I COMUNI SI CONTENDONO I FINANZIAMENTI REGIONALI
Un «tesoretto» di 13 milioni e troppi progetti

“La lite Ruggeri-Berruti è un guaio” LA STAMPA
 
Il nodo della viabilità alla fine è venuto al pettine. Le code quotidiane sull’Aurelia fra Savona e Albissola e quelle nel fine settimana sull’autostrada Genova-Ventimiglia, dopo aver logorato per decenni i pendolari e i turisti, ora stanno innescando dinamiche esplosive anche a livello istituzionale. Il fatto poi che per un volta Comune, Provincia, Regione e Governo siano gestiti tutti dalla stessa maggioranza politica di centrosinistra impedisce il più classico dei giochi di scarica-barile e obbliga gli amministratori a trovare soluzioni credibili. Come se non bastasse, i savonesi hanno aggiunto alla situazione di collasso anche un’infrastruttura impegnativa come il porto da 800 posti barca. I soldi di ritorno del Metrobus sono un «tesoretto» di 10-12 milioni che non può essere sperperato in rotatorie e viali alberati ma impone la scelta di un progetto preciso e possibilmente utile. Naturalmente Savona, Vado e le due Albissole dovranno trovare il coraggio di rinunciare alle logiche di campanile.[FIRMA]ERMANNO BRANCA
SAVONA
«Non vorrei che i dissidi fra i due esponenti dei ds Ruggeri e Berruti penalizzassero tutta la comunità». Il vicesindaco Paolo Caviglia ha espresso i timori sulla criticità di rapporti fra Comune e Regione nel momento in cui si sta giocando la delicata partita dei finanziamenti regionali per la viabilità. In gioco ci sono i 10-13 milioni che il presidente Burlando ha promesso al comprensorio savonese come indennizzo per la rinuncia ai 27 milioni del progetto Metrobus. Il tema è stato affrontato in giunta per fare il punto sugli interventi infrastrutturali di cui chiedere il finanziamento.
Caviglia ha sollevato il caso svelando un retroscena dell’ultima giunta in cui Berruti avrebbe palesato serie preoccupazioni sui finanziamenti regionali per la viabilità. «Il sindaco teme che i fondi regionali possano finire ad Albissola anzichè a Savona e se non arriveranno garanzie dalla Regione, Berruti non firmerà la rinuncia ai fondi del Metrobus che quindi finiranno a Roma anzichè a Genova - ha spiegato Caviglia -. Non vorrei che i cattivi rapporti fra Berruti e Ruggeri alla fine finissero per penalizzare l’intera comunità in un momento cruciale. E’ indispensabile trovare una quadratura sulle vicende della grande viabilità. Esiste un impegno dell’Anas e uno di Burlando e ci sono tutte le condizioni per realizzare almeno una tranche dell’Aurelia bis che risolva gran parte delle problematiche di Savona».
Il Comune di Savona dopo aver avanzato varie ipotesi, abbia intenzione di puntare con decisione sulla sistemazione del vecchio tracciato ferroviario fra via Scotto e via Falletti. Un intervento quantificabile nell’ordine dei 30-40 milioni di euro che consentirebbe di superare lo strozzamento dell’Aurelia nel nodo della Torretta senza eccessivi interventi strutturali. La somma è molto rilevante ma non irraggiungibile come i lotti dell’Aurelia bis che comportavano investimenti da 250 milioni ciascuno.
Immediate le reazioni degli altri protagonisti della vicenda. «In un grande partito è normale che ci sia un confronto fra posizioni e personalità diverse - sostiene il segretario dei ds Giovanni Lunardon -. Capisco che questa logica sia ignota a Caviglia che preferisce un partito in cui decide uno per tutti. La discussione non è tanto fra Ruggeri e Berruti quanto fra Comuni, Provincia e Regione. Sono convinto che presto si arriverà alla definizione di un progetto compiuto».
Il sindaco Berruti è molto determinato: «Credo che sia evidente per tutti che l’emergenza viabilistica in questo momento sia fra Savona e Albissola. Non accetterò soluzioni che non mettano al primo posto la soluzione di questo problema». L’assessore regionale Carlo Ruggeri sposta il tiro: «Per risolvere questo problema occorrono due passaggi: che gli enti locali firmino per il conferimento dei soldi alla metropolitana genovese e che l’Anas torni ad essere presente in Liguria accollandosi alcuni tratti di Aurelia bis».