LA PROVINCIA E’
POSSIBILISTA GUARDIAMO LE CARTE LA STAMPA “Il carbone inquina il doppio del metano” Verdi e ambientalisti contro il progetto Tirreno Power |
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SAVONA Provincia e sindacati possibilisti, Verdi e ambientalisti contrari e addirittura scandalizzati. Il nuovo progetto di ampliamento a carbone della centrale di Vado presentato da Tirreno Power continua a suscitare un vivace dibattito. «Il progetto dell’azienda propone un progetto articolato che non riguarda solo la centrale valdese, ma più in generale un forte sviluppo della produzione di energia con fonti rinnovabili da attuare su scala regionale. La Provincia valuterà nelle sedi opportune l’effettiva ricaduta sul territorio sia dell’indispensabile miglioramento ambientale complessivo sia di quello a carattere sociale ed economico», afferma il presidente della Provincia Marco Bertolotto. Al di là del «politichese» Bertolotto rivela un certo interesse. Di segno opposto al suo assessore all’Industria Roberto Peluffo: «Un ampliamento a carbone è fuori discussione». Ovvio interesse anche del segretario della Cgil Francesco Rossello: «Aumentare la produzione di energia da carbone diminuendo le emissioni complessive; incrementare l'occupazione e avviare una forte campagna di investimenti sull'energia rinnovabile. Un progetto simile è sicuramente interessante perché si pone obiettivi su cui chiunque è d'accordo. Tuttavia è necessario verificare se gli obiettivi posti dall'azienda, a partire da quelli ambientali ed occupazionali, siano realmente realizzabili». «Siamo esterrefatti dalla proposta di Tirreno Power. Il carbone pulito non esiste. Anche con le moderne tecnologie, il carbone per ogni chilowatt prodotto immette in atmosfera più del doppio della CO2 di quella emessa da una moderna centrale a turbogas. Per rispettare il protocollo di Kyoto e gli accordi Ue quindi il carbone andrebbe subito abolito. Oltre alla CO2 poi, a parità di energia prodotta, polveri fini PM10, ossidi zolfo (SOx) e ossidi di azoto (NOx) emessi con i fumi sono decisamente inferiori per una moderna centrale a turbogas. I filtri non sono in grado di bloccare la maggior parte delle polveri fini PM 10 (86%). La fuoriuscita di polveri ultrafini provoca gravissimi danni alla salute di lavoratori e cittadini. Chiediamo quindi la completa metanizzazione e il depotenziamento della centrale, come deliberarono in varie occasioni la Provincia e il Comune di Vado», affermano gli ambientalisti del Moda. Il consigliere regionale dei Verdi Carlo Vasconi è lapidario: «Se gli enti locali dicono no, il potenziamento non potrà avvenire». |