Blitz alla Margonara dei Verdi e di un biologo "C´è la posidonia, fermeremo il grattacielo" |
La Repubblica |
la scoperta |
MARCO PREVE |
Hanno preso il gommone, le mute e le
bombole da sub e poi con i rilevatori si sono immersi sui fondali della
Margonara, tra Savona e Albissola. Ne sono riemersi con quello che per
gli ambientalisti potrebbe trasformarsi in un tesoro, nell´ultima
speranza per provare a fermare il "grissino" di cemento armato, acciaio
e vetro che l´architetto Fuksas vorrebbe realizzare su una piattaforma a
pochi metri dalla costa. «Abbiamo trovato formazioni a mosaico di posidonia oceanica proprio dove dovrebbe essere realizzato il porto. Una presenza che dista poche centinaia di metri dall´ampia prateria che si trova tra Albissola e Celle Ligure e che è protetta dall´Unione Europea da un vincolo Sic, siti di interesse comunitario». L´annuncio lo hanno dato Carlo Vasconi, consigliere regionale dei Verdi, assieme al docente della facoltà di biologia nonché titolare dell´unico corso italiano sui cetacei, Maurizio Wurtz. Vasconi nelle prossime ore presenterà un´interpellanza per chiedere, alla giunta del presidente Claudio Burlando, di effettuare ulteriori approfondimenti sull´area. La presenza di posidonia («è una pianta vera e propria e non dimentichiamo che consente di ossigenare l´aria che respiriamo, senza contare il ruolo per la vita del mare, basti pensare che rappresenta l´habitat ideale per i pesci che nutrono i delfini» ha spiegato Wurtz) potrebbe servire, nelle intenzioni degli ambientalisti, a bloccare il progetto del porto come era accaduto per il porticciolo di Noli-Spotorno. «In questo caso è vero che la Margonara non è inserita nel Sic - ha aggiunto Wurtz - ma quello che chiediamo è prima di tutto di ragionare in termini di sistema, e valutare meglio gli effetti della presenza di centinaia di barche aldilà dei confini millimetrici definiti dall´Atlante degli habitat marini della Liguria. Queste mappe sono fondamentali, ma non è detto che possano essere migliorate da osservazioni e studi ancor più approfonditi». «Non siamo in assoluto contro i porti turistici - conclude il docente di biologia marina - bisognerebbe, lo ripeto, guardare a logiche più ampie. Ad esempio va bene il bacino di Sestri Ponente, ma perché non pensare di concentrare le barche da diporto in aree da recuperare come la Stoppani o le acciaierie di Cornigliano?». Vasconi ha approfittato della questione Margonara per allargare il discorso al dibattito sulla ripresa della cementificazione in Liguria. «Purtroppo fino ad oggi è una discussione che, seppur di altissimo livello come quella avviata sulle pagine di Repubblica, non si trasferisce mai dal piano intellettuale a quello politico. Gli amministratori sono impermeabili alla discussione. E pensare che non avremmo nemmeno bisogno di nuove leggi come quelle approvate in Sardegna per salvare le coste, perché la Liguria ha un piano paesistico ottimo che tutela beni e ambiente. Però a vanificarlo ci sono gli accordi di programma tra gli enti locali, come quello che permetterà di portare un fiume di cemento a Finale Ligure al posto della Piaggio, e l´infinita serie di varianti ai puc e ai piani regolatori. La nostra azione è isolata, perché i comuni, di qualsiasi maggioranza siano, sono contro di noi e a favore dei costruttori. Non si rendono conto che i proprietari di seconde case non sono turisti sono altro. Noi cerchiamo di intervenire per ridurre l´impatto dei puc, a volte ce la facciamo ma è dura. Per la vicenda Margonara abbiamo fatto stampare 25mila volantini per informare la popolazione. E abbiamo finito tutti i soldi della federazione. Per le prossime elezioni saremo in bolletta perché a noi, a differenza di altri, gli imprenditori non ci finanziano». |