L'operazione ambientale condotta su tutta la provincia ha
portato alla denuncia di ventisette persone
05/04/2007
CINQUE DISCARICHE abusive di detriti provenienti da lavori
edilizi (una delle quali di 130 mila metri quadrati)
sequestrate, ventisette persone denunciate a piede libero
all'autorità giudiziaria, un'altra trentina sanzionate per
violazioni di carattere amministrativo.
E' il bilancio, a dire il vero ancora parziale perchè i
risultati definitivi si conosceranno soltanto questa
mattina, di una serie di controlli che i carabinieri del
gruppo di Savona e i loro colleghi del nucleo operativo
ecologico di Genova hanno compiuto tra martedì e ieri in
tutta la provincia. Un vero e proprio blitz, preceduto però
da una serie di indagini effettuate in maniera capillare
dagli investigatori dell'Arma che nelle passate settimane
avevano "visitato" le uniche due discariche della provincia
(a Villanova d'Albenga e a Dego) autorizzate per lo
smaltimento dei detriti provenienti da lavori edilizi e
soprattutto avevano acquisito nei vari Comuni tutte le
autorizzazioni rilasciate per l'avvio di interventi di
costruzione o ristrutturazione edilizia. «In questo modo -
spiega il colonnello Francesco Laurenti, comandante
provinciale dei carabinieri - siamo riusciti a risalire ai
titolari delle ditte che hanno effettuato i lavori, ai quali
abbiamo chiesto in che modo avevano smaltito i detriti».
Una operazione ambientale di notevole importanza, dunque,
anche perchè tra i detriti provenienti dai lavori di
ristrutturazione edilizia vi sono rifiuti catalogati come
speciali ma anche materiali (come ad esempio l'amianto)
catalogati come nocivi e pericolosi. Detriti che per esser
smaltiti in maniera regolare comportano un certo costo (la
media per il conferimento nelle discariche autorizzate è di
12 euro a tonnellata) e che quindi molto spesso vengono
disseminati un po' ovunque. Quando addirittura non finiscono
in vere e proprie discariche abusive. Nel corso
dell'operazione, la terza del genere negli ultimi diciotto
mesi dopo quelle effettuate nell'ottobre del 2005 e nel
giugno del 2006, i carabinieri hanno come detto individuato,
anche grazie all'ausilio degli elicotteristi dell'Arma, ben
cinque discariche abusive, che sono state poste sotto
sequestro. La più grande, realizzata su un'area di 130 mila
metri quadrati che un tempo ospitava una cava dell'Italcementi
e nella quale sono stati trovati 350 mila metri cubi di
materiale, è stata scoperta sulla collina di Pietra Ligure,
lungo la strada che conduce a Ranzi. Un'altra di 3 mila
metri quadrati ad Albissola Marina, altre tre alle spalle di
Savona, a Millesimo e a Toirano.
Gianluigi Cancelli
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