Puc, il centrosinistra bocciale correzioni della Regione IL SECOLOXIX

Finale
«Irrisolta la questione viabilità e i volumi residenziali sono eccessivi»

FINALE. «Non si possono prevedere nuovi quartieri residenziali, come quelli previsti dal nuovo Puc, appena approvato dalla Regione, senza studiare una viabilità adeguata in grado di sopportare i nuovi insediamenti previsti nelle aree Piaggio e Ghigliazza. Si correrebbe il rischio di paralizzare l'intera città».
E', in sintesi, la posizione dei Verdi finalesi e dei consiglieri del gruppo di minoranza dell'"Ulivo per Finale", all'indomani dell'approvazione definitiva del Piano urbanistico comunale. La Regione si è limitata a bocciare la proposta avanzata dal Comune di Finale di trasferire a monte l'Aurelia, facendola passare in galleria, nella zona antistante l'ex cava Ghigliazza. Un'opera considerata superflua dalla giunta regionale ed eccessivamente costosa, che si sarebbe potuta pagare solo con un incremento delle volumetrie nelle due aree in questione.
Per discutere tali temi, i consiglieri chiedono la convocazione di un consiglio comunale o di un'assemblea pubblica per discutere sul futuro della città. «E' indispensabile ragionare seriamente per progettare una nuova viabilità, in grado di sgravare l'Aurelia dal traffico che, con i nuovi insediamenti, è condannato ad aumentare, con gravi conseguenze in tutta la città» ha detto Gabriello Castellazzi, portavoce dei Verdi Finalesi.
Dello stesso avviso anche i consiglieri di minoranza dell'"Ulivo per Finale" che, in un incontro con la Regione, hanno avanzato la richiesta che si sottoscriva un accordo in cui si specifica che il primo stanziamento per il nuovo tratto di Aurelia bis venga riservato alla città di Finale. Una richiesta che, da mesi, sta avanzando la stessa amministrazione Richeri preoccupata del fatto che non esiste neppure il progetto per la nuova Aurelia bis che si ferma, a levante, all'ex colonia Cremasca, a Capo San Donato ed a ponente, al confine con Borgio Verezzi.
I consiglieri di minoranza sottilineano che le riduzioni di volumetrie previste dalla Regione non sono sufficienti a salvaguardare Finale dalla speculazione edilizia. E dichiarano: «L'area della Piaggio è la più delicata e strategica. La riduzione delle volumetrie ci interessa ma non ci basta, in quanto oggi non esiste ancora un chiaro piano industriale, pertanto non si riescono a valutare ancora i costi reali per la delocalizzazione dello stabilimento - scrivono in un comunicato stampa -. Sarebbe auspicabile prevedere la costruzione della piscina talassoterapica con l'uso dell'acqua di mare, di un albergo a cinque stelle, nuovi parcheggi, centri di divertimento per i giovani, spazi dedicati allo spostamento del mercato ambulante, il Museo della Piaggio, insediamenti artigianali che prevedano un indotto lavorativo con il nuovo stabilimento di Villanova». Ma la polemica dei Verdi contro il parere espresso dalla Regione sul Puc, investe anche il Parco del Finale. «Sarebbe stato bene che l'ente regionale avesse fatto almeno un riferimento alla mancata previsione nel Puc, la cui costituzione, rifiutata dall'amministrazione Richeri, rappresenta l'unica opportunità per salvaguardare un territorio che oggi è trascurato e abbandonato a se stesso».
Silvia Andreetto
Bardi (Un'Altra Finale)
attacca il sindaco
«LE PAROLE con cui il sindaco risponde ai miei interventi è un sarcastico "signora professoressa". Forse è una professione vergognosa?». Gloria Bardi (Un'Altra Finale) attacca il sindaco: «Gli elettori non mi hanno mandato in consiglio per essere "rieducata" da Richeri»