FINALE LIGURE CAMBIA IL PROGETTO  LA STAMPA
Niente darsena turistica per Piaggio e Ghigliazza
[FIRMA]AUGUSTO REMBADO
FINALE LIGURE
Niente darsena-approdo alla foce del torrente Pora e forse neppure nell’area delle ex cave Ghigliazza. Sono le novità progettuali emerse giovedì durante l’assemblea pubblica organizzata a Finale da Forza Italia. Tema dell’incontro, che ha richiamato uno scarso pubblico, il futuro delle aree Piaggio e Ghigliazza. Va detto che ad oggi nessuno dei progetti è definitivo e che in ogni caso in queste aree di trasformazione avrà voce (forte) in capitolo la Regione.
Ha detto il sindaco Flaminio Richeri: «Quando ci siamo insediati ci sembrava corretto rivedere progetti proposti solo da privati. Per questo ci siamo affidato ad un consulente qualificato. Finale è di fronte ad un salto nel futuro e nel buio. Perdere un’industria storica come la Piaggio ci fa restare in mano alla sola industria turistica. Questi due interventi devono essere l’occasione per dare una risposta a tanti problemi della città: prima casa, posteggi e viabilità». Ha detto il consigliere regionale Franco Orsi: «La Piaggio era pronta a trasferirsi a Capua dove avrebbe avuto la copertura del 60% dei costi. Si sta invece arrivando al risultato di mantenere la fabbrica nel Ponente, ma per farlo si devono monetizzare le aree Piaggio per coprire i 120 milioni di euro previsti per il nuovo sito industriale a Villanova. Incomprensibile la scelta della Regione di tagliare la darsena nelle ex Ghigliazza». Ha spiegato l’assessore Giovanni Ferrari: «Non vogliamo un’altra San Bernardino in riva al mare. I metri cubi previsti nelle aree Piaggio sono passati da 280 e 240 mila circa. Vorremmo che fossero ancora meno. Per questo ci devono essere interventi d’altri enti pubblici. Ad esempio le ferrovie dovranno provvedere a realizzare il nuovo ponte sul Pora, senza caricarlo sui costi delle aree Piaggio. Vogliamo dal 10 al 20 per cento d’edilizia convenzionata e lo spostamento delle nuove residente più all’interno. Ma per questo è necessario spostare l’Aurelia con eventuale galleria. Finale deve essere messa al primo posto quando ci saranno i finanziamenti per l’Aurelia bis».
«C’è alla fine il rischio di perdere centinaia di posti di lavoro», ha sottolineato l’ex sindaco Pietro Cassullo. «Nulla è stato detto sulle possibilità di vita e di lavoro degli abitanti insediati nelle aree, sul reperimento delle risorse idriche, sul futuro smaltimento dei rifiuti urbani, sulle necessarie fonti d’energia, sulla futura viabilità urbana», hanno scritto in una nota i Verdi.