MANCANO POCO meno di tre mesi all'inizio dell'estate, eppure
per qualcuno la stagione è cominciata molto prima. Pensiamo
al fermento che vivono gli stabilimenti balneari, in
particolare di corso Vittorio Veneto, proprio in queste
settimane. C'è chi sta ristrutturando, come i gestori dei
Bagni Italia, storico stabilimento balneare di Savona, in
piazza Quattro stagioni, alle Fornaci. E chi costruisce ex
novo: è il caso dei Bagni San Cristoforo, in via Nizza.
«Vogliamo migliorarci - afferma Roberta Delfino contitolare
con il fratello Pierfranco dei Bagni Italia -; in fondo
viviamo qui per 4 mesi l'anno e quindi vogliamo creare un
bell'ambiente per la clientela».
«Abbiamo i Bagni Italia dal '93. Questa è la prima
ristrutturazione totale e riguarda il locale superiore,
balconata, attrezzature, giochi per bambini». Un intervento
che cambierà volto allo stabilimento balneare che negli anni
Cinquanta aveva tra i propri clienti i calciatori Beppe
Furino e Pierino Prati.
Gestire un'attivitàè soprattutto una passione. «Ogni anno -
continua Roberta Delfino - andiamo alla fiera di Rimini dove
vengono esposte le novità degli stabilimenti. Ci facciamo
delle idee e cerchiamo di adattarle qui. Savona ha bisogno
di essere rilanciata come città turistica. La nostra
spiaggia è molto bella e bisogna valorizzarla». Una spiaggia
e un mare così belli da meritarsi per quattro anni
consecutivi la Bandiera Blu.
Il nuovo stile dei Bagni Italia giocherà molto sul legno e
sulla vivacità dei colori.
«Abbiamo clienti affezionati che vengono a sbirciare per
vedere a che punto siamo con i lavori e questo ci rende
molto felici». L'inaugurazione è prevista per maggio.
Verso la zona Fornaci, oltre il Giardino Isola Gioventù, c'è
qualcun altro che lavora sodo anche all'ora di pranzo.
È Giuseppe Dinducci gestore, insieme a Simona Dinducci, dei
Bagni San Cristoforo che hanno traslocato dalla zona del
futuro porto turistico a corso Vittorio Veneto. Partire da
zero non è facile, i lavori e le spese sono tante.
Quanto può costare mettere su uno stabilimento balneare dal
nulla? «Circa 600, 700 mila euro - afferma Dinducci -
Fortunatamente abbiamo ricevuto delle sovvenzioni da parte
della Comunità Europea che hanno coperto alcune spese».
Sovvenzioni di cui si sono avvalsi uno dopo l'altro tutti
gli stabilimenti delle Fornaci e del Prolungamento.
L'arrivo dei Bagni San Cristoforo ha incontrato alcune
polemiche che Dinducci ora vuole lasciarsi alle spalle per
guardare avanti con ottimismo.
«Noi stiamo facendo il possibile per venire incontro a
tutti. Abbiamo creato servizi sotto il livello della
spiaggia per ridurre l'altezza del locale e creato un
corridoio che comunica con la spiaggia libera accanto, per
permettere ai savonesi di muoversi liberamente, tutto a
spese nostre».
Il locale, pronto per maggio, sarà tutto rivestito di legno
con una pavimentazione in mosaico: «Vorremmo dare un tocco
d'eleganza, usando il legno e la tinta beige per gli
ombrelloni». La cucina sarà a base di pesce fresco e
intorno, per decorare il locale, «una fila di sette palme e
un angolo salotto con piante grasse».
«Tra i nostri vecchi clienti - conclude Dinducci - non tutti
potranno venir fin qui. Speriamo quindi di trovarne altri e
incontrare nuovi consensi».
Dario Freccero
Sonia Cosco
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