La Cdl al sindaco:«Solo spazi pubblici nella torre Fuksas»
"contro-documento" della minoranza
Centrodestra favorevole al porto della Margonara «Spaventose le contraddizioni della maggioranza» IL SECOLOXIX
IL DATO politico, per la Casa delle Libertà, non cambia: «Siamo favorevoli alla Margonara, ma vogliamo sottolineare le contraddizioni spaventose di questa maggioranza». I capigruppo di Forza Italia, Federico Delfino, del gruppo Delfino, Vincenzo Delfino, di An, Alessandro Parino, dell'Udc, Piero Santi, sono categorici: «Voteremo no al documento della maggioranza e voteremo il nostro».
Ieri la Casa delle Libertà ha presentato il proprio documento sulla Margonara: «Vi aderiscono - hanno spiegato - anche i gruppi della Lega e della Fiamma Tricolore che hanno corso con noi alle elezioni, ma non sono rappresentati in consiglio comunale». Le prescrizioni, che nel documento del sindaco erano sette, diventano nove in quello del centrodestra. Eccoli testualmente: «1) necessità di prevedere all'interno del porto spazi che tengano conto anche delle richieste per le imbarcazioni e le attività della cosiddetta "nautica popolare minore"; 2)necessità di determinare specificamente il raccordo tra il Rio Termine ed il bacino portuale, rinaturalizzando l'asta terminale del corso d'acqua; 3)necessità di prevedere due accessi al nuovo porto, diversi ed indipendenti per chi proviene da Savona e per chi proviene da Albissola; 4)necessità di prevedere all'interno del porto una zona di alaggio pubblica; 5)necessità di prevedere alla creazione, negli spazi destinati al commercio, di attività anche di tipo artigiano, legate al settore della nautica da diporto e compatibili con l'insediamento; 6)utilizzo di tecniche costruttive cosiddette "di conservazione", in modo da poter salvaguardare le praterie di Posidonia presenti nell'area; 7)Esclusione dell'edilizia residenziale privata dalle destinazioni d'uso dei volumi realizzati nella zona portuale della Margonara; 8)Realizzazione di spazi per attività culturali, sportive e congressuali; 9)Valutazione documentata della ricaduta positiva in termini turistico-economici che l'intervento avrà per le Città di Savona ed Albissola Marina». Spiega Alessandro Parino: «Il documento delela maggioranza pende dalla parte di chi costruisce, il nostro dalla parte della città. Tanto è vero che il nostro documento esclude in modo tassativo la presenza di qualcunque volume residenziali nella Torre». Attacca Vincenzo Delfino: «Ci sono tante voci in città, voci autorevoli, secondo le quali gli attuali imprenditori non sono in grado di portare avanti l'opera, per cui, una volta ottenute le autorizzazioni, venderanno il progetto ad altri. Non sappiamo se questo sia vero, ma vorremmo che il sindaco ottenesse garanzie di fattibilità dell'operazione dagli imprenditori coinvolti». Federico Delfino aggiunge: «Poniamo vincoli di non poco conto. Chiediamo ad esempio di inserire nel Puc l'intera linea di costa Vado-Albissola e che la realizzazione di un piano viario da approntare sia contestuale alla realizzazione del porto». Santi ribadisce l'importanza «di un documento unitario della CdL» . Tutti battono su un tasto: «Discutiamo di qualcosa su cui non c'è progetto, un atto non previsto dall'iter di procedura amminsitrativa, che nasce dal fatto che l'Autorità portuale non si fida della "tenuta politica" di questa maggioranza». Secondo Vincenzo Delfino, la procedura avrebbe dovuto essere diversa, con un documento bipartisan approntato da tutti i capigruppo trasversalmente «ma questoavrebbe creato problemi con la sinistra radicale».
Intanto, si è conclusa ieri dopo le 20.30 la riunione della maggioranza sul documento del sindaco: discussione accesa, ma senza colpi di scena. Larosa (Comunisti italiani), con i suoi dubbi, voterà a favore e riserverà al progetto preliminare altre valutazioni. Si riallinea anche Aschiero. Contro rimane Rifondazione. Ma nessuno ha gridato per questo alla verifica di maggioranza.
An. Gran.