PASQUA era stata indicata dal sindaco Federico Berruti come
spartiacque per alcune novità nell'organizzazione
dell'Amministrazione. «Dopo Pasqua procederò ad alcune
nomine per valorizzare componenti del consiglio comunale che
meritano un ruolo più attivo» era stato l'annuncio. A chi si
riferisse era noto: ai due consiglieri della Margherita
Livio Giraudo e Giuseppe Casalinuovo che da tempo
rumoreggiavano per avere un ruolo e che la giunta doveva in
qualche modo considerare per non rischiare di spaccare la
maggioranza su pratiche decisive (c'erano in ballo i due
voti sul bilancio e sul porto di Fuksas, pratiche ora
approvate).
In pratica la settimana che inizia oggi è quella che
verosimilmente ufficializzerà queste nomine. Da qui la presa
di posizione della minoranza che attacca. «Appresa la
notizia dell'intenzione del sindaco Berruti di creare
ex-novo incarichi retribuiti per due consiglieri della
Margherita i sottoscritti capigruppo desiderano manifestare,
a nome e per conto dei relativi gruppi, la più netta e
severa critica nei confronti di un'operazione che, se
confermata e resa operativa, potrebbe evidenziare elementi
di illegittimità amministrativa per conflitto di interesse e
dimostrerebbe inequivocabilmente l'assoluta lontananza
dell'amministrazione di centrosinistra dai sani principi
della politica del rigore, del contenimento della spesa e
dell'efficienza a cui lo stesso sindaco faceva riferimento
appena eletto - hanno scritto Federico Delfino (Forza
Italia), Alessandro Parino (An), Vincenzo Delfino (Lista
Delfino) e Piero Santi (Udc) - Appare veramente paradossale
e privo di alcun intendimento migliorativo nella gestione
della macchina comunale voler istituire la figura del
"supervisore al piano urbanistico comunale" (Livio Giraudo,
ndr) quando l'attuale amministrazione è già dotata di un
assessore all'urbanistica, di un city manager e la struttura
comunale ha nei suoi ranghi un dirigente con delega alla
pianificazione territoriale. Ancora più grottesca e
avvilente la questione legata alla creazione di una
"commissione di controllo della qualità urbana" (Giuseppe
Casalinuovo, ndr) preposta alla vigilanza degli interventi
in tema di lavori pubblici e arredo urbano e, addirittura,
remunerata dall'Ata. Al di là di osservare l'inutilità di
tale commissione, dal momento che ne esiste già una
istituzionalmente prevista dal regolamento del consiglio con
competenze sulle stesse tematiche, si desidera stigmatizzare
il grave conflitto di interesse che si verrebbe a creare per
i futuri commissari, che si troverebbero a giudicare
l'operato di Ata, recependo però dalla stessa azienda il
gettone di presenza per la partecipazione ai lavori della
commissione».
«L'unica lettura che può essere data a queste vicende è
ovviamente politica e ci descrive una situazione triste e
purtroppo ben nota ai cittadini savonesi che ormai da anni
subiscono il malgoverno del centrosinistra - conclude la
nota del centrodestra - una situazione che vede un sindaco
ostaggio di partiti e gruppi consiliari che, anziché
lavorare coesi per lo sviluppo della città e con spirito di
servizio per i suoi abitanti, si rivelano fortemente
litigiosi tra loro ed interessati esclusivamente ad occupare
poltrone e a distribuire emolumenti a scapito delle casse
comunali e a detrimento dell'interesse collettivo».
D. Frec.
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