FINALE. «Non si possono prevedere nuovi
quartieri residenziali, come quelli previsti dal nuovo Puc,
appena approvato dalla Regione, senza studiare una viabilità
adeguata in grado di sopportare i nuovi insediamenti
previsti nelle aree Piaggio e Ghigliazza. Si correrebbe il
rischio di paralizzare l'intera città».
E', in sintesi, la posizione dei Verdi finalesi e dei
consiglieri del gruppo di minoranza dell'"Ulivo per Finale",
all'indomani dell'approvazione definitiva del Piano
urbanistico comunale. La Regione si è limitata a bocciare la
proposta avanzata dal Comune di Finale di trasferire a monte
l'Aurelia, facendola passare in galleria, nella zona
antistante l'ex cava Ghigliazza. Un'opera considerata
superflua dalla giunta regionale ed eccessivamente costosa,
che si sarebbe potuta pagare solo con un incremento delle
volumetrie nelle due aree in questione.
Per discutere tali temi, i consiglieri chiedono la
convocazione di un consiglio comunale o di un'assemblea
pubblica per discutere sul futuro della città. «E'
indispensabile ragionare seriamente per progettare una nuova
viabilità, in grado di sgravare l'Aurelia dal traffico che,
con i nuovi insediamenti, è condannato ad aumentare, con
gravi conseguenze in tutta la città» ha detto Gabriello
Castellazzi, portavoce dei Verdi Finalesi.
Dello stesso avviso anche i consiglieri di minoranza
dell'"Ulivo per Finale" che, in un incontro con la Regione,
hanno avanzato la richiesta che si sottoscriva un accordo in
cui si specifica che il primo stanziamento per il nuovo
tratto di Aurelia bis venga riservato alla città di Finale.
Una richiesta che, da mesi, sta avanzando la stessa
amministrazione Richeri preoccupata del fatto che non esiste
neppure il progetto per la nuova Aurelia bis che si ferma, a
levante, all'ex colonia Cremasca, a Capo San Donato ed a
ponente, al confine con Borgio Verezzi.
I consiglieri di minoranza sottilineano che le riduzioni di
volumetrie previste dalla Regione non sono sufficienti a
salvaguardare Finale dalla speculazione edilizia. E
dichiarano: «L'area della Piaggio è la più delicata e
strategica. La riduzione delle volumetrie ci interessa ma
non ci basta, in quanto oggi non esiste ancora un chiaro
piano industriale, pertanto non si riescono a valutare
ancora i costi reali per la delocalizzazione dello
stabilimento - scrivono in un comunicato stampa -. Sarebbe
auspicabile prevedere la costruzione della piscina
talassoterapica con l'uso dell'acqua di mare, di un albergo
a cinque stelle, nuovi parcheggi, centri di divertimento per
i giovani, spazi dedicati allo spostamento del mercato
ambulante, il Museo della Piaggio, insediamenti artigianali
che prevedano un indotto lavorativo con il nuovo
stabilimento di Villanova». Ma la polemica dei Verdi contro
il parere espresso dalla Regione sul Puc, investe anche il
Parco del Finale. «Sarebbe stato bene che l'ente regionale
avesse fatto almeno un riferimento alla mancata previsione
nel Puc, la cui costituzione, rifiutata dall'amministrazione
Richeri, rappresenta l'unica opportunità per salvaguardare
un territorio che oggi è trascurato e abbandonato a se
stesso».
Silvia Andreetto
Bardi (Un'Altra Finale)
attacca il sindaco
«LE PAROLE con cui il sindaco risponde ai miei
interventi è un sarcastico "signora professoressa". Forse è
una professione vergognosa?». Gloria Bardi (Un'Altra Finale)
attacca il sindaco: «Gli elettori non mi hanno mandato in
consiglio per essere "rieducata" da Richeri»