Il sindaco Berruti va all'attacco sulle nuove nomine IL SECOLOXIX
l'intervista
«Ecco perché ho scelto Giraudo e Casalinuovo»Polemica con l'architetto Botta di "Binario Blu"
IL SINDACO Berruti a ruota libera: sul tormentone delle nuove nomine, sui conflitti d'interessi dei consiglieri, sulla contesa con la Regione, sui rapporti con gli architetti Fuksas e Botta.
Allora è fatta: Casalinuovo nuovo controllore della qualità urbana?
«La cosa più sentita dalla gente è la pulizia della città: tanti savonesi mi fermano tutti i giorni per segnalare lo stato del proprio percorso quotidiano. D'altra parte che l'igiene pubblica fosse una priorità lo sapevamo e per questo nel bilancio triennale abbiamo stanziato più soldi per l'Ata, per i mezzi di raccolta rifiuti, per il personale. Quindi non si capisce perché tutto questo stupore nella delega al capogruppo della Margherita Casalinuovo che presiederà una nuova commissione di verifica della qualità urbana. Che non significa fare le pulci all'Ata, ma collaborare, chiedere conto del rispetto del contratto di servizio, portare segnalazioni e un contributo costruttivo. Casalinuovo è perfetto per il ruolo perché ha tanti contatti con la città ed è vicino alla gente. Adesso resta solo da chiarire chi farà parte di questa commissione: io penso a rappresentanze dell'amministrazione comunale, delle circoscrizioni e dei commercianti. E mi aspetto che anche la minoranza, a parte le polemiche, vorrà partecipare».
L'opposizione grida al conflitto d'interesse: Casalinuovo sarà controllore dell'Ata che però gli pagherà il gettone.
«Cosa vuol dire? Tutti gli organi di controllo sono pagati dalle società che controllano. I revisori dei conti non sono forse pagati dalle società che verificano? È un'accusa insensata».
È fatta anche per Livio Giraudo alla pianificazione urbanistica?
«Anche questo è un incarico di cui troppo si è discusso in modo strumentale. Premesso che la pianificazione urbanistica è una delega che avevo tenuto per me perché ritengo abbia un ruolo centrale, ho ritenuto di avvalermi dell'intelligenza dell'ingegner Giraudo che è una persona le cui opinioni hanno influenzato il nostro programma elettorale. Teniamo conto che questo incarico sarà gratuito e di semplice istruttoria. Non saremo io e Giraudo a decidere cosa fare del frontemare ma Giraudo metterà a disposizione la sua professionalità per analizzare le varie ipotesi e sottoporle alla giunta e al consiglio che decideranno. Sul caso della Margonara ho dimostrato quanto tengo alla collegialità delle scelte e la supervisione di Giraudo non cambia questa idea. Sarà un collaboratore, non un regista».
Anche su questo c'è chi urla al conflitto: l'ingegner Giraudo è progettista di interventi privati in città.
«Io con l'incarico a Giraudo do un segnale di volontà politica, toccherà al segretario generale valutare come prevenire eventuali conflitti d'interesse. È chiaro che la sua delega non potrà valere per aree che lo vedono coinvolto come progettista. In ogni caso decidiamoci: o mi criticano perché do incarichi a persone senza qualifiche o perché le do a professionisti qualificati. Sempre critiche sono: è ora di finirla».
L'architetto capo del Comune, Luciano Campagnolo, non rischia di sentirsi commissariato?
«Non l'ho mai pensato e non sarà così. A Campagnolo ho parlato varie volte chiarendogli che lo considero un punto di forza del Comune. Rispetto profondamente il suo lavoro che tra l'altro è il lavoro di un professionista capace e molto competente».
Il vicesindaco Caviglia ha detto che la distanza tra lei e l'assessore regionale Carlo Ruggeri penalizza la città.
«Ha ragione, è una preoccupazione fondata, ma io credo che la concertazione tra istituzioni, che pure non è sempre semplice, vada cercata ad ogni costo. Sono certo che Comune, Provincia e Regione lavoreranno fattivamente a una piattaforma comune anche sulle infrastrutture».
Ha sentito le voci su possibili cambiamenti nella compagine privata che finanzierà il porto di Fuksas?
«Come voi giornalisti anch'io sento tante voci e ho sentito pure questa. Finora il nostro referente è sempre stato l'ingegner Gambardella che ha dichiarato di credere nel progetto e essersi molto impegnato. Sono fermo a questa dichiarazione. Se ci saranno cambiamenti, ingressi di soci o altro, ce lo comunicheranno. Al momento nessuno ci ha detto nulla».
E del progetto di Binario Blu in piazza del Popolo: ha letto le parole dell'architetto Mario Botta giorni fa?
«Le ho lette e devo dire non mi sono piaciute. Capisco che l'architetto Botta, che è un grande nome, non sappia del dibattito in corso a Savona, ma non mi è piaciuto il modo in cui parlava dell'intervento. Su quelle aree avevo chiarito giorni prima che sarebbe stato il Comune a presentare un proprio masterplan cui i privati dovevano adeguarsi. Quindi avrei preferito altri discorsi. Nello specifico sullo sviluppo di piazza del Popolo voglio che la città si esprima come ha fatto per il porto della Margonara. Credo che in generale le due operazioni urbanistiche delle ex Squadre Rialzo e degli Orti Folconi debbano dialogare. E che la città debba ottenere dei vantaggi: in primis l'interramento del park di piazza del Popolo con una nuova piazza pubblica in superficie più grande dell'attuale. E poi magari un ponte o qualcosa di collegamento. E infine desidero che la città partecipi al dibattito su cosa inserire in quei contenitori: un polo culturale? impianti sportivi? È questo di cui dobbiamo parlare e parleremo».
Dario Freccero