IL FONDO ANTICO della biblioteca di Savona č minacciato
dall'umiditā. Tra gli altri, rischiano di andare perduti - o
comunque di essere danneggiati gravemente - pezzi rari come
il Codice Sansoni (un codice trecentesco della Divina
Commedia), il Codice Gerolimino con l'autografo del re di
Francia Carlo VIII e, soprattutto, il famosissimo "De
consolatione philosophiae" di Severino Boezio edito da
Giovanni Bono. L'opera č il primo libro a stampa di Savona
ed č considerato uno dei primi libri a stampa italiani: fu
realizzato nel 1474 - neppure un ventennio dopo l'uscita
della Bibbia di Giovanni Gutenberg - dal Bono, monaco
agostiniano e tedesco come agostiniano e tedesco era
Gutenberg, l'inventore del sistema di stampa a caratteri
mobili.
A lanciare l'allarme, nel corso di una seduta della
commissione consiliare cultura e territorio č stato
l'assessore Ferdinando Molteni. L'assessore, senza tanti
giri di parole, ha sottolineato la necessitā di un intevento
d'urgenza: o con la realizzazione di un sistema di
climatizzazione in tempi rapidi o, in attesa del trasloco
della bilioteca al Priamār, con il trasferimento immediato
del fondo antico nei locali della Pinacoteca a Palazzo
Gavotti.
Molteni ha spiegato ai commissari di aver effettuato un
sopralluogo insieme con la dirigente Marta Sperati. In
quell'occasione, sono stati gli stessi bibliotecari Marco
Genzone e Graziella Petrozzi ad esprimere all'assessore
tutte la preoccupazione per le condizioni del fondo antico,
custodito in una stanza che, in anni passati, era stata
anche soggetta ad infiltrazioni, ma che, soprattutto, a
tutt'oggi non č climatizzata come č prassi comune per la
conservazione di questo tipo di materiale. Il fondo antico
della biblioteca di Savona comprende 50 incunaboli, 649
cinquecentine e 600 manoscritti. ĢI bibliotecari mi hanno
spiegato che vent'anni fa queste opere stavano decisamente
meglio. Ho verificato di persona le condizioni - ha spiegato
Molteni - ed ho constatato che i fogli interni sono ancora
freschi. Ma le prime carte presentano invece bruniture
sospetteģ. Molteni ha anche puntato il dito sull'eccesso di
Ģcarta inutileģ in biblioteca. Ad esempio le collezioni dei
quotidiani: ĢNell'era dell'informatica non ha molto senso.
C'č un intero piano riservato ai quotidiani, quando, ad
esempio, si potrebbero preferire abbonamenti online e,
magari, accordi con gli archivi centrali dei giornali per
ricerche specificheģ.
La commissione ha discusso anche il trasferimento della
biblioteca. Tutti d'accordo, i commissari, sulla necessitā
di andare via da Monturbano, anche se qualcuno ha espresso
dubbi sull'accessibilitā del Priamār. Inoltre, si č discusso
sull'opportunitā che la biblioteca destini buona parte dei
suoi fondi (circa 10 mila euro all'anno) all'acquisto dei
best seller. Sono molto richiesti, ma tale funzione - č
stato detto - potrebbe essere pių efficamente svolta dalle
biblioteche di quartiere, liberando risorse per acquisti di
maggior peso da parte della biblioteca pių importante della
provincia.
Antonella Granero
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