SINDACO GIACOBBE E IL PROGETTO DI TIRRENO POWER
“I Comuni danno solo pareri” LA STAMPA
  L’ampliamento a carbone della centrale di Vado è nelle mani del governo e, in praticolare, dei ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo. Saranno loro a decidere se la centrale di Vado potrà incrementare la produzione con un gruppo da 460 megawatt a carbone. Il sindaco Giacobbe non nasconde le sue preoccupazioni ma resta comunque ottimista sulle possibilità di bloccare il progetto: «La valutazione di impatto ambientale verrà effettuata al ministero dell’Ambiente e poi la pratica passerà al ministero per lo Sviluppo economico. Agli enti locali è riservato un parere solo consultivo ma io resto fiducioso per due motivi. Prima di tutto confido nell’attuale governo che ha espresso la volontà di modificare le strategie energetiche e inoltre possiamo giocarci le nostre carte ottenendo il parere negativo della Regione che sarebbe un ostacolo duro da superare anche a livello nzionale».
Sul merito del progetto il sindaco non entra nemmeno: «Sarebbe ingiusto non riconoscere che Tirreno Power sia un interlocutore serio, visto che presenta un progetto che si propone come obiettivo di ridurre le emissioni in atmosfera. Ma abbiamo anche il diritto e dovere di tutelare al meglio gli interessi delle nostre comunità. In seguito all’allarme clima, l’utilizzo del carbone viene messo in discussione ovunque».
Giacobbe spiega quindi come spera di fermare il progetto di Tirreno Power: «Sono fiducioso che le nostre istanze vengano accolte in Regione e a Roma. Fra l’altro che la strategia non sia quella di incrementare le centrali ma distostituire gli impianti con altri più funzionali e meno inquinanti. Il nostro obiettivo è di arrivare ad un parere negativo della Regione sulla valutazione di impatto ambientale. Questo renderebbe certamente più facile far respingere il progetto in sede nazionale. Non siamo certo quelli che non vogliono nulla nel loro giardino, ma non possiamo nemmeno prenderci tutto».