto entrerà in gioco Mario Botta
cui i privati dovranno chiedere di fare un progetto
"conforme".
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